Italo Bressan. Della luce nell’ombra. Opere su carta (1975-2018)
![Italo Bressan. Della luce nell’ombra. Opere su carta (1975-2018) Italo Bressan. Della luce nell’ombra. Opere su carta (1975-2018)](http://www.arte.it/foto/600x450/d0/87125-unnamed.jpg)
Italo Bressan. Della luce nell’ombra. Opere su carta (1975-2018)
Dal 23 Gennaio 2019 al 08 Marzo 2019
Milano
Luogo: Biblioteca dell’Accademia di Brera
Indirizzo: via Brera 28
Orari: Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì 9-17.50; Venerdì 9.30-16.50
E-Mail info: comunicazione@accademiadibrera.milano.it
Sito ufficiale: http://www.accademiadibrera.milano.it
L’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla ricerca pittorica di Italo Bressan (Vezzano-TN 1950) con una mostra di opere su carta realizzate dalla metà degli anni Settanta ad oggi.
Dopo una iniziale assimilazione dei caratteri strutturali della forma e del segno, l’artista indaga le trasparenze luminose delle sovrapposizioni cromatiche con immagini caratterizzate da un senso di sospensione spaziale.
Negli anni Ottanta l’esplorazione della forma pittorica oscilla tra misure costruttive e impulsi dinamici attraverso un calibrato equilibrio tra flussi emozionali e registri compositivi, polarità entro cui si sviluppano molteplici variazioni cromatiche, dai toni freddi a quelli di più forte accentuazione espressiva.
L’avventura dello sguardo verso orizzonti inattesi si affida a stati d’energia non programmabili, compresenza mutevole di forze contrastanti e di profonde ambivalenze tra l’ombra e la luce.
La fluida astrazione formale emerge sulla carta con una libertà esecutiva che negli anni Novanta mostra esiti di immediata intensità, con predilezione per il rosso e il blu, il giallo l’arancio e il verde.
Si tratta di colori che dominano lo spazio del pensiero e dell’emozione, in un continuo scambio di vibrazioni energetiche che il gesto trasmette attraverso un costante esperimento delle forme. Il divenire della materia si diversifica nell’atto del dipingere e del segnare la superficie come campo di molteplici accadimenti, soprattutto quando all’olio e all’acquarello Bressan alterna l’uso del carboncino, con differenti risonanze che nascono tra segno e pulviscolo atmosferico.
Nel corso degli anni successivi l’idea di macchia come traccia e parvenza di mondi immaginari si accresce insieme con gli slittamenti segnici che amplificano l’immagine espansiva del colore-luce, misterioso affiorare delle ombre che trapelano dal fluire ininterrotto della pittura. Dalle stratificazioni cromatiche emergono liriche sonorità e afflati poetici sospesi sulla soglia della memo- ria, desiderio di sconfinare verso i luoghi dell’anima attraverso la realtà della pittura sempre presente a sè stessa. Nella più recente stagione di ricerca Bressan ha inserito nel respiro dilatato del colore minime forme geometriche, elementi strutturali in dialogo con l’indeterminata vastità dello spazio, misure del pensiero a confronto con le apparizioni visionarie della luce nell’ombra. Italo Bressan è stato titolare di una cattedra di Pittura presso l’Accademia di Brera dal 2002 al 2016.
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