La forma dell'oro - Rä di Martino, Allunati #19, 2021
Dal 10 Marzo 2021 al 08 Aprile 2021
Milano
Luogo: BUILDINGBOX
Indirizzo: Via Monte di Pietà 23
Orari: L'installazione sarà visibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dalla vetrina di via Monte di Pietà 23
Curatori: Melania Rossi
Sito ufficiale: http://www.building-gallery.com
Dal 10 marzo all’8 aprile 2021 BUILDINGBOX presenta un'opera inedita di Rä di Martino(Roma, 1975), terza artista invitata a prendere parte al progetto espositivo annuale La forma dell'oro, a cura di Melania Rossi, attraverso il quale si vuole offrire una panoramica sull'utilizzo dell'oro nella ricerca artistica contemporanea.
Allunati è il titolo di una serie di opere iniziata da Rä di Martino nel 2020, in cui sullo sfondo di un placido e silenzioso paesaggio lunare si stagliano silhouette dorate e bloccate in azioni domestiche, che hanno a che fare con la vita quotidiana sulla terra. Attraverso contrasti visivi e ribaltamenti di senso, l’artista pone interrogativi su ciò che si imprime nella nostra memoria, gioca con il meccanismo della reminiscenza e della citazione, portando allo scoperto l’inafferrabilità dei nostri processi mentali.
Di Martino prende spesso ispirazione dalle mitologie alimentate dal cinema e dalla televisione, mescolando in maniera poetica, ironica e spiazzante realtà e fiction. L’uomo ha sempre fantasticato di mettere piede sulla luna e ancor prima di astronomi, ingegneri, fisici e scienziati, gli artisti sono arrivati molto vicini alla “realtà lunare” attraverso l’intuizione e l’immaginazione. Basti pensare al regista Georges Méliès, che nel film Le Voyage dans la lune del 1902 anticipò di quasi settant’anni una fra le immagini più famose ed emozionanti della storia umana: la terra vista dalla luna.
Di fronte ad Allunati #19, che l’artista romana ha creato appositamente per La forma dell’oro e per lo spazio di BUILDINGBOX, osserviamo un’immagine in bilico tra identificazione immediata (un uomo nell’atto di camminare, proprio come ci si trova a fare davanti alla vetrina) e sovrapposizione di ricordi visivi dati dal collage di fotografie del suolo lunare divulgate dalla NASA.
Questo lavoro partecipa a un immaginario collettivo che fluttua tra realtà quotidiana, eventi straordinari e finzione cinematografica, facendo sottilmente affiorare il paradosso della cosiddetta “normalità”. Nel contrasto con il bianco e nero dello sfondo emerge l’oro in foglia. Il metallo prezioso riveste e protegge l’allunato/stralunato passante, una sorta di poetica tuta spaziale per la nostra vita di tutti i giorni, oggi meno scontata che mai.
Rä di Martino è nata a Roma nel 1975. Vive e lavora a Roma. Artista visiva e film-maker, si è laureata alla Slade School of Art di Londra. Dopo aver trascorso alcuni anni a New York, è tornata in Italia.
La sua pratica artistica esplora il trascorrere del tempo e le discrepanze individuate nella differenza tra i racconti epici e l’esperienza vissuta. Il suo lavoro è caratterizzato da una tensione tra pathos e distacco. Tale disconnessione interrompe la sincronicità che lega l’immagine e il testo.
I suoi film, video-installazioni e fotografie sono state esposti in diverse istituzioni, musei, e film festival tra cui: Moma-PS1, NY; Tate Modern, Londra; NiMK Netherlands Media Arts, Amsterdam; MCA, Chicago; Palazzo Grassi, Venezia; Artists Space, New York; Museion, Bolzano; Magasin, Grenoble; the Busan Biennial; Manifesta; Torino Triennale, Kino der Kunst, Monaco, Viper Basel e Transmediale Berlino. Nel 2014 ha presentato il suo primo documentario, The Show Mas Go On, al Festival Internazionale del Film di Venezia, che le ha valso la vittoria del Nastro d’argento per il miglior docufilm, l’aggiudicazione del Premio Gillo Pontecorvo e il Premio SIAE. Nel 2018 il suo primo lungometraggio CONTROFIGURA, vincitore del Premio Eurimages Lab, è stato presentato al Festival del Film di Venezia ed è stato candidato al Nastro d’Argento come miglior docufilm. Nel 2018-2019 con il progetto video AFTERALL è stata tra i vincitori della IV Edizione dell’Italian Council, promossa dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il video è stato mostrato a Roma presso il Mattatoio e il Palazzo delle Esposizioni, e al Museo d’Arte di San Gallo in Svizzera.
Allunati è il titolo di una serie di opere iniziata da Rä di Martino nel 2020, in cui sullo sfondo di un placido e silenzioso paesaggio lunare si stagliano silhouette dorate e bloccate in azioni domestiche, che hanno a che fare con la vita quotidiana sulla terra. Attraverso contrasti visivi e ribaltamenti di senso, l’artista pone interrogativi su ciò che si imprime nella nostra memoria, gioca con il meccanismo della reminiscenza e della citazione, portando allo scoperto l’inafferrabilità dei nostri processi mentali.
Di Martino prende spesso ispirazione dalle mitologie alimentate dal cinema e dalla televisione, mescolando in maniera poetica, ironica e spiazzante realtà e fiction. L’uomo ha sempre fantasticato di mettere piede sulla luna e ancor prima di astronomi, ingegneri, fisici e scienziati, gli artisti sono arrivati molto vicini alla “realtà lunare” attraverso l’intuizione e l’immaginazione. Basti pensare al regista Georges Méliès, che nel film Le Voyage dans la lune del 1902 anticipò di quasi settant’anni una fra le immagini più famose ed emozionanti della storia umana: la terra vista dalla luna.
Di fronte ad Allunati #19, che l’artista romana ha creato appositamente per La forma dell’oro e per lo spazio di BUILDINGBOX, osserviamo un’immagine in bilico tra identificazione immediata (un uomo nell’atto di camminare, proprio come ci si trova a fare davanti alla vetrina) e sovrapposizione di ricordi visivi dati dal collage di fotografie del suolo lunare divulgate dalla NASA.
Questo lavoro partecipa a un immaginario collettivo che fluttua tra realtà quotidiana, eventi straordinari e finzione cinematografica, facendo sottilmente affiorare il paradosso della cosiddetta “normalità”. Nel contrasto con il bianco e nero dello sfondo emerge l’oro in foglia. Il metallo prezioso riveste e protegge l’allunato/stralunato passante, una sorta di poetica tuta spaziale per la nostra vita di tutti i giorni, oggi meno scontata che mai.
Rä di Martino è nata a Roma nel 1975. Vive e lavora a Roma. Artista visiva e film-maker, si è laureata alla Slade School of Art di Londra. Dopo aver trascorso alcuni anni a New York, è tornata in Italia.
La sua pratica artistica esplora il trascorrere del tempo e le discrepanze individuate nella differenza tra i racconti epici e l’esperienza vissuta. Il suo lavoro è caratterizzato da una tensione tra pathos e distacco. Tale disconnessione interrompe la sincronicità che lega l’immagine e il testo.
I suoi film, video-installazioni e fotografie sono state esposti in diverse istituzioni, musei, e film festival tra cui: Moma-PS1, NY; Tate Modern, Londra; NiMK Netherlands Media Arts, Amsterdam; MCA, Chicago; Palazzo Grassi, Venezia; Artists Space, New York; Museion, Bolzano; Magasin, Grenoble; the Busan Biennial; Manifesta; Torino Triennale, Kino der Kunst, Monaco, Viper Basel e Transmediale Berlino. Nel 2014 ha presentato il suo primo documentario, The Show Mas Go On, al Festival Internazionale del Film di Venezia, che le ha valso la vittoria del Nastro d’argento per il miglior docufilm, l’aggiudicazione del Premio Gillo Pontecorvo e il Premio SIAE. Nel 2018 il suo primo lungometraggio CONTROFIGURA, vincitore del Premio Eurimages Lab, è stato presentato al Festival del Film di Venezia ed è stato candidato al Nastro d’Argento come miglior docufilm. Nel 2018-2019 con il progetto video AFTERALL è stata tra i vincitori della IV Edizione dell’Italian Council, promossa dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il video è stato mostrato a Roma presso il Mattatoio e il Palazzo delle Esposizioni, e al Museo d’Arte di San Gallo in Svizzera.
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