Letizia Fornasieri. I paesaggi attesi

Letizia Fornasieri. I paesaggi attesi
Dal 23 Ottobre 2015 al 13 Dicembre 2015
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: P. Biscottini
Costo del biglietto: martedì € 4, intero € 8, ridotto e convenzioni € 5, scolaresche € 2
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
Pittrice da sempre legata alla cultura figurativa del Novecento, e in particolare a quella italiana della prima metà del secolo, Letizia Fornasieri predilige soggetti legati ai luoghi, agli ambienti, alle figure della quotidianità. Soggetti desunti dal reale che carica, però, di contenuti propri, rivisitandoli attraverso il suo fare pittorico.
L’esposizione al Museo Diocesano presenta una serie inedita di opere pittoriche che appartengono al ciclo di lavori sviluppati attorno al tema del paesaggio e dell’ambiente agreste.
La ricerca pittorica della Fornasieri si affina, traslando l’attenzione dalla resa attenta del dato reale, tipica della sua produzione precedente, alla visione d’insieme dell’ambiente guardando con coraggio, forza e convinzione, il paesaggio.
Nel caso specifico il paesaggio senese viene rivissuto con i suoi occhi lombardi, che hanno la mente ed il cuore ancora appuntati sulla bassa di Congdon e su quella campagna che, coraggiosamente intorno a Milano, sfugge la città, per cercare il cielo. L’artista nel senese si pone spesso su un’altura e guarda dall’alto il distendersi di zone terrose, oppure di campi coltivati che approdano, come se fosse un mare, all’azzurro del cielo.
La pennellata diventa rapida, quasi sdrucciolevole, come correndo da quell’altura alla zona più bassa, dove incontra il cielo.
L’esposizione al Museo Diocesano presenta una serie inedita di opere pittoriche che appartengono al ciclo di lavori sviluppati attorno al tema del paesaggio e dell’ambiente agreste.
La ricerca pittorica della Fornasieri si affina, traslando l’attenzione dalla resa attenta del dato reale, tipica della sua produzione precedente, alla visione d’insieme dell’ambiente guardando con coraggio, forza e convinzione, il paesaggio.
Nel caso specifico il paesaggio senese viene rivissuto con i suoi occhi lombardi, che hanno la mente ed il cuore ancora appuntati sulla bassa di Congdon e su quella campagna che, coraggiosamente intorno a Milano, sfugge la città, per cercare il cielo. L’artista nel senese si pone spesso su un’altura e guarda dall’alto il distendersi di zone terrose, oppure di campi coltivati che approdano, come se fosse un mare, all’azzurro del cielo.
La pennellata diventa rapida, quasi sdrucciolevole, come correndo da quell’altura alla zona più bassa, dove incontra il cielo.
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