Luca Barcellona. Lost in Strokes | Salvatore Garzillo. C'ero una volta
Dal 22 Ottobre 2021 al 14 Gennaio 2022
Milano
Luogo: Galleria Patricia Armocida
Indirizzo: Via Filippo Argelati 24
Orari: al Martedì a Sabato 11.30 - 19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: info@galleriapatriciaarmocida.com
Sito ufficiale: http://www.galleriapatriciaarmocida.com
Luca Barcellona (Milano 1978) artista, musicista, graphic designer e punto di riferimento della calligrafia a livello mondiale, presenta, per la prima volta, un’inedita produzione di lavori, sintesi della sua ricerca artistica degli ultimi trent’anni.
In Lost in strokes Luca Barcellona supera la leggibilità, staccandosi dal testo e dal significato delle parole, obbligando lo spettatore a perdersi tra i tratti perché lasciato privo di riferimenti.
I grafemi subiscono una riduzione progressiva alla singola lettera, in un processo di astrazione segnica che ha come orizzonte ultimo la pura bellezza del gesto.
Una scrittura asemica che racchiude la complessità delle forme del lettering, destrutturate e decontestualizzate, libere e ampie campiture ed elementi del writing. Una ricerca compositiva basata sull’armonia dei pesi, tra pieni e vuoti, distribuiti nello spazio utilizzando esclusivamente l’occhio. Per l’artista riempire grandi quantità di testo, finendoci quasi dentro, astraendosi dal significato delle parole e dal gesto stesso, diventa un mantra che, attraverso la ripetizione, si trasforma in profondo atto meditativo.
Esperienza immersiva che viene restituita dall’artista attraverso la colonna sonora prodotta da DJ Craim, appositamente per le opere in mostra.
Salvatore Garzillo, in arte Salgar, é nato e cresciuto a Napoli, da dieci anni lavora a Milano e, come scrive lui stesso, le vuole bene. È un giornalista di cronaca nera dell’Ansa e di Fanpage.it, ha sempre due penne in tasca e disegna ovunque, scontrini compresi. I disegni migliori sono nel quaderno che porta con sé in commissariati, caserme e scene del crimine, sopra le pagine fitte di appunti dei casi di cronaca che segue quotidianamente.
In C’ero una volta, titolo della sua prima mostra personale, presenta una selezione di disegni degli ultimi anni realizzati su diversi supporti: tovagliolini dei bar, biglietti della metro, scontrini, cartine geografiche e, naturalmente, pagine dei suoi preziosi taccuini. Sono finestre sull’umanità più varia, a volte registrata con uno stile efficace, veloce per cogliere l’attimo di un’espressione, come fossero delle istantanee, a volte a colori con uno stile più accurato in cui si ferma a guardare le stranezze del genere umano con indulgente sarcasmo o con partecipato affetto.
Ironico e divertente, i suoi disegni sono sempre accompagnati da un titolo che è sostanziale per la loro lettura. Grazie a questo, le figure umane, gli animali e le situazioni quotidiane assumono un significato inedito. Ogni opera comunica sensazioni ed emozioni diverse: scherni, derisioni, piaceri ma anche pensieri, dubbi, indecisioni e domande esistenziali.
Talvolta estratti da conversazioni ascoltate per caso, i testi scritti a mano rivelano una capacità dell’autore di cogliere con straordinaria sensibilità momenti delle più svariate, ma anche crude, situazioni quotidiane che lo circondano sempre attraverso il gradevole filtro dell’ironia.
Ci mostra le assurdità del terrorismo o della democrazia, della civiltà e dell’inciviltà, trovando ovunque motivi per le sue divertite riflessioni. Il suo è un resoconto a metà tra il reportage e il diario autobiografico.
Le sue opere vanno osservate, comprese e godute. Sono intime narrazioni dal sapore universale che, mostrandosi per la prima volta, chiedono ai propri spettatori di farsi a loro volta partecipi delle storie che raccontano.
Luca Barcellona, Milano classe 1978, è un artista, graphic designer e un nome di riferimento nel mondo della calligrafia moderna. Formatosi come writer e grafico, ha fatto parte del movimento hip hop degli anni ’90, contribuendo come MC alla scrittura di diversi classici del genere e alla scena del writing italiano.
Appassionato di scrittura da sempre, approda alla calligrafia professionale nel 1999 cimentandosi in ogni campo del lettering, dal type design, al letterpress e all’incisione, fino alle sperimentazioni con la realtà virtuale. Le lettere sono la componente principale del suo lavoro, facendo convivere la manualità di un'arte antica come la scrittura con i linguaggi e gli strumenti dell'era digitale. Con un connubio ricercato fra lo studio degli stili classici e la sua esperienza trascorsa nel mondo del graffiti writing ha ispirato col suo lavoro nuove generazioni di appassionati di calligrafia. La scrittura rappresenta per lui un atto meditativo profondo, un mezzo per riappropriarsi di ritmi umani e gesti del passato all’interno dei tempi frenetici della vita quotidiana.
Hanno richiesto i suoi lettering molti fra i maggiori brand nei settori della moda e dell’abbigliamento, della discografia, della cinematografia, del teatro ed dell’editoria (sua la scrittura sul packaging di Absolut), oltre ad aver lavorato per importanti committenze museali.
Insegna calligrafia dal 2007 con l'Associazione Calligrafica Italiana e nelle principali scuole di design (IED, NABA, Domus Academy) ed è docente di lettering e calligrafia presso la Raffles Design Milano dal 2017. Ha tenuto workshop e conferenze in tutto il mondo per diffondere la cultura calligrafica e il suo lavoro nella scrittura, tra cui USA, Canada, Giappone, Australia, Brasile e Argentina, Messico e Turchia.
Ha esposto presso diverse gallerie europee in mostre personali e collettive, e I suoi lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti dell’Akademie der Kunst di Berlino, l’Archivio di Stato di Zurigo e la Harrison Collection presso la San Francisco Public Library. Una parte importante del suo lavoro sono le performance di scrittura dal vivo e su grandi dimensioni, cominciate nel 2003 con il collettivo Rebel Ink assieme a Rae Martini e Marco Klefisch, fino alle esibizioni in teatro con il pianista Cesare Picco.
È un accanito collezionista di dischi in vinile, dal jazz alle colonne sonore più rare, oscure e ricercate, che propone nei suoi Dj set e nelle selezioni pubblicate sul blog del progetto Wax Up!.
Nel 2012 ha pubblicato la sua prima monografia Take Your Pleasure Seriously, edita da Lazy Dog Press, casa editrice di cui è anche socio fondatore, mentre nel 2021 ha pubblicato per Utet Anima & Inchiostro, un saggio che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la scrittura.
Salvatore Garzillo (Napoli, 1987), è un giornalista nato e cresciuto a Napoli, dove a 17 anni inizia a collaborare con testate locali. Nel 2010 arriva a Milano per lavorare a Libero e dal 2011 è cronista di nera di Ansa Milano, settore che dal 2019 copre anche per Fanpage.it.
Ha seguito i principali casi di cronaca italiana degli ultimi anni e realizzato reportage in Afghanistan, Kosovo, Grecia, Ucraina ed Iraq, pubblicati anche da Corriere della Sera, Rolling Stone e media internazionali. Nel 2016 ha ricevuto la menzione speciale al “Premio Guido Vergani - Cronista dell’anno” e nel 2021 ha ottenuto il secondo posto del prestigioso premio con un lavoro realizzato durante l’emergenza Covid.
Nel 2019 ha pubblicato il libro fotografico “Ultima Edizione - Storie nere dagli archivi de La Notte”, un volume che riassume 3 anni di lavoro sugli archivi dimenticati dello storico giornale milanese. Nello stesso anno inizia un lavoro sotto copertura e riesce a infiltrarsi, con un’altra identità, nei gruppi milanesi di estrema destra per scoprire i collegamenti e gli affari tra massoneria, neofascisti, politici nazionali ed eurodeputati di Lega e Fratelli d’Italia. Dopo tre anni di undercover - operazione della durata record nel giornalismo mondiale - realizza “Lobby nera”, un’inchiesta video pubblicata da Fanpage.it e La7 il 30 settembre 2021, a pochi giorni dalle elezioni comunali milanesi, condizionate dall’intervento di un gruppo di potere sommerso. La procura di Milano aperto due inchieste.
Fin qui Salvatore Garzillo, in arte Salgar.
In Lost in strokes Luca Barcellona supera la leggibilità, staccandosi dal testo e dal significato delle parole, obbligando lo spettatore a perdersi tra i tratti perché lasciato privo di riferimenti.
I grafemi subiscono una riduzione progressiva alla singola lettera, in un processo di astrazione segnica che ha come orizzonte ultimo la pura bellezza del gesto.
Una scrittura asemica che racchiude la complessità delle forme del lettering, destrutturate e decontestualizzate, libere e ampie campiture ed elementi del writing. Una ricerca compositiva basata sull’armonia dei pesi, tra pieni e vuoti, distribuiti nello spazio utilizzando esclusivamente l’occhio. Per l’artista riempire grandi quantità di testo, finendoci quasi dentro, astraendosi dal significato delle parole e dal gesto stesso, diventa un mantra che, attraverso la ripetizione, si trasforma in profondo atto meditativo.
Esperienza immersiva che viene restituita dall’artista attraverso la colonna sonora prodotta da DJ Craim, appositamente per le opere in mostra.
Salvatore Garzillo, in arte Salgar, é nato e cresciuto a Napoli, da dieci anni lavora a Milano e, come scrive lui stesso, le vuole bene. È un giornalista di cronaca nera dell’Ansa e di Fanpage.it, ha sempre due penne in tasca e disegna ovunque, scontrini compresi. I disegni migliori sono nel quaderno che porta con sé in commissariati, caserme e scene del crimine, sopra le pagine fitte di appunti dei casi di cronaca che segue quotidianamente.
In C’ero una volta, titolo della sua prima mostra personale, presenta una selezione di disegni degli ultimi anni realizzati su diversi supporti: tovagliolini dei bar, biglietti della metro, scontrini, cartine geografiche e, naturalmente, pagine dei suoi preziosi taccuini. Sono finestre sull’umanità più varia, a volte registrata con uno stile efficace, veloce per cogliere l’attimo di un’espressione, come fossero delle istantanee, a volte a colori con uno stile più accurato in cui si ferma a guardare le stranezze del genere umano con indulgente sarcasmo o con partecipato affetto.
Ironico e divertente, i suoi disegni sono sempre accompagnati da un titolo che è sostanziale per la loro lettura. Grazie a questo, le figure umane, gli animali e le situazioni quotidiane assumono un significato inedito. Ogni opera comunica sensazioni ed emozioni diverse: scherni, derisioni, piaceri ma anche pensieri, dubbi, indecisioni e domande esistenziali.
Talvolta estratti da conversazioni ascoltate per caso, i testi scritti a mano rivelano una capacità dell’autore di cogliere con straordinaria sensibilità momenti delle più svariate, ma anche crude, situazioni quotidiane che lo circondano sempre attraverso il gradevole filtro dell’ironia.
Ci mostra le assurdità del terrorismo o della democrazia, della civiltà e dell’inciviltà, trovando ovunque motivi per le sue divertite riflessioni. Il suo è un resoconto a metà tra il reportage e il diario autobiografico.
Le sue opere vanno osservate, comprese e godute. Sono intime narrazioni dal sapore universale che, mostrandosi per la prima volta, chiedono ai propri spettatori di farsi a loro volta partecipi delle storie che raccontano.
Luca Barcellona, Milano classe 1978, è un artista, graphic designer e un nome di riferimento nel mondo della calligrafia moderna. Formatosi come writer e grafico, ha fatto parte del movimento hip hop degli anni ’90, contribuendo come MC alla scrittura di diversi classici del genere e alla scena del writing italiano.
Appassionato di scrittura da sempre, approda alla calligrafia professionale nel 1999 cimentandosi in ogni campo del lettering, dal type design, al letterpress e all’incisione, fino alle sperimentazioni con la realtà virtuale. Le lettere sono la componente principale del suo lavoro, facendo convivere la manualità di un'arte antica come la scrittura con i linguaggi e gli strumenti dell'era digitale. Con un connubio ricercato fra lo studio degli stili classici e la sua esperienza trascorsa nel mondo del graffiti writing ha ispirato col suo lavoro nuove generazioni di appassionati di calligrafia. La scrittura rappresenta per lui un atto meditativo profondo, un mezzo per riappropriarsi di ritmi umani e gesti del passato all’interno dei tempi frenetici della vita quotidiana.
Hanno richiesto i suoi lettering molti fra i maggiori brand nei settori della moda e dell’abbigliamento, della discografia, della cinematografia, del teatro ed dell’editoria (sua la scrittura sul packaging di Absolut), oltre ad aver lavorato per importanti committenze museali.
Insegna calligrafia dal 2007 con l'Associazione Calligrafica Italiana e nelle principali scuole di design (IED, NABA, Domus Academy) ed è docente di lettering e calligrafia presso la Raffles Design Milano dal 2017. Ha tenuto workshop e conferenze in tutto il mondo per diffondere la cultura calligrafica e il suo lavoro nella scrittura, tra cui USA, Canada, Giappone, Australia, Brasile e Argentina, Messico e Turchia.
Ha esposto presso diverse gallerie europee in mostre personali e collettive, e I suoi lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti dell’Akademie der Kunst di Berlino, l’Archivio di Stato di Zurigo e la Harrison Collection presso la San Francisco Public Library. Una parte importante del suo lavoro sono le performance di scrittura dal vivo e su grandi dimensioni, cominciate nel 2003 con il collettivo Rebel Ink assieme a Rae Martini e Marco Klefisch, fino alle esibizioni in teatro con il pianista Cesare Picco.
È un accanito collezionista di dischi in vinile, dal jazz alle colonne sonore più rare, oscure e ricercate, che propone nei suoi Dj set e nelle selezioni pubblicate sul blog del progetto Wax Up!.
Nel 2012 ha pubblicato la sua prima monografia Take Your Pleasure Seriously, edita da Lazy Dog Press, casa editrice di cui è anche socio fondatore, mentre nel 2021 ha pubblicato per Utet Anima & Inchiostro, un saggio che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la scrittura.
Salvatore Garzillo (Napoli, 1987), è un giornalista nato e cresciuto a Napoli, dove a 17 anni inizia a collaborare con testate locali. Nel 2010 arriva a Milano per lavorare a Libero e dal 2011 è cronista di nera di Ansa Milano, settore che dal 2019 copre anche per Fanpage.it.
Ha seguito i principali casi di cronaca italiana degli ultimi anni e realizzato reportage in Afghanistan, Kosovo, Grecia, Ucraina ed Iraq, pubblicati anche da Corriere della Sera, Rolling Stone e media internazionali. Nel 2016 ha ricevuto la menzione speciale al “Premio Guido Vergani - Cronista dell’anno” e nel 2021 ha ottenuto il secondo posto del prestigioso premio con un lavoro realizzato durante l’emergenza Covid.
Nel 2019 ha pubblicato il libro fotografico “Ultima Edizione - Storie nere dagli archivi de La Notte”, un volume che riassume 3 anni di lavoro sugli archivi dimenticati dello storico giornale milanese. Nello stesso anno inizia un lavoro sotto copertura e riesce a infiltrarsi, con un’altra identità, nei gruppi milanesi di estrema destra per scoprire i collegamenti e gli affari tra massoneria, neofascisti, politici nazionali ed eurodeputati di Lega e Fratelli d’Italia. Dopo tre anni di undercover - operazione della durata record nel giornalismo mondiale - realizza “Lobby nera”, un’inchiesta video pubblicata da Fanpage.it e La7 il 30 settembre 2021, a pochi giorni dalle elezioni comunali milanesi, condizionate dall’intervento di un gruppo di potere sommerso. La procura di Milano aperto due inchieste.
Fin qui Salvatore Garzillo, in arte Salgar.
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