Milano tra le due guerre. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti
Dal 13 Dicembre 2013 al 13 Febbraio 2014
Milano
Luogo: Palazzo Morando
Indirizzo: via Sant’Andrea 6
Orari: da martedì a domenica 9-13/ 14-17.30
Curatori: Stefano Galli
Enti promotori:
- Comune di Milano | Cultura
- Polo Raccolte Storiche e Case Museo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: 39 02 88465735/ 64532
E-Mail info: c.palazzomorando@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.civicheraccoltestoriche.mi.it/
Dal 13 dicembre 2013 al 13 febbraio 2014 Palazzo Morando Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea 6 a Milano, ospiterà una retrospettiva dedicata alle fotografie di Arnaldo Chierichetti (Milano, 1887-1975), dal titolo MILANO TRA LE DUE GUERRE. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti.
Clicca qui per le foto della mostra
La mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, Polo Raccolte Storiche e Case Museo, a cura di Stefano Galli, organizzata dall’Associazione no profit Spirale d’Idee, col patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano, sarà un omaggio al capoluogo lombardo e ai suoi navigli, attraverso gli scatti di Arnaldo Chierichetti, famoso in città oltre che per il suo negozio di ottica in Porta Romana, anche per essere stato uno dei primi fotoreporter milanesi che con la sua macchina fotografica ha immortalato la vita quotidiana e i mutamenti della città a partire dai primi anni del secolo scorso.
Le 140 opere esposte in mostra riproporranno alcuni degli scorci più significativi della città di Milano nel periodo compreso tra le due guerre, quali testimonianze dei numerosi e massicci interventi urbanistici e architettonici subiti nella prima metà del XX secolo. Luoghi di grande fascino, la maggior parte andati ormai perduti a seguito della copertura dei navigli completata nel 1930 e doviziosamente documentata in mostra, appartenenti a un tempo che fu e che oramai sono patrimonio dell’asfalto e delle automobili.
Attraverso le immagini di Chierichetti si potrà viaggiare sulle “vie d’acqua” che percorrevano Milano, dal ponte di Porta Romana a quello delle Sirenette in via San Damiano, dall’antico Corso di San Celso, oggi Corso Italia, alla conca di via Senato o, ancora, ritrovarsi nella darsena di Porta Ticinese o in via Arena, dove un tempo era ospitata la più antica conca del mondo, le cui vestigia possono essere tuttora ammirate nella omonima via.
Le straordinarie e inedite vedute saranno accostate a fotografie dedicate all’illustrazione della vita quotidiana del capoluogo meneghino, come il barcone trainato dal cavallo davanti al vecchio Ospedale in via Francesco Sforza.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana Editoriale a cura di Stefano Galli.
Note biografiche
Nato nel 1887 a Milano, Arnaldo Chierichetti cominciò a lavorare giovanissimo, come all'epoca accadeva in modo non infrequente nelle famiglie meno abbienti. Figlio di un battiloro, decise di non seguire le orme paterne, manifestando sin da piccolissimo una autentica passione per lenti, occhiali e in generale per l'universo magico dell'ottica. Già dall'età di dieci anni il piccolo Arnaldo risulta infatti impiegato presso la ditta ottica dei fratelli Brenta, sita in corso Vittorio Emanuele. Dopo dieci anni di servizio, nel 1907, si licenzia per passare alla più prestigiosa realtà milanese nel settore, specializzata anche in fotografia: la ditta Duroni e Murer di Piazza San Carlo. Dopo aver acquisito le più raffinate conoscenze in campo ottico, fisico, chimico e fotografico, Arnaldo, con il pieno sostegno del suo titolare Teodoro Murer, decide di aprire nel 1914 l'Ottica Chierichetti con sede in corso di Porta Romana 76.
Animatore della vita sociale cittadina, sin dall'inizio del secolo è socio della Canottieri Milano e della Società Escursionisti Milanesi, con le quali si rende protagonista di imprese memorabili, tra le quali occorre ricordare il celebre raid Milano-Zara in Jole a quattro. Già dalla prima giovinezza affianca al lavoro la passione per la fotografia, passione che non lo abbandonerà per tutta la vita. La documentazione che ci ha lasciato infatti – e che oggi è raccolta nell'archivio fotografico Arnaldo Chierichetti – è unica nel suo genere. Oltre 1800 fototipi - scattati dagli anni '10 fino al secondo dopoguerra – nei quali ha immortalato scrupolosamente la vita milanese attraverso un'attenta analisi dei cambiamenti sociali e delle evoluzioni urbanistiche. Un vero e proprio tesoro documentaristico, fondamentale supporto per chiunque voglia ricostruire la storia sociale e gli usi dell'epoca.
Nell'immediato dopoguerra, per combattere l'abusivismo e dare una forma organizzativa al crescente numero di aziende del settore, fondò e fu primo presidente dell'Acofis, l'associazione degli ottici milanesi.
Ha incarnato un modello di imprenditorialità che è stato studiato e raccontato in un libro pubblicato da Mondadori nel 2004.
Anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1975, l'Ottica Chierichetti ha continuato a vivere grazie alla dedizione e alla capacità imprenditoriale della figlia Elda, che ha ereditato, insieme alla dedizione al lavoro, anche la passione per la fotografia e per Milano.
Palazzo Morando
Settecentesca dimora nobiliare cittadina, oggi proprietà del Comune di Milano, è importante sede museale e vivace luogo di prestigiosi eventi espositivi. Al primo piano è attualmente ospitata la Pinacoteca: una collezione di dipinti, sculture, opere su carta che ha avuto origine nel 1934 dall'acquisizione da parte del Comune della collezione di Luigi Beretta e che testimonia l'evoluzione urbanistica e sociale di Milano tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XX secolo. Negli ambienti attigui sono state riallestite le sale di rappresentanza della casa nobiliare, un percorso suggestivo che documenta in modo esemplare il gusto settecentesco per l'arredo domestico, attraverso un nucleo di decorazioni, mobili e oggettistica recentemente ricomposto nella sua fisionomia originaria con una capillare attività di recupero di un patrimonio nel tempo disperso in diversi depositi esterni al palazzo. Nel gennaio del 2010 ha visto la luce un nuovo allestimento di Palazzo Morando finalizzato a dare nuova visibilità allo straordinario patrimonio artistico del Museo di Milano e al patrimonio storico delle Raccolte d'Arti Applicate che costituiscono un nucleo portante delle collezioni storiche e artistiche comunali. Gli interventi eseguiti hanno infatti valorizzato, oltre che il patrimonio tessile delle Raccolte Storiche, anche le collezioni di abiti e accessori, conservate nei depositi delle Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco, che in questi ambienti hanno trovato la loro idonea sistemazione.
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La mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, Polo Raccolte Storiche e Case Museo, a cura di Stefano Galli, organizzata dall’Associazione no profit Spirale d’Idee, col patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano, sarà un omaggio al capoluogo lombardo e ai suoi navigli, attraverso gli scatti di Arnaldo Chierichetti, famoso in città oltre che per il suo negozio di ottica in Porta Romana, anche per essere stato uno dei primi fotoreporter milanesi che con la sua macchina fotografica ha immortalato la vita quotidiana e i mutamenti della città a partire dai primi anni del secolo scorso.
Le 140 opere esposte in mostra riproporranno alcuni degli scorci più significativi della città di Milano nel periodo compreso tra le due guerre, quali testimonianze dei numerosi e massicci interventi urbanistici e architettonici subiti nella prima metà del XX secolo. Luoghi di grande fascino, la maggior parte andati ormai perduti a seguito della copertura dei navigli completata nel 1930 e doviziosamente documentata in mostra, appartenenti a un tempo che fu e che oramai sono patrimonio dell’asfalto e delle automobili.
Attraverso le immagini di Chierichetti si potrà viaggiare sulle “vie d’acqua” che percorrevano Milano, dal ponte di Porta Romana a quello delle Sirenette in via San Damiano, dall’antico Corso di San Celso, oggi Corso Italia, alla conca di via Senato o, ancora, ritrovarsi nella darsena di Porta Ticinese o in via Arena, dove un tempo era ospitata la più antica conca del mondo, le cui vestigia possono essere tuttora ammirate nella omonima via.
Le straordinarie e inedite vedute saranno accostate a fotografie dedicate all’illustrazione della vita quotidiana del capoluogo meneghino, come il barcone trainato dal cavallo davanti al vecchio Ospedale in via Francesco Sforza.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana Editoriale a cura di Stefano Galli.
Note biografiche
Nato nel 1887 a Milano, Arnaldo Chierichetti cominciò a lavorare giovanissimo, come all'epoca accadeva in modo non infrequente nelle famiglie meno abbienti. Figlio di un battiloro, decise di non seguire le orme paterne, manifestando sin da piccolissimo una autentica passione per lenti, occhiali e in generale per l'universo magico dell'ottica. Già dall'età di dieci anni il piccolo Arnaldo risulta infatti impiegato presso la ditta ottica dei fratelli Brenta, sita in corso Vittorio Emanuele. Dopo dieci anni di servizio, nel 1907, si licenzia per passare alla più prestigiosa realtà milanese nel settore, specializzata anche in fotografia: la ditta Duroni e Murer di Piazza San Carlo. Dopo aver acquisito le più raffinate conoscenze in campo ottico, fisico, chimico e fotografico, Arnaldo, con il pieno sostegno del suo titolare Teodoro Murer, decide di aprire nel 1914 l'Ottica Chierichetti con sede in corso di Porta Romana 76.
Animatore della vita sociale cittadina, sin dall'inizio del secolo è socio della Canottieri Milano e della Società Escursionisti Milanesi, con le quali si rende protagonista di imprese memorabili, tra le quali occorre ricordare il celebre raid Milano-Zara in Jole a quattro. Già dalla prima giovinezza affianca al lavoro la passione per la fotografia, passione che non lo abbandonerà per tutta la vita. La documentazione che ci ha lasciato infatti – e che oggi è raccolta nell'archivio fotografico Arnaldo Chierichetti – è unica nel suo genere. Oltre 1800 fototipi - scattati dagli anni '10 fino al secondo dopoguerra – nei quali ha immortalato scrupolosamente la vita milanese attraverso un'attenta analisi dei cambiamenti sociali e delle evoluzioni urbanistiche. Un vero e proprio tesoro documentaristico, fondamentale supporto per chiunque voglia ricostruire la storia sociale e gli usi dell'epoca.
Nell'immediato dopoguerra, per combattere l'abusivismo e dare una forma organizzativa al crescente numero di aziende del settore, fondò e fu primo presidente dell'Acofis, l'associazione degli ottici milanesi.
Ha incarnato un modello di imprenditorialità che è stato studiato e raccontato in un libro pubblicato da Mondadori nel 2004.
Anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1975, l'Ottica Chierichetti ha continuato a vivere grazie alla dedizione e alla capacità imprenditoriale della figlia Elda, che ha ereditato, insieme alla dedizione al lavoro, anche la passione per la fotografia e per Milano.
Palazzo Morando
Settecentesca dimora nobiliare cittadina, oggi proprietà del Comune di Milano, è importante sede museale e vivace luogo di prestigiosi eventi espositivi. Al primo piano è attualmente ospitata la Pinacoteca: una collezione di dipinti, sculture, opere su carta che ha avuto origine nel 1934 dall'acquisizione da parte del Comune della collezione di Luigi Beretta e che testimonia l'evoluzione urbanistica e sociale di Milano tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XX secolo. Negli ambienti attigui sono state riallestite le sale di rappresentanza della casa nobiliare, un percorso suggestivo che documenta in modo esemplare il gusto settecentesco per l'arredo domestico, attraverso un nucleo di decorazioni, mobili e oggettistica recentemente ricomposto nella sua fisionomia originaria con una capillare attività di recupero di un patrimonio nel tempo disperso in diversi depositi esterni al palazzo. Nel gennaio del 2010 ha visto la luce un nuovo allestimento di Palazzo Morando finalizzato a dare nuova visibilità allo straordinario patrimonio artistico del Museo di Milano e al patrimonio storico delle Raccolte d'Arti Applicate che costituiscono un nucleo portante delle collezioni storiche e artistiche comunali. Gli interventi eseguiti hanno infatti valorizzato, oltre che il patrimonio tessile delle Raccolte Storiche, anche le collezioni di abiti e accessori, conservate nei depositi delle Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco, che in questi ambienti hanno trovato la loro idonea sistemazione.
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