Paola Gamba. Metamorfosi e altre storie
Dal 17 Aprile 2021 al 26 Aprile 2021
Milano
Luogo: Vi.P. Gallery Milano
Indirizzo: Alzaia Naviglio Grande 4
Orari: lunedì e dal mercoledì al sabato 15,30-18,30; domenica 11-13 / 14-18. Chiuso il martedì
Curatori: Virgilio Patarini
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: galleria.zamenhof@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.zamenhofart.it
Riapre la Vi.P. Gallery Milano, in Alzaia Naviglio Grande, 4, sabato 17 aprile, alle ore 17,00, con l’opening della mostra personale della pittrice Paola Gamba intitolata “Metamorfosi e altre storie”, che presenta una quindicina di lavori dell’artista veneta.
Si tratta del recupero della mostra in programma lo scorso marzo e rinviata causa chiusura forzata per zona rossa e collega idealmente la Vi.p. Gallery Milano con la Vi.P. Gallery Valcamonica e altri spazi prestigiosi in provincia di Brescia, poichè l’artista è protagonista in queste settimane, con i suoi tondi di grande formato, della grande rassegna intitolata “Siamo ancora vivi!” allestita in musei, spazi archeologici ecc. in mezza Valcamonica: tra le locations in cui è possibile ammirare i tondi della Gamba segnaliamo il Castello di Cimbergo, il Percorso della Memoria a Paspardo, le Cantine Monchieri a Losine e la Città della Cultura di Capo di Ponte, oltre alla Vi.P. Gallery summenzionata.
In caso di zona rossa o lockdown la mostra verrà sospesa e riaperta al termine delle eventuali ulteriori restrizioni. In caso di zona gialla sarà visitabile anche dai lombardi non milanesi.
La pittura di Paola Gamba scaturisce da un’originale e inquieta sintesi tra un’esigenza apollinea di ordine e organizzazione dello spazio visivo e impulsi dionisiaci che producono guizzi di colore, segni, macchie, accensioni improvvise di luci endogene che ne scardinano la rigidità. Tra questi due opposti si gioca la partita dell’artista vicentina: in alcuni casi (…) a prevalere è, più o meno decisamente, l’astrazione geometrica; in altri casi (…) è l’Informale ad imporsi: una pittura gestuale, con connotazioni fortemente emotive. La gran parte del resto della produzione si colloca a mezza via, contaminando di volta in volta con soluzioni tecniche ed estetiche diverse approcci astratto-geometrici con altri informali. L’approccio apollineo affiora ogni qual volta la composizione appare costruita su assi ortogonali. (…) Tali griglie geometriche talvolta sono nette ed evidenti: si tratta di linee rette che delimitano superfici coperte da una stesura «pittorica» più o meno uniforme del colore, superfici che ci appaiono come quadrati o trapezi che si staccano da fondi di diversi colori e talvolta si sovrappongono ad altri quadrati o trapezi più grandi o più piccoli. Altre volte tali forme geometriche sono solo vagamente alluse da ampie pennellate o spatolate di colore, senza un uso netto e rigido di linee di contorno.. In questo caso però l’approccio apollineo e razionale è contaminato da un’esecuzione più libera e gestuale, e dunque emotiva, dionisiaca. Altre volte ancora sono strappi o ritagli di carta velina, o cartone o di altro materiale comunque ritagliato o sagomato e sovrapposto a suggerire figure vagamente geometriche. Volendo utilizzare la metafora musicale diremo che tutto ciò determina il «ritmo» delle composizioni, mentre la musica vera e propria, la linea melodica è rappresentata dalla stesura e dalla combinazione dei colori, ma anche talvolta dal guizzare improvviso di segni grafici. La pittura di Paola Gamba è la danza di Apollo e Dioniso: una ricerca inquieta di un irraggiungibile equilibrio tra ragione e sentimento.
Virgilio Patarini
(Da Cross Over. Attraversamenti e sconfinamenti nell’arte italiana contemporanea, A cura di Virgilio Patarini, Editoriale Mondadori, pagg. 285-286, Milano, 2017)
Paola Gamba è nata a Thiene (VI) vive e lavora a Portogruaro. Ha frequentato la Scuola Internazionale di grafica di Venezia e successivamente corsi di pittura a Berlino, Boehlen, Halle, Lipsia e Lienz. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’estero, inoltre ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali riscuotendo premi e riconoscimenti. Tra le ultimissime esposizioni personali ricordiamo: nel 2013 alla Galleria Luigi Sturzo di Mestre - Venezia, nel 2014 al Castello di Udine, nel 2015 a Porta San Giovanni a Padova, nel 2016 alla Galleria La Piccola di Mestre, nel 2019 la mostra personale intitolata “Girotondi” a Venezia, alla Galleria ItinerArte, e sempre nel 2019 “A tutto tondo” all’Hotel In Syivis a Sesto al Reghena (Pordenone) e “Magica Persia” all”Antico Ospedale dei Battuti a San Vito al Tagliamento (Pordenone ). Sempre nell’estate del 2019 è finalista del Premio Il Segno 2019, nell’ambito del quale riceve la segnalazione speciale “Premio Vi.P. Gallery” per la miglior opera astratta -Premio Emilio Vedova . Nel 2020 la personale “Cercando la luna” alla Vi.P.Gallery in Valcamonica e alla Vi.P. Gallery Milano.
Si tratta del recupero della mostra in programma lo scorso marzo e rinviata causa chiusura forzata per zona rossa e collega idealmente la Vi.p. Gallery Milano con la Vi.P. Gallery Valcamonica e altri spazi prestigiosi in provincia di Brescia, poichè l’artista è protagonista in queste settimane, con i suoi tondi di grande formato, della grande rassegna intitolata “Siamo ancora vivi!” allestita in musei, spazi archeologici ecc. in mezza Valcamonica: tra le locations in cui è possibile ammirare i tondi della Gamba segnaliamo il Castello di Cimbergo, il Percorso della Memoria a Paspardo, le Cantine Monchieri a Losine e la Città della Cultura di Capo di Ponte, oltre alla Vi.P. Gallery summenzionata.
In caso di zona rossa o lockdown la mostra verrà sospesa e riaperta al termine delle eventuali ulteriori restrizioni. In caso di zona gialla sarà visitabile anche dai lombardi non milanesi.
La pittura di Paola Gamba scaturisce da un’originale e inquieta sintesi tra un’esigenza apollinea di ordine e organizzazione dello spazio visivo e impulsi dionisiaci che producono guizzi di colore, segni, macchie, accensioni improvvise di luci endogene che ne scardinano la rigidità. Tra questi due opposti si gioca la partita dell’artista vicentina: in alcuni casi (…) a prevalere è, più o meno decisamente, l’astrazione geometrica; in altri casi (…) è l’Informale ad imporsi: una pittura gestuale, con connotazioni fortemente emotive. La gran parte del resto della produzione si colloca a mezza via, contaminando di volta in volta con soluzioni tecniche ed estetiche diverse approcci astratto-geometrici con altri informali. L’approccio apollineo affiora ogni qual volta la composizione appare costruita su assi ortogonali. (…) Tali griglie geometriche talvolta sono nette ed evidenti: si tratta di linee rette che delimitano superfici coperte da una stesura «pittorica» più o meno uniforme del colore, superfici che ci appaiono come quadrati o trapezi che si staccano da fondi di diversi colori e talvolta si sovrappongono ad altri quadrati o trapezi più grandi o più piccoli. Altre volte tali forme geometriche sono solo vagamente alluse da ampie pennellate o spatolate di colore, senza un uso netto e rigido di linee di contorno.. In questo caso però l’approccio apollineo e razionale è contaminato da un’esecuzione più libera e gestuale, e dunque emotiva, dionisiaca. Altre volte ancora sono strappi o ritagli di carta velina, o cartone o di altro materiale comunque ritagliato o sagomato e sovrapposto a suggerire figure vagamente geometriche. Volendo utilizzare la metafora musicale diremo che tutto ciò determina il «ritmo» delle composizioni, mentre la musica vera e propria, la linea melodica è rappresentata dalla stesura e dalla combinazione dei colori, ma anche talvolta dal guizzare improvviso di segni grafici. La pittura di Paola Gamba è la danza di Apollo e Dioniso: una ricerca inquieta di un irraggiungibile equilibrio tra ragione e sentimento.
Virgilio Patarini
(Da Cross Over. Attraversamenti e sconfinamenti nell’arte italiana contemporanea, A cura di Virgilio Patarini, Editoriale Mondadori, pagg. 285-286, Milano, 2017)
Paola Gamba è nata a Thiene (VI) vive e lavora a Portogruaro. Ha frequentato la Scuola Internazionale di grafica di Venezia e successivamente corsi di pittura a Berlino, Boehlen, Halle, Lipsia e Lienz. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’estero, inoltre ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali riscuotendo premi e riconoscimenti. Tra le ultimissime esposizioni personali ricordiamo: nel 2013 alla Galleria Luigi Sturzo di Mestre - Venezia, nel 2014 al Castello di Udine, nel 2015 a Porta San Giovanni a Padova, nel 2016 alla Galleria La Piccola di Mestre, nel 2019 la mostra personale intitolata “Girotondi” a Venezia, alla Galleria ItinerArte, e sempre nel 2019 “A tutto tondo” all’Hotel In Syivis a Sesto al Reghena (Pordenone) e “Magica Persia” all”Antico Ospedale dei Battuti a San Vito al Tagliamento (Pordenone ). Sempre nell’estate del 2019 è finalista del Premio Il Segno 2019, nell’ambito del quale riceve la segnalazione speciale “Premio Vi.P. Gallery” per la miglior opera astratta -Premio Emilio Vedova . Nel 2020 la personale “Cercando la luna” alla Vi.P.Gallery in Valcamonica e alla Vi.P. Gallery Milano.
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