Parva sed apta mihi. Eva Sørensen
Dal 21 Ottobre 2014 al 01 Novembre 2014
Milano
Luogo: Studio Museo Francesco Messina
Indirizzo: via San Sisto 4/a
Orari: da martedì a venerdì 10-14; sabato 14-18
Curatori: Sabino Maria Frassà, Andi Kacziba
Enti promotori:
- Ambasciata di Danimarca in Italia
- Accademia di Danimarca
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.fondazionegiorgiopardi.it
Il mese di ottobre 2014 ufficializza la collaborazione tra lo Studio Museo Francesco Messina del Comune di Milano ed il Premio cramum, promosso dalla Fondazione Giorgio Pardi e dall’Associazione cramum. Frutto di tale collaborazione sono 5 mostre, curate da Sabino Maria Frassà e Andi Kacziba, che indagano la scultura di oggi attraverso le opere degli artisti del Premio Cramum.
I curatori, dopo le sculture tessili della Mostra “Molli?”, curano il ciclo “Parva sed apta mihi – Due donne e una scelta” dedicato ad Eva Sørensen ed Elisabeth Scherffig: due donne, due artiste straniere, che hanno fatto della scelta di vivere in Italia, la chiave della propria esistenza e realizzazione professionale.
La mostra monografica dedicata a Eva Sørensen sarà inaugurata allo Studio Museo Francesco Messina (Via San Sisto 4) martedì 21 ottobre 2014 (ore 18:30) e rimarrà aperta al pubblico fino 1° novembre 2014. La mostra è patrocinata dall'Ambasciata di Danimarca in Italia e dall'Accademia di Danimarca.
Eva Sørensen è fra i più noti artisti danesi contemporanei. Stabilitasi in Italia negli anni ’60, collabora con Piero Manzoni, Lucio Fontana ed Enrico Castellani. Matura uno sviluppo artistico unico, che la porta ad esser protagonista del padiglione danese alla XL Biennale di Venezia nel 1982. Eva Sørensen da sempre riflette sullo spazio e sulla materia, affiancando alle grandi sculture in granito disegni che sono essi stessi scultura: “ogni linea tracciata sul foglio vincola la successiva. Tutte insieme creano un campo di forze che è al tempo stesso pelle e paesaggio” (Oystein Hjort).
Grazie anche alla lungimiranza della gallerista torinese Raffaella De Chirico, i curatori sono riusciti non solo a ricomporre il lavoro esposto da Eva Sørensen alla Biennale del 1982, ma anche il percorso artistico che l’ha generato. In mostra quindi le note ceramiche di Albissola del 1962 (già in mostra nel 2012 al fianco delle ceramiche di Lucio Fontana, Asger Jorn, Wifredo Lam e Serge Vandercam) le pitture del 1963, i primi “disegni tridimensionali” del 1972 (fotografie di Daniele Garofalo) e i lavori provenienti dalla Biennale di Venezia del 1982, tra cui anche una grande scultura in granito, che verrà collocata al di fuori del Museo, in Via San Sisto 4/a Milano.
Conclusa la mostra, l’omaggio a Eva Sørensen continuerà al Flashback di Torino (dal 6 al 9 novembre 2014). In tale occasione le sue opere saranno messe al fianco a quelle di Carla Accardi, Dadamaino e Carol Rama.
I curatori, dopo le sculture tessili della Mostra “Molli?”, curano il ciclo “Parva sed apta mihi – Due donne e una scelta” dedicato ad Eva Sørensen ed Elisabeth Scherffig: due donne, due artiste straniere, che hanno fatto della scelta di vivere in Italia, la chiave della propria esistenza e realizzazione professionale.
La mostra monografica dedicata a Eva Sørensen sarà inaugurata allo Studio Museo Francesco Messina (Via San Sisto 4) martedì 21 ottobre 2014 (ore 18:30) e rimarrà aperta al pubblico fino 1° novembre 2014. La mostra è patrocinata dall'Ambasciata di Danimarca in Italia e dall'Accademia di Danimarca.
Eva Sørensen è fra i più noti artisti danesi contemporanei. Stabilitasi in Italia negli anni ’60, collabora con Piero Manzoni, Lucio Fontana ed Enrico Castellani. Matura uno sviluppo artistico unico, che la porta ad esser protagonista del padiglione danese alla XL Biennale di Venezia nel 1982. Eva Sørensen da sempre riflette sullo spazio e sulla materia, affiancando alle grandi sculture in granito disegni che sono essi stessi scultura: “ogni linea tracciata sul foglio vincola la successiva. Tutte insieme creano un campo di forze che è al tempo stesso pelle e paesaggio” (Oystein Hjort).
Grazie anche alla lungimiranza della gallerista torinese Raffaella De Chirico, i curatori sono riusciti non solo a ricomporre il lavoro esposto da Eva Sørensen alla Biennale del 1982, ma anche il percorso artistico che l’ha generato. In mostra quindi le note ceramiche di Albissola del 1962 (già in mostra nel 2012 al fianco delle ceramiche di Lucio Fontana, Asger Jorn, Wifredo Lam e Serge Vandercam) le pitture del 1963, i primi “disegni tridimensionali” del 1972 (fotografie di Daniele Garofalo) e i lavori provenienti dalla Biennale di Venezia del 1982, tra cui anche una grande scultura in granito, che verrà collocata al di fuori del Museo, in Via San Sisto 4/a Milano.
Conclusa la mostra, l’omaggio a Eva Sørensen continuerà al Flashback di Torino (dal 6 al 9 novembre 2014). In tale occasione le sue opere saranno messe al fianco a quelle di Carla Accardi, Dadamaino e Carol Rama.
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