Serena Giorgi. C’era vento
Dal 18 Ottobre 2023 al 28 Novembre 2023
Milano
Luogo: Spazio Blue Train e The Kitchen art gallery
Indirizzo: Sedi varie
Orari: presso lo Spazio Blue Train solo su appuntamento presso The Kitchen Martedì / venerdì: a.m. su appuntamento / p.m. 15:30-19:00 Sabato: 10:00-12:30
Curatori: Silvia Franceschi
Telefono per informazioni: +39 338 2167166
E-Mail info: spaziobluetrain@gmail.com
Spazio Blue Train e The Kitchen art gallery, due spazi di Milano in zona Gorla - Naviglio Martesana, tornano in duo per presentare dal 18 ottobre al 28 novembre 2023 C’era Vento, mostra personale di Serena Giorgi a cura di Silvia Franceschi.
Il lavoro di Serena Giorgi è una pratica quotidiana intensa e totalizzante: vecchie carte, disegni, fogli dipinti, pagine di diario, spaghi e fotografie. Tutto è raccolto con metodo artigianale, in un processo rispettoso e creativo. La sua poetica nasce letteralmente da questa capacità di “fare” - poiéin - ossia creare, comporre, generare. E l’esposizione vuole gettare uno sguardo anche su questo processo, oltre che sulla ricerca dell’artista.
I lavori in mostra, puliti e essenziali, con un’attenzione quasi maniacale alla composizione nascono spesso da storie e momenti di vita vissuta o, viceversa, da oggetti anche piccoli e apparentemente insignificanti che evocano storie. Come i bottoni della nonna salvati dall’alluvione e ancora sporchi di fango per ricordarsi dell’importanza di ripartire da zero, se necessario; il dado di ferro con gli angoli smussati raccolto per strada (“Ho smussato gli angoli”); la chiave n. 302 della vecchia pensione che le evoca mille storie consumate dietro la sua porta; i gettoni della giostra conservati per corse future: sono tutte metafore del reale, oggetti dotati di una misteriosa eloquenza per chi, come l’artista, li sa non solo vedere grazie alla sua estrema sensibilità, ma anche valorizzare. “Chi ti ha insegnato a vedere?” chiede Serena Giorgi in un suo lavoro. “Sono condannata a guardare, senza tregua”.
Serena Giorgi (Cecina, 1969) vive e lavora a Milano. Sviluppa la sua formazione professionale nell’ambito dello studio e della pratica delle arti figurative. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze con il massimo dei voti con una tesi sull’evoluzione dell’illustrazione. Nel 1995 frequenta il corso annuale di storia dell’arte e della calcografia presso la scuola internazionale di specializzazione per la grafica d’arte de Il Bisonte di Firenze con Franco Fanelli. Nello stesso anno durante un workshop della scuola di illustrazione di Sarmede (TV) entra in contatto con il maestro ceco Štěpán Zavřel, che la stimola ad approfondire la sua formazione sull’acquarello e l’acrilico. È lui a farle scoprire l’arte al confine tra pittura e illustrazione di Květa Pacovská. La Giorgi è a Venezia l’anno successivo proprio per seguire le lezioni dell’artista ceca, che lasciano un imprinting indelebile sul suo lavoro. Nello stesso anno, sempre a Venezia, partecipa ai seminari dello spagnolo Elias Benavides sul libro d’artista presso il Centro Internazionale per la Grafica. Da questo momento il libro d’artista diventa una costante del suo percorso. Alla intensa pratica di artista accosta negli anni l’insegnamento di composizione e tecnica mista e nel 2019 fonda The Kitchen art gallery a Milano, spazio creativo con una doppia missione: galleria indipendente per valorizzare artisti ed esibire il loro talento/ cucina creativa e laboratorio per fare arte.
La mostra si dipana in due diversi spazi di Milano, intimi e pieni di fascino in zona Gorla - Naviglio Martesana. Due realtà, Spazio Blue Train e The Kitchen art gallery, che dal 2021 dialogano organizzando insieme mostre, laboratori ed eventi.
Appuntamento da The Kitchen art gallery di via Asiago, 4 per la Preview stampa di martedì 17 ottobre dalle 11 alle 14.
L’inaugurazione di martedì 17 comincerà alle ore 18.00 nel giardino e all’interno dello Spazio Blue Train affacciato sul Naviglio Martesana.
Dalle ore 19.00 sarà visitabile anche la seconda parte dell’esposizione all’interno di The Kitchen art gallery.
Il lavoro di Serena Giorgi è una pratica quotidiana intensa e totalizzante: vecchie carte, disegni, fogli dipinti, pagine di diario, spaghi e fotografie. Tutto è raccolto con metodo artigianale, in un processo rispettoso e creativo. La sua poetica nasce letteralmente da questa capacità di “fare” - poiéin - ossia creare, comporre, generare. E l’esposizione vuole gettare uno sguardo anche su questo processo, oltre che sulla ricerca dell’artista.
I lavori in mostra, puliti e essenziali, con un’attenzione quasi maniacale alla composizione nascono spesso da storie e momenti di vita vissuta o, viceversa, da oggetti anche piccoli e apparentemente insignificanti che evocano storie. Come i bottoni della nonna salvati dall’alluvione e ancora sporchi di fango per ricordarsi dell’importanza di ripartire da zero, se necessario; il dado di ferro con gli angoli smussati raccolto per strada (“Ho smussato gli angoli”); la chiave n. 302 della vecchia pensione che le evoca mille storie consumate dietro la sua porta; i gettoni della giostra conservati per corse future: sono tutte metafore del reale, oggetti dotati di una misteriosa eloquenza per chi, come l’artista, li sa non solo vedere grazie alla sua estrema sensibilità, ma anche valorizzare. “Chi ti ha insegnato a vedere?” chiede Serena Giorgi in un suo lavoro. “Sono condannata a guardare, senza tregua”.
Serena Giorgi (Cecina, 1969) vive e lavora a Milano. Sviluppa la sua formazione professionale nell’ambito dello studio e della pratica delle arti figurative. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze con il massimo dei voti con una tesi sull’evoluzione dell’illustrazione. Nel 1995 frequenta il corso annuale di storia dell’arte e della calcografia presso la scuola internazionale di specializzazione per la grafica d’arte de Il Bisonte di Firenze con Franco Fanelli. Nello stesso anno durante un workshop della scuola di illustrazione di Sarmede (TV) entra in contatto con il maestro ceco Štěpán Zavřel, che la stimola ad approfondire la sua formazione sull’acquarello e l’acrilico. È lui a farle scoprire l’arte al confine tra pittura e illustrazione di Květa Pacovská. La Giorgi è a Venezia l’anno successivo proprio per seguire le lezioni dell’artista ceca, che lasciano un imprinting indelebile sul suo lavoro. Nello stesso anno, sempre a Venezia, partecipa ai seminari dello spagnolo Elias Benavides sul libro d’artista presso il Centro Internazionale per la Grafica. Da questo momento il libro d’artista diventa una costante del suo percorso. Alla intensa pratica di artista accosta negli anni l’insegnamento di composizione e tecnica mista e nel 2019 fonda The Kitchen art gallery a Milano, spazio creativo con una doppia missione: galleria indipendente per valorizzare artisti ed esibire il loro talento/ cucina creativa e laboratorio per fare arte.
La mostra si dipana in due diversi spazi di Milano, intimi e pieni di fascino in zona Gorla - Naviglio Martesana. Due realtà, Spazio Blue Train e The Kitchen art gallery, che dal 2021 dialogano organizzando insieme mostre, laboratori ed eventi.
Appuntamento da The Kitchen art gallery di via Asiago, 4 per la Preview stampa di martedì 17 ottobre dalle 11 alle 14.
L’inaugurazione di martedì 17 comincerà alle ore 18.00 nel giardino e all’interno dello Spazio Blue Train affacciato sul Naviglio Martesana.
Dalle ore 19.00 sarà visitabile anche la seconda parte dell’esposizione all’interno di The Kitchen art gallery.
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