SPAZIO LEONARDO LOVES A COLLECTION
Dal 15 Settembre 2021 al 15 Gennaio 2022
Milano
Luogo: Spazio Leonardo
Indirizzo: Via della Liberazione 16/a
Orari: lunedì-venerdì: 9.00 – 18.00
Costo del biglietto: ingresso libero con obbligo di presentazione del green pass
Sito ufficiale: http://www.leonardoassicurazioni.it
Spazio Leonardo conclude la programmazione nel 2021 con una mostra dedicata a un progetto straordinario, A Collection.
Nato nel 2017 dall’incontro tra il maestro tessitore Giovanni Bonotto e la curatrice Chiara Casarin, A Collection prevede lo scambio creativo e il dialogo con i più talentuosi, giovani e affermati artisti del presente che, coinvolti in un programma di residenze, si confrontano con le antiche tecniche artigianali e le nuove tecnologie per realizzare un arazzo. Il percorso inizia dai progetti e dalle visioni degli artisti che, grazie all’esperienza di Giovanni Bonotto, possono trovare soluzioni formali ed estetiche uniche e inaspettate.
Punto chiave del progetto è la volontà di creare opere uniche che possano rappresentare i valori della tradizione, dell’innovazione e della responsabilità per l’ambiente - e in senso più ampio, per il nostro tempo.
Parte dei filati nasce infatti dall’impiego di materiali riciclati che vengono cercati e selezionati sulla base delle necessità visive dei singoli arazzi e degli effetti che le immagini e le composizioni vogliono creare. Da questo impegno e da questa sensibilità scaturiscono dialoghi unici in cui le competenze si fondono per dare corpo a nuovi modelli produttivi.
Il 15 settembre Spazio Leonardo ospiterà sei tra i più recenti progetti realizzati da A Collection: gli arazzi di Marc Bauer,(vincitore del Premio A Collection ad ArtVerona 2020), di Luca Pignatelli e di Francesco Arena i cui arazzi sono il frutto delle ultime residenze di A Collection, mentre quelli di Christian Fogarolli, dei The Cool Couple (vincitori del Premio A Collection di Arte Fiera 2020) e di Guglielmo Castelli sono stati prodotti nel 2020. A punteggiare gli ambienti al piano terra dello Spazio Leonardo però non saranno solo i loro interventi ma anche uno inedito e creato appositamente da Giovanni Bonotto in collaborazione con Florentina Isac che interpreta alcuni dettagli nell’architettura dello Spazio Leonardo.
I trionfi naturalistici e i personaggi di Bauer, le ambientazioni cinematografiche e le visioni di Pignatelli, l’analisi politica o matematica di Arena, l’enigmaticità magica delle scene di Castelli, la tridimensionalità dei The Cool Couple, l’analisi scientifica/biologica e culturale di Fogarolli si compongono nella manica lunga di Spazio Leonardo come delle quinte e offrono una traiettoria sulle visioni possibili del nostro tempo, una lettura intensa, variegata e articolata di alcune delle tante tensioni che animano il pensiero e le dinamiche del presente. Elena Forin A Collection diventa Associazione di Promozione Sociale nel 2020 ma la sua storia inizia dall’incontro tra Giovanni Bonotto e Chiara Casarin nel 2017. Bonotto aveva già maturato una serie di strategie per la tessitura di immagini di grandi dimensioni con l’uso di infiniti materiali e aveva realizzato degli arazzi poi esposti in importanti istituzioni come il Museo Novecento a Firenze, al Teatro alla Scala di Milano o il Centre Pompidou di Parigi. Chiara Casarin, con un background da direttore museale e curatore d’arte contemporanea, ha coniugato la straordinaria maestria tessile con la creatività di giovani e affermati artisti, selezionandoli tra i più interessanti nel panorama contemporaneo. A loro, si sono uniti Anna Foffani (office management), Giovanni Morandina (comunicazione visiva e attività editoriali), Alberto Habaibeh (video e movie production), Florentina Isac e Marco Bianchini (fabric designers), Nicole Condotta (tirocinio): insieme, hanno dato vita ad A Collection APS con sede a Venezia in Dorsoduro 1584. Dal 2017 A Collection ha collaborato con Nicola Zanella, Luca Molinari, Michele Lanzingher, Claudio Piscopo, Catterina Seia, Elena Forin, Marcello Forin, Daniele Lago, Maria Chiara Valacchi, Antonio Di Mino, Stefano Raimondi, Simone Menegoi, Alessandro Pedron, Maria Pia La Tegola, Carlo Maiolini, Diego Bergamaschi.
Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978) crea i suoi lavori a partire dalla storia e in particolar modo dai fatti sociali e politici che caratterizzano il passato recente. Episodi spesso tenuti nascosti o messi a tacere trovano nuova vita attraverso i processi di riduzione formale e metaforica delle sue sculture. Ha vinto il Premio New York, ha partecipato alla 55 Biennale di Venezia (Padiglione Italia), e ha esposto in prestigiose sedi museali tra cui il MaXXI (Roma), il Castello di Rivoli (Rivoli, TO) e La Casa Encendida (Madrid).
Marc Bauer (1975 Ginevra, Svizzera) ha ricevuto il GASAG Art Prize e il Prix Meret Oppenheim / the Swiss Grand Award for Art 2020. Usa il disegno come linguaggio per parlare di temi come migrazione, identità e gender, così come per condurre una critica sui nuovi media e sulle connessioni tra religione e violenza.
Il suo lavoro è in collezioni pubbliche come quella del Kunsthaus Zürich, del Centre Pompidou Paris, del Museum Folkwang di Essen e del Migros Museum di Zurigo.
Guglielmo Castelli nasce nel 1987 a Torino, dove vive e lavora. Transitorietà e fragilità, instabilità e una notevole fluidità caratterizzano l’immaginario frammentato nei suoi disegni e dipinti. Il suo lavoro è stato presentato in diverse mostre istituzionali tra cui: 17° Quadriennale di Roma (Roma), GAM (Torino), the Parkview Museum (Singapore), Foundation Louis Vuitton (Parigi), Museum Of Contemporary Art di Saint-Étienne (Saint-Étienne), Fondazione Coppola (Vicenza).
Christian Fogarolli è nato nel 1983. La sua ricerca si focalizza sul rapporto tra arte visiva e teorie/discipline scientifiche e, similmente, su come queste ultime si siano servite del mezzo artistico per progredire.
I lavori si focalizzano sul rapporto tra mente e cervello, sulle attribuzioni normative di devianza e malattia nella società e sui metodi di categorizzazione museale, scientifica e archivistica. Ha esposto in varie istituzioni internazionali, tra cui dOCUMENTA(13), Kassel; Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, Mart; La Maison Rouge di Parigi; de Appel arts centre of Amsterdam; 5th Moscow International Biennale.
Luca Pignatelli (Milano, 1962) visita i misteri che si celano nei cantieri, nei luoghi dell’immagazzinamento e nelle architetture storiche della cultura classica e contemporanea. Lavora su supporti già di per sé pittorici (teloni di canapa, carte assemblate) sui cui interviene sovrapponendo un repertorio di immagini, mezzi meccanici, paesaggi metropolitani, reminiscenze dell'antico rappresentate dai resti di statue e oggetti. Ha esposto alla 53 Biennale di Venezia, al Museo di Capodimonte (Napoli) e alla Gam di Torino oltre che in molte altre prestigiose sedi museali.
The Cool Couple è un duo di artisti (Niccolò Benetton e Simone Santilli) fondato alla fine del 2012. La loro ricerca si concentra sui punti di attrito generati quotidianamente nel rapporto tra persone e immagini. L'idea delle immagini come snodi attivi, unita a una forte attitudine progettuale, si traduce nell'utilizzo di diverse forme e linguaggi espressivi. Lavorano internazionalmente e recentemente hanno esposto alla Biennale di Tibilisi (Georgia), al Museo del Novecento (Milano), al MamBo (Bologna).
Nato nel 2017 dall’incontro tra il maestro tessitore Giovanni Bonotto e la curatrice Chiara Casarin, A Collection prevede lo scambio creativo e il dialogo con i più talentuosi, giovani e affermati artisti del presente che, coinvolti in un programma di residenze, si confrontano con le antiche tecniche artigianali e le nuove tecnologie per realizzare un arazzo. Il percorso inizia dai progetti e dalle visioni degli artisti che, grazie all’esperienza di Giovanni Bonotto, possono trovare soluzioni formali ed estetiche uniche e inaspettate.
Punto chiave del progetto è la volontà di creare opere uniche che possano rappresentare i valori della tradizione, dell’innovazione e della responsabilità per l’ambiente - e in senso più ampio, per il nostro tempo.
Parte dei filati nasce infatti dall’impiego di materiali riciclati che vengono cercati e selezionati sulla base delle necessità visive dei singoli arazzi e degli effetti che le immagini e le composizioni vogliono creare. Da questo impegno e da questa sensibilità scaturiscono dialoghi unici in cui le competenze si fondono per dare corpo a nuovi modelli produttivi.
Il 15 settembre Spazio Leonardo ospiterà sei tra i più recenti progetti realizzati da A Collection: gli arazzi di Marc Bauer,(vincitore del Premio A Collection ad ArtVerona 2020), di Luca Pignatelli e di Francesco Arena i cui arazzi sono il frutto delle ultime residenze di A Collection, mentre quelli di Christian Fogarolli, dei The Cool Couple (vincitori del Premio A Collection di Arte Fiera 2020) e di Guglielmo Castelli sono stati prodotti nel 2020. A punteggiare gli ambienti al piano terra dello Spazio Leonardo però non saranno solo i loro interventi ma anche uno inedito e creato appositamente da Giovanni Bonotto in collaborazione con Florentina Isac che interpreta alcuni dettagli nell’architettura dello Spazio Leonardo.
I trionfi naturalistici e i personaggi di Bauer, le ambientazioni cinematografiche e le visioni di Pignatelli, l’analisi politica o matematica di Arena, l’enigmaticità magica delle scene di Castelli, la tridimensionalità dei The Cool Couple, l’analisi scientifica/biologica e culturale di Fogarolli si compongono nella manica lunga di Spazio Leonardo come delle quinte e offrono una traiettoria sulle visioni possibili del nostro tempo, una lettura intensa, variegata e articolata di alcune delle tante tensioni che animano il pensiero e le dinamiche del presente. Elena Forin A Collection diventa Associazione di Promozione Sociale nel 2020 ma la sua storia inizia dall’incontro tra Giovanni Bonotto e Chiara Casarin nel 2017. Bonotto aveva già maturato una serie di strategie per la tessitura di immagini di grandi dimensioni con l’uso di infiniti materiali e aveva realizzato degli arazzi poi esposti in importanti istituzioni come il Museo Novecento a Firenze, al Teatro alla Scala di Milano o il Centre Pompidou di Parigi. Chiara Casarin, con un background da direttore museale e curatore d’arte contemporanea, ha coniugato la straordinaria maestria tessile con la creatività di giovani e affermati artisti, selezionandoli tra i più interessanti nel panorama contemporaneo. A loro, si sono uniti Anna Foffani (office management), Giovanni Morandina (comunicazione visiva e attività editoriali), Alberto Habaibeh (video e movie production), Florentina Isac e Marco Bianchini (fabric designers), Nicole Condotta (tirocinio): insieme, hanno dato vita ad A Collection APS con sede a Venezia in Dorsoduro 1584. Dal 2017 A Collection ha collaborato con Nicola Zanella, Luca Molinari, Michele Lanzingher, Claudio Piscopo, Catterina Seia, Elena Forin, Marcello Forin, Daniele Lago, Maria Chiara Valacchi, Antonio Di Mino, Stefano Raimondi, Simone Menegoi, Alessandro Pedron, Maria Pia La Tegola, Carlo Maiolini, Diego Bergamaschi.
Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978) crea i suoi lavori a partire dalla storia e in particolar modo dai fatti sociali e politici che caratterizzano il passato recente. Episodi spesso tenuti nascosti o messi a tacere trovano nuova vita attraverso i processi di riduzione formale e metaforica delle sue sculture. Ha vinto il Premio New York, ha partecipato alla 55 Biennale di Venezia (Padiglione Italia), e ha esposto in prestigiose sedi museali tra cui il MaXXI (Roma), il Castello di Rivoli (Rivoli, TO) e La Casa Encendida (Madrid).
Marc Bauer (1975 Ginevra, Svizzera) ha ricevuto il GASAG Art Prize e il Prix Meret Oppenheim / the Swiss Grand Award for Art 2020. Usa il disegno come linguaggio per parlare di temi come migrazione, identità e gender, così come per condurre una critica sui nuovi media e sulle connessioni tra religione e violenza.
Il suo lavoro è in collezioni pubbliche come quella del Kunsthaus Zürich, del Centre Pompidou Paris, del Museum Folkwang di Essen e del Migros Museum di Zurigo.
Guglielmo Castelli nasce nel 1987 a Torino, dove vive e lavora. Transitorietà e fragilità, instabilità e una notevole fluidità caratterizzano l’immaginario frammentato nei suoi disegni e dipinti. Il suo lavoro è stato presentato in diverse mostre istituzionali tra cui: 17° Quadriennale di Roma (Roma), GAM (Torino), the Parkview Museum (Singapore), Foundation Louis Vuitton (Parigi), Museum Of Contemporary Art di Saint-Étienne (Saint-Étienne), Fondazione Coppola (Vicenza).
Christian Fogarolli è nato nel 1983. La sua ricerca si focalizza sul rapporto tra arte visiva e teorie/discipline scientifiche e, similmente, su come queste ultime si siano servite del mezzo artistico per progredire.
I lavori si focalizzano sul rapporto tra mente e cervello, sulle attribuzioni normative di devianza e malattia nella società e sui metodi di categorizzazione museale, scientifica e archivistica. Ha esposto in varie istituzioni internazionali, tra cui dOCUMENTA(13), Kassel; Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, Mart; La Maison Rouge di Parigi; de Appel arts centre of Amsterdam; 5th Moscow International Biennale.
Luca Pignatelli (Milano, 1962) visita i misteri che si celano nei cantieri, nei luoghi dell’immagazzinamento e nelle architetture storiche della cultura classica e contemporanea. Lavora su supporti già di per sé pittorici (teloni di canapa, carte assemblate) sui cui interviene sovrapponendo un repertorio di immagini, mezzi meccanici, paesaggi metropolitani, reminiscenze dell'antico rappresentate dai resti di statue e oggetti. Ha esposto alla 53 Biennale di Venezia, al Museo di Capodimonte (Napoli) e alla Gam di Torino oltre che in molte altre prestigiose sedi museali.
The Cool Couple è un duo di artisti (Niccolò Benetton e Simone Santilli) fondato alla fine del 2012. La loro ricerca si concentra sui punti di attrito generati quotidianamente nel rapporto tra persone e immagini. L'idea delle immagini come snodi attivi, unita a una forte attitudine progettuale, si traduce nell'utilizzo di diverse forme e linguaggi espressivi. Lavorano internazionalmente e recentemente hanno esposto alla Biennale di Tibilisi (Georgia), al Museo del Novecento (Milano), al MamBo (Bologna).
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