TVBOY. La mostra
Dal 02 Dicembre 2021 al 09 Gennaio 2022
Milano
Luogo: Mudec – Museo delle Culture
Indirizzo: Via Tortona 56
Orari: Lunedì 14.30 – 19.30; Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30; Giovedì – sabato 9.30 – 22.30. ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA
Curatori: Nicolas Ballario
Enti promotori:
- Comune di Milano-Cultura
Costo del biglietto: Ingresso gratuito con Green Pass
Telefono per informazioni: +39 02 54917
E-Mail info: c.museoculture@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.mudec.it
Il suo nome d’arte è TVBOY.
L’artista Salvatore Benintende è a livello internazionale uno degli esponenti principali del movimento Street Art di matrice Neo Pop ed è uno degli artisti più riconoscibili della sua generazione.
Le sue opere sono esposte in diversi Paesi, dalla strada alle mostre museali, al PAC Milano, MDM Museum oltre che in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londa, LA, Miami, da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat.
Ora Mudec Photo lo ospita per la prima volta a Milano in una personale che svela al visitatore l’occhio ironico e satirico, ma sempre attento alla riflessione, con cui TVBOY reinterpreta i vari trend seguiti dalla società moderna.
“TVBOY. La mostra” racconta - attraverso più di 70 tele - il percorso di questo prolifico artista, soffermandosi sulle sue principali tematiche: l’amore, il potere, gli eroi, la storia dell’arte. La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano- Cultura, è a cura di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, ed è realizzata in collaborazione con Studio TVBOY.
TVBOY E IL MUDEC. DALLA PERFORMANCE ALLA MOSTRA
La collaborazione tra il Mudec e l’artista è stata – come spesso accade in questi casi con artisti ‘disruptive’ nei confronti della società e delle istituzioni – assolutamente casuale.
In occasione della mostra del Mudec dedicata a Banksy nel 2018 “A Visual Protest. The Art of Banksy” (21 novembre 2018 – 14 aprile 2019), TVBOY realizzò nottetempo un primo murale di protesta sul muro di cinta del museo, in via Tortona 56.
Il murale rappresenta (è ancora oggi visibile) uno street artist incappucciato, ritratto di spalle, che gioca sull’ambiguità Official/Un-official, riferendosi alla mostra non ufficiale di Banksy che si svolgeva all’interno delle sale del museo.
Dallo “scontro” è nato un dialogo interessante, che al contrario ha visto lavorare il Museo delle Culture e TVBOY insieme, per un progetto molto ambizioso all’interno del distretto Tortona.
Lungi, infatti, dall’affossare o far cadere la provocazione dell’artista, il Comune di Milano e il Mudec colsero l’occasione spontanea invitando TVBOY a replicare l’opera durante una performance pubblica in Museo realizzando una serie di opere successivamente vendute, il cui ricavato finanziò il progetto “Un muro che unisce”, in collaborazione con Municipio 6, per la realizzazione di due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e successivamente a Diabolik nei pressi della chiesa di San Cristoforo.
Un regalo alla città di Milano, che sempre più negli ultimi anni sta vivendo un momento magico ed estremamente prolifico nell’ambito della Street Art.
In questo fermento il Museo delle Culture gioca dal 2018 un ruolo da protagonista, portando avanti da anni un progetto di analisi dei nuovi linguaggi artistici, un osservatorio super partes sul mondo della street art in tutte le sue forme.
Dalla strada in Museo.
“TVBOY. La mostra” è un esperimento che vuole offrire nuovi e interessanti spunti di riflessione e interazione anche con nuovi pubblici, ma rappresenta anche il giusto e doveroso omaggio verso un artista che - mettendosi per primo in gioco - ha permesso grazie alla sua collaborazione, di generare un bellissimo vortice di condivisione culturale, di cui il Mudec è stato un orgoglioso vettore. E continuerà a esserlo.
“Penso che l'arte debba aiutare a generare altra arte” (TVBOY).
LA MOSTRA.
Tvboy è un artista contemporaneo - come lui si definisce - poliedrico, provocatore, che racconta le mille realtà e fenomeni sociali di questa nostra contemporaneità attraverso il linguaggio universale e inconfondibile delle sue opere, diventate ormai icone riconosciute a livello internazionale.
“Quando mi chiedono che lavoro faccio, sai che cosa rispondo? – spiega TVBOY in un’intervista a Nicolas Ballario, curatore della mostra - L’artista contemporaneo. Spesso gli artisti si imbarazzano a dire una cosa del genere, ma io rispondo così senza remore, perché faccio l’artista e sono vivo. E l’arte deve parlare della contemporaneità e la contemporaneità è anche la politica. Perché negarlo? – prosegue TVBOY - Al giorno d’oggi, non si può non parlare di certi temi e personaggi. L’arte ha la funzione di narrare il presente. Non mi sento un artista politico, come ti dicevo, ma sto attento a quello che succede. E se una questione mi tocca, la sento mia e ne parlo”. Sono quattro i grandi temi affrontati nell’arte di TVBOY: Baci, Arte, Potere, Eroi, e nella mostra si traducono in percorsi
tematici.
Il primo nucleo è dedicato ai baci, che hanno reso famoso TVBOY nel mondo e che rappresentano per l’artista il gesto più intimo e romantico, ma anche il “dialogo” per eccellenza, ovviamente nell’accezione ironica che caratterizza le sue opere. Si prosegue
con il nucleo dedicato al potere, con la visione assolutamente ‘iconica’ e statica che caratterizza i potenti rappresentati da
TVBOY. La terza sezione rappresenta forse la più significativa nella produzione di TVBOY, quella dedicata alla storia dell’arte.
Il percorso si conclude con la sezione dedicata agli eroi personali dell’artista.
Ma le sezioni e le categorie non si addicono a TVBOY, come spiega Nicolas Ballario nella mostra. TVBOY “incarna perfettamente la nostra contemporaneità, perché abbatte i confini tra discipline e ci spinge verso l’abbandono di una sterile visione del mondo per categorie, sia per le tecniche o gli strumenti che usa, sia per i contenuti che affronta, parlandoci di razzismo, discriminazione, ambiente, clima, cinema, sport, religione, violenza, sesso, morte, immigrazione, amore, amicizia, potere, eroi, arte. La sua forza – continua Ballario - è la produzione continua, esagerata, famelica. TVBOY ambisce a diventare un’enciclopedia per immagini della società contemporanea.”
Nella mostra, dunque, il percorso è un non-percorso, un racconto ai visitatori fatto anche attraverso gli occhi e la penna del fotografo Oliviero Toscani — uno dei punti di riferimento di TVBOY — che interpreta la visione dello street artist sul tema del Potere, di Beppe Sala, suo grande estimatore che commenta la tematica legata all’amore e ai Baci, e del Capitano di Open Arms Marc Reig Creus, con il quale TVBOY ha realizzato un importante progetto e che commenta il tema degli Eroi.
Il volume “TVBOY” che accompagna la mostra è edito da 24 ORE Cultura ed è in vendita presso il bookshop della mostra, in tutte le librerie e online.
L’artista Salvatore Benintende è a livello internazionale uno degli esponenti principali del movimento Street Art di matrice Neo Pop ed è uno degli artisti più riconoscibili della sua generazione.
Le sue opere sono esposte in diversi Paesi, dalla strada alle mostre museali, al PAC Milano, MDM Museum oltre che in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londa, LA, Miami, da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat.
Ora Mudec Photo lo ospita per la prima volta a Milano in una personale che svela al visitatore l’occhio ironico e satirico, ma sempre attento alla riflessione, con cui TVBOY reinterpreta i vari trend seguiti dalla società moderna.
“TVBOY. La mostra” racconta - attraverso più di 70 tele - il percorso di questo prolifico artista, soffermandosi sulle sue principali tematiche: l’amore, il potere, gli eroi, la storia dell’arte. La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano- Cultura, è a cura di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, ed è realizzata in collaborazione con Studio TVBOY.
TVBOY E IL MUDEC. DALLA PERFORMANCE ALLA MOSTRA
La collaborazione tra il Mudec e l’artista è stata – come spesso accade in questi casi con artisti ‘disruptive’ nei confronti della società e delle istituzioni – assolutamente casuale.
In occasione della mostra del Mudec dedicata a Banksy nel 2018 “A Visual Protest. The Art of Banksy” (21 novembre 2018 – 14 aprile 2019), TVBOY realizzò nottetempo un primo murale di protesta sul muro di cinta del museo, in via Tortona 56.
Il murale rappresenta (è ancora oggi visibile) uno street artist incappucciato, ritratto di spalle, che gioca sull’ambiguità Official/Un-official, riferendosi alla mostra non ufficiale di Banksy che si svolgeva all’interno delle sale del museo.
Dallo “scontro” è nato un dialogo interessante, che al contrario ha visto lavorare il Museo delle Culture e TVBOY insieme, per un progetto molto ambizioso all’interno del distretto Tortona.
Lungi, infatti, dall’affossare o far cadere la provocazione dell’artista, il Comune di Milano e il Mudec colsero l’occasione spontanea invitando TVBOY a replicare l’opera durante una performance pubblica in Museo realizzando una serie di opere successivamente vendute, il cui ricavato finanziò il progetto “Un muro che unisce”, in collaborazione con Municipio 6, per la realizzazione di due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e successivamente a Diabolik nei pressi della chiesa di San Cristoforo.
Un regalo alla città di Milano, che sempre più negli ultimi anni sta vivendo un momento magico ed estremamente prolifico nell’ambito della Street Art.
In questo fermento il Museo delle Culture gioca dal 2018 un ruolo da protagonista, portando avanti da anni un progetto di analisi dei nuovi linguaggi artistici, un osservatorio super partes sul mondo della street art in tutte le sue forme.
Dalla strada in Museo.
“TVBOY. La mostra” è un esperimento che vuole offrire nuovi e interessanti spunti di riflessione e interazione anche con nuovi pubblici, ma rappresenta anche il giusto e doveroso omaggio verso un artista che - mettendosi per primo in gioco - ha permesso grazie alla sua collaborazione, di generare un bellissimo vortice di condivisione culturale, di cui il Mudec è stato un orgoglioso vettore. E continuerà a esserlo.
“Penso che l'arte debba aiutare a generare altra arte” (TVBOY).
LA MOSTRA.
Tvboy è un artista contemporaneo - come lui si definisce - poliedrico, provocatore, che racconta le mille realtà e fenomeni sociali di questa nostra contemporaneità attraverso il linguaggio universale e inconfondibile delle sue opere, diventate ormai icone riconosciute a livello internazionale.
“Quando mi chiedono che lavoro faccio, sai che cosa rispondo? – spiega TVBOY in un’intervista a Nicolas Ballario, curatore della mostra - L’artista contemporaneo. Spesso gli artisti si imbarazzano a dire una cosa del genere, ma io rispondo così senza remore, perché faccio l’artista e sono vivo. E l’arte deve parlare della contemporaneità e la contemporaneità è anche la politica. Perché negarlo? – prosegue TVBOY - Al giorno d’oggi, non si può non parlare di certi temi e personaggi. L’arte ha la funzione di narrare il presente. Non mi sento un artista politico, come ti dicevo, ma sto attento a quello che succede. E se una questione mi tocca, la sento mia e ne parlo”. Sono quattro i grandi temi affrontati nell’arte di TVBOY: Baci, Arte, Potere, Eroi, e nella mostra si traducono in percorsi
tematici.
Il primo nucleo è dedicato ai baci, che hanno reso famoso TVBOY nel mondo e che rappresentano per l’artista il gesto più intimo e romantico, ma anche il “dialogo” per eccellenza, ovviamente nell’accezione ironica che caratterizza le sue opere. Si prosegue
con il nucleo dedicato al potere, con la visione assolutamente ‘iconica’ e statica che caratterizza i potenti rappresentati da
TVBOY. La terza sezione rappresenta forse la più significativa nella produzione di TVBOY, quella dedicata alla storia dell’arte.
Il percorso si conclude con la sezione dedicata agli eroi personali dell’artista.
Ma le sezioni e le categorie non si addicono a TVBOY, come spiega Nicolas Ballario nella mostra. TVBOY “incarna perfettamente la nostra contemporaneità, perché abbatte i confini tra discipline e ci spinge verso l’abbandono di una sterile visione del mondo per categorie, sia per le tecniche o gli strumenti che usa, sia per i contenuti che affronta, parlandoci di razzismo, discriminazione, ambiente, clima, cinema, sport, religione, violenza, sesso, morte, immigrazione, amore, amicizia, potere, eroi, arte. La sua forza – continua Ballario - è la produzione continua, esagerata, famelica. TVBOY ambisce a diventare un’enciclopedia per immagini della società contemporanea.”
Nella mostra, dunque, il percorso è un non-percorso, un racconto ai visitatori fatto anche attraverso gli occhi e la penna del fotografo Oliviero Toscani — uno dei punti di riferimento di TVBOY — che interpreta la visione dello street artist sul tema del Potere, di Beppe Sala, suo grande estimatore che commenta la tematica legata all’amore e ai Baci, e del Capitano di Open Arms Marc Reig Creus, con il quale TVBOY ha realizzato un importante progetto e che commenta il tema degli Eroi.
Il volume “TVBOY” che accompagna la mostra è edito da 24 ORE Cultura ed è in vendita presso il bookshop della mostra, in tutte le librerie e online.
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