Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi
Dal 15 Novembre 2013 al 02 Marzo 2014
Milano
Luogo: Museo Poldi Pezzoli/ Gallerie d’Italia
Indirizzo: via Manzoni 12/ piazza della Scala
Orari: Poldi Pezzoli: 10-18; chiuso martedì. Gallerie d’Italia: da martedì a domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30
Curatori: Lavinia Galli, Martina Mazzotta
Enti promotori:
- Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
- Regione Lombardia – Culture
- Identità e Autonomie
- Comune di Milano e Camera di Commercio
- Industria
- Artigianato
- Agricoltura di Milano
Costo del biglietto: intero € 9, ridotto (11-17 anni, sopra i 60 anni) € 6, scuole € 2
Telefono per informazioni: +39 02 796334/ 02 45473805
E-Mail info: ufficiostampa@museopoldipezzoli.org
Sito ufficiale: http://www.museopoldipezzoli.it
La mostra, a cura di Lavinia Galli e Martina Mazzotta, attraversa diverse situazioni e momenti della storia dell’arte, del collezionismo, della scienza e della filosofia, con un approccio multi- disciplinare, partendo dal Cinquecento per arrivare fino ai giorni nostri. Accostando a opere e manufatti cinque-seicenteschi di collezioni italiane presenze dell’arte contemporanea, la mostra intende stimolare il visitatore a rintracciare analogie, rimandi e corrispondenze tra i significati implicati nel multiforme e complesso fenomeno delle Wunderkammern, sgombrando il campo dalle ambiguità legate a questo termine, proseguendo la via intrapresa dalla storica dell’arte Adalgisa Lugli (1946-1995) nella Biennale veneziana su arte e scienza del 1986.
Inizialmente, furono principalmente scienziati e regnanti italiani, poi principi austriaci, tedeschi e boemi (l’area germanica e quella italiana sono i due poli in cui si realizzò il fenomeno delle Wunderkammern) a costituire delle raccolte in cui le scienze, la natura e le creazioni scientifiche e artistiche trovavano, per un secolo, un equilibrio di reciproca compenetrazione. Un fenomeno, questo, che si è ripresentato periodicamente nella storia del collezionismo come della creatività artistica, nell’arte del XX e del XXI secolo, e nello specifico di certe avanguardie, che si sono riappropriate di quel sincretico “sistema della meraviglia” che l’avvento dell’Illuminismo aveva rimosso.
In collaborazione conLa mostra si snoda nelle due sedi di via Manzoni e di Piazza della Scala: per la prima volta il Museo Poldi Pezzoli e le Gallerie d’Italia, situati nel cuore storico e più rappresentativo della Milano illuminata, si fondono in un unico percorso espositivo ed esperienziale.
Al Museo Poldi Pezzoli, tempio del collezionismo privato e custode di oggetti da Wunderkammer esso stesso, sono riunite per la prima volta insieme le raccolte enciclopediche dei bolognesi Ulisse Aldrovandi e Ferdinando Cospi e del milanese Manfredo Settala, evidenziandone anche i rapporti con il collezionismo dei Medici. Questo consente ai visitatori di scoprire come, dal Rinascimento all’Illuminismo, il collezionismo di naturalia fosse spesso integrato con quello degli oggetti d’arte, attraverso una selezione di opere di eccezionale qualità e valore storico.
In queste “stanze delle meraviglie”, gli elementi del mondo minerale, vegetale e animale venivano spesso combinati tra loro o integrati in raffinati capolavori di oreficeria e arti decorative in generale – gli artificialia - o addirittura accostati a oggetti stupefacenti e curiosità esotiche provenienti dal Nuovo Mondo.
L’ “Età d’oro della meraviglia” è così suddivisa nel percorso espositivo in quattro sezioni: la prima è dedicata ai tre collezionisti e ai loro cataloghi; la seconda dedica ampio spazio a quegli oggetti del mondo naturale che più suscitavano meraviglia per la loro forma o inclassificabilità, i naturalia e le creature fantastiche (come i coralli, i pesci palla, l’unicorno, il bezoar,...); la terza sezione è invece dedicata al collezionismo di exotica e la quarta a quello dei scientifica. In particolare saranno esposti oggetti provenienti dal Nuovo Mondo e dall’Estremo Oriente (oggetti atzechi, islamici, cinesi e giapponesi) e gli strumenti scientifici (sfere armillari, orologi e automi). Infine la quinta sezione riunirà gli artificialia, mostrando esempi di splendide oreficerie montate assemblando i materiali naturali (avorio, ambra, pietre dure o cristallo di rocca), realizzate da artisti milanesi e tedeschi, con particolare attenzione alla produzione del lusso.
La mostra darà anche l’occasione di mettere in luce gli oggetti da Wunderkammer posseduti dal Museo Poldi Pezzoli: Gian Giacomo Poldi Pezzoli, fondatore della casa museo, fu infatti un collezionista poliedrico. Nella sua attenzione per le arti decorative acquisì diversi pezzi di artificialia da Wunderkammer (stipi, orologi, bronzi e oreficerie). Non solo, ma nello Studiolo Dantesco allestì un vera camera da principe rinascimentale, assemblando più di mille oggetti. Infine, alle opere e ai manufatti cinque-seicenteschi verranno accostate opere del Novecento e contemporanee: tra gli artisti presenti in queste sezioni: Joseph Cornell, Érik Desmazières,Vedova Mazzei, Claudio Parmiggiani con Abel Herrero, alcuni dei quali hanno realizzato opere ad hoc per la mostra.
Se al Poldi Pezzoli i pezzi contemporanei impongono un dialogo serrato con la storia, alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale milanese di Intesa Sanpaolo, la presenza di opere d’arte contemporanea si rivela preponderante.
La dispersione e la vendita delle Wunderkammern verificatasi con l’avvento dell’Età dei Lumi, evocate dalle opere di Emilio Isgrò ed Elisa Sighicelli, fa da preludio a una carrellata di opere di protagonisti dell’arte più recente. Le avanguardie dadaiste e surrealiste, poi le postavanguardie degli anni Sessanta-Ottanta, nonché molti artisti di successo dell’arte di oggi, hanno infatti riproposto la presenza del meraviglioso attraverso l’utilizzo di materiali eterogenei o accostamenti di naturalia e artificialia. Due sono i grandi temi che guidano il visitatore in un percorso che privilegia opere degli ultimi quaranta anni: una prima sezione permette di illustrare il desiderio di contenere “entro quattro pareti” (che si tratti di uno stipo, scatola, valigia o stanza), il repertorio esaustivo di un mondo. In questa sezione, sono presentate opere, tra gli altri, di: Maurizio Cattelan, Alik Cavaliere, Giuliana Cuneaz, Marcel Duchamp e Emilio Isgrò. Una seconda sezione indaga invece il rapporto dialettico che intercorre tra arte e natura nella contemporaneità, tra homo faber e mondo naturale, un conflitto e al contempo un connubio la cui tensione costante e il cui continuo trasformarsi nel tempo si ammantano del colore cupo della melanconia. Che si tratti di melanconia o di sensation (questi i due grandi temi scelti), la natura si pone nell’arte di oggi come preziosa alternativa alla dimensione scientifico-tecnologica, consentendo di uscire dalla piattezza In collaborazione condel quotidiano per rievocare arcane possibilità immaginifiche e meravigliose. La natura come pericolosa e al contempo fonte inedita di meraviglia, di creatività e vita, viene indagata attraverso opere di: Damien Hirst, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Mario Merz e Studio Azzurro, tra gli altri.
L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, non intende ricostruire una Wunderkammer ma rievocarne lo spirito, l’atmosfera, la meraviglia; le opere sono racchiuse all’interno di una “pelle” che conferisce continuità al percorso espositivo nelle due sedi museali. A disposizione dei visitatori, un video dedicato alla mostra e realizzato da TVN Media Group, che ha inoltre curato il trailer e i video promozionali.
La mostra è arricchita da un apparato didattico completo, con pannelli curati per la parte grafica da Dario Zannier, che accompagnano nel percorso espositivo e nella comprensione delle opere. Completa l’esposizione un catalogo, edito da Skira|Edizioni Gabriele Mazzotta, che contiene saggi e schede delle opere esposte.
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