Enza Monetti
Dal 04 Dicembre 2021 al 04 Gennaio 2022
Napoli
Luogo: Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore
Indirizzo: Vico San Domenico Maggiore
Orari: dal lunedì al sabato 11:00 – 18:30
Curatori: Loredana Troise
Enti promotori:
- Patrocinio di Comune di Napoli e Fondazione Plart
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Quando l’arte è risultanza di una motivazione convinta e di un'ispirazione assoluta, si traduce in una vocazione incisiva che diventa solido collante tra l’artista e lo spettatore.
Da questa premessa muove la mostra di Enza Monetti “Mille Miliardi di Alberi”, a cura di Loredana Troise, ospitata negli spazi del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, da sabato 4 dicembre 2021 (opening ore 16-18:30) fino a martedì 4 gennaio 2022.
“Mille Miliardi di Alberi” è un progetto dove la via d’accesso nelle arterie dell’essere è nella pregnanza di un pensiero artistico in stretta armonia con la ricerca scientifica. Ad aprire questo nuovo racconto fra differenti linguaggi e rapporti sui saperi (Lyotard) è un gioco di corrispondenze che si sviluppa attorno all’albero oscillante e visionariamente liberato - un’icona cara all’artista, qui riproposta in raffinate variazioni - e la straordinaria essenza di una microscopica pianta acquatica ondeggiante e priva di radici (la Wolffia globosa, presente in mostra) che alcuni studiosi del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico ll, con cui Enza Monetti si è interfacciata, inseriranno in specifici protocolli per la sua coltivazione nello spazio. Le eccezionali doti riproduttive e nutrizionali del vegetale, evidenziate dagli studi della professoressa Giovanna Aronne e del dottor Leone Ermes Romano, hanno indicato di utilizzare anche questa - una delle più piccole piante esistenti sulla Terra - per la più grande delle avventure dell’uomo: lunghi viaggi interplanetari in cerca di una possibile vita stabile sulla Luna o su Marte.
Da tale suggestione, l’arte di Enza Monetti si è interposta quale atto meditativo su un piano oggettivamente allusivo: il titolo “Mille Miliardi di Alberi”, richiamando l’ambizioso obiettivo “One Trillion Trees”, proclamato al G20 di Roma, celebra infatti quel prendersi cura di una natura mitica e prodigiosa che, con urgenza, deve riconquistare il suo vigore. L’artista ne ha tradotto la voce con un corpus di circa 30 lavori, taglienti, nostalgici, eleganti, modulati sul senso del rispetto e della rinascita, la cui rifioritura lascia negli occhi del visitatore un alone di fiduciosa e serena speranza nel futuro.
Il lavoro sulla Wolffia globosa rientra nell’ambito del progetto Super Food for Space finanziato dall’ Ente Spaziale Europeo-ESA, SciSpaceETeam.
Le opere in mostra sono presentate su supporti ecosostenibili forniti dallo sponsor tecnico SAIB S.p.A. di Caorso – Piacenza, una delle principali aziende italiane produttrici di pannello truciolare grezzo e nobilitato, definito RPB –Regenerated Particle Board,in virtù del processo produttivo Rewood che, attuando i principi dell’economia circolare, recupera, trasforma e rigenera, ogni anno, circa 500 tonnellate di legno a fine vita.
L’esposizione è patrocinata dal Comune di Napoli e dalla Fondazione Plart, Museo d'arte, design e multimedialità, operativo su Napoli e Torino.
Fotografia Peppe Esposito
Catalogo on line Piervincenzo Nocera - graphic designer
Da questa premessa muove la mostra di Enza Monetti “Mille Miliardi di Alberi”, a cura di Loredana Troise, ospitata negli spazi del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, da sabato 4 dicembre 2021 (opening ore 16-18:30) fino a martedì 4 gennaio 2022.
“Mille Miliardi di Alberi” è un progetto dove la via d’accesso nelle arterie dell’essere è nella pregnanza di un pensiero artistico in stretta armonia con la ricerca scientifica. Ad aprire questo nuovo racconto fra differenti linguaggi e rapporti sui saperi (Lyotard) è un gioco di corrispondenze che si sviluppa attorno all’albero oscillante e visionariamente liberato - un’icona cara all’artista, qui riproposta in raffinate variazioni - e la straordinaria essenza di una microscopica pianta acquatica ondeggiante e priva di radici (la Wolffia globosa, presente in mostra) che alcuni studiosi del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico ll, con cui Enza Monetti si è interfacciata, inseriranno in specifici protocolli per la sua coltivazione nello spazio. Le eccezionali doti riproduttive e nutrizionali del vegetale, evidenziate dagli studi della professoressa Giovanna Aronne e del dottor Leone Ermes Romano, hanno indicato di utilizzare anche questa - una delle più piccole piante esistenti sulla Terra - per la più grande delle avventure dell’uomo: lunghi viaggi interplanetari in cerca di una possibile vita stabile sulla Luna o su Marte.
Da tale suggestione, l’arte di Enza Monetti si è interposta quale atto meditativo su un piano oggettivamente allusivo: il titolo “Mille Miliardi di Alberi”, richiamando l’ambizioso obiettivo “One Trillion Trees”, proclamato al G20 di Roma, celebra infatti quel prendersi cura di una natura mitica e prodigiosa che, con urgenza, deve riconquistare il suo vigore. L’artista ne ha tradotto la voce con un corpus di circa 30 lavori, taglienti, nostalgici, eleganti, modulati sul senso del rispetto e della rinascita, la cui rifioritura lascia negli occhi del visitatore un alone di fiduciosa e serena speranza nel futuro.
Il lavoro sulla Wolffia globosa rientra nell’ambito del progetto Super Food for Space finanziato dall’ Ente Spaziale Europeo-ESA, SciSpaceETeam.
Le opere in mostra sono presentate su supporti ecosostenibili forniti dallo sponsor tecnico SAIB S.p.A. di Caorso – Piacenza, una delle principali aziende italiane produttrici di pannello truciolare grezzo e nobilitato, definito RPB –Regenerated Particle Board,in virtù del processo produttivo Rewood che, attuando i principi dell’economia circolare, recupera, trasforma e rigenera, ogni anno, circa 500 tonnellate di legno a fine vita.
L’esposizione è patrocinata dal Comune di Napoli e dalla Fondazione Plart, Museo d'arte, design e multimedialità, operativo su Napoli e Torino.
Fotografia Peppe Esposito
Catalogo on line Piervincenzo Nocera - graphic designer
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