La Comunità Ebraica di Napoli, 1864/2014: 150 anni di storia
Dal 14 Gennaio 2015 al 28 Febbraio 2015
Napoli
Luogo: Archivio di Stato di Napoli
Indirizzo: piazzetta del Grande Archivio 5
Enti promotori:
- MiBACT
- Regione Campania
- Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
- Fondazione Beni Culturali Ebraici
Telefono per informazioni: +39 081 5638256
E-Mail info: as-na@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.archiviodistatonapoli.it/
Inaugura il 14 gennaio alle 11 presso l'Archivio di Stato di Napoli (piazzetta Grande Archivio 5), il nuovo allestimento della mostra “La Comunità Ebraica di Napoli, 1864/2014: 150 anni di storia”. Negli spazi del Chiostro del Platano, proprio nel cuore dei quartieri che videro il forire delle antiche giudecche dal VI secolo d.C. alla cacciata dal Viceregno Spagnolo, nelle aree di San Marcellino e Porta Nova, si ripropone l'allestimento della mostra inaugurata lo scorso novembre alla Biblioteca Nazionale, riveduta ed ampliata nei contenuti.
La narrazione della storia della Comunità napoletana prende le mosse proprio dalla nascita di questi quartieri, rimasti cuore della vita ebraica fno alla grande cacciata degli ebrei nel 1510. Numerosi documenti mai esposti fnora raccontano la riammissione degli ebrei nel Regno nel 1740, sotto il governo di Carlo di Borbone, e la successiva espulsione nel 1746.
Ampio spazio è dedicato alla vicenda della famiglia di banchieri tedeschi Rothschild, artefci della rinascita della vita comunitaria, primi a prendere in ftto i locali dove tutt'oggi la Sinagoga ha sede, in seguito acquistati con il contributo di tutti gli iscritti. In mostra troviamo la corrispondenza dei fratelli James e Carl Rothschild in merito al prestito accordato al Regno delle due Sicilie, così come le piante ed i prospetti della sede della loro banca aperta a Chiaia, quelli della Villa, oggi Pignatelli, dove presero dimora, ed il bellissimo ritratto della fglia di Carl, Charlotte, del pittore Moritz Oppenheim, e sullo sfondo un golfo di Napoli da cartolina.
Molti i personaggi illustri, rabbini ed imprenditori che presero parte attivamente alla vita comunitaria. Tra i tanti ricordiamo l'amatissimo Rabbino Kahn, tra i primi ad interessarsi a studi di archeologia che defnissero il ruolo degli ebrei a Pompei e nell'impero romano. Così come, di qualche anno precedente, l'imprenditore Giorgio Ascarelli, fondatore del Calcio Napoli; in mostra troviamo le inedite piante dello Stadio Partenopeo, da lui costruito e, tra le tante curiosità, un fascicolo, anch'esso inedito, della Questura, proprio su Ascarelli, scagionato dalle accuse di essere un sovversivo poiché iscritto al partito socialista. Ancora molte testimonianze della vita imprenditoriale ebraica, attraverso fotografe, oggetti e documenti d'epoca.
Il capitolo doloroso delle leggi razziali e della Shoah è trattato in un'ampia sezione dove si è scelto di narrare la vicenda dei Procaccia, un'intera famiglia fuggita da Napoli a Lucca e da lì deportata e sterminata ad Auschwitz.
La rinascita nel dopoguerra è infne documentata attraverso diverse testimonianze di vita e di incontri importanti, come la storica visita alla Sinagoga del Cardinale Ursi, primo uomo di Chiesa a mettere piede nel 1966 in un luogo di culto ebraico.
All'inaugurazione interverranno, Imma Ascione, Direttrice dell'Archivio di Stato, Simonetta Buttò, Direttrice della Biblioteca Nazionale, Elda Morlicchio, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli l'Orientale, il Consigliere dell'Unione della Comunità Ebraiche Italiane Sandro Temin, il Presidente della Comunità Ebraica di Napoli, Pier Luigi Campagnano e Giancarlo Lacerenza, del Centro di studi ebraici dell'Università l'Orientale, curatore della mostra.
La narrazione della storia della Comunità napoletana prende le mosse proprio dalla nascita di questi quartieri, rimasti cuore della vita ebraica fno alla grande cacciata degli ebrei nel 1510. Numerosi documenti mai esposti fnora raccontano la riammissione degli ebrei nel Regno nel 1740, sotto il governo di Carlo di Borbone, e la successiva espulsione nel 1746.
Ampio spazio è dedicato alla vicenda della famiglia di banchieri tedeschi Rothschild, artefci della rinascita della vita comunitaria, primi a prendere in ftto i locali dove tutt'oggi la Sinagoga ha sede, in seguito acquistati con il contributo di tutti gli iscritti. In mostra troviamo la corrispondenza dei fratelli James e Carl Rothschild in merito al prestito accordato al Regno delle due Sicilie, così come le piante ed i prospetti della sede della loro banca aperta a Chiaia, quelli della Villa, oggi Pignatelli, dove presero dimora, ed il bellissimo ritratto della fglia di Carl, Charlotte, del pittore Moritz Oppenheim, e sullo sfondo un golfo di Napoli da cartolina.
Molti i personaggi illustri, rabbini ed imprenditori che presero parte attivamente alla vita comunitaria. Tra i tanti ricordiamo l'amatissimo Rabbino Kahn, tra i primi ad interessarsi a studi di archeologia che defnissero il ruolo degli ebrei a Pompei e nell'impero romano. Così come, di qualche anno precedente, l'imprenditore Giorgio Ascarelli, fondatore del Calcio Napoli; in mostra troviamo le inedite piante dello Stadio Partenopeo, da lui costruito e, tra le tante curiosità, un fascicolo, anch'esso inedito, della Questura, proprio su Ascarelli, scagionato dalle accuse di essere un sovversivo poiché iscritto al partito socialista. Ancora molte testimonianze della vita imprenditoriale ebraica, attraverso fotografe, oggetti e documenti d'epoca.
Il capitolo doloroso delle leggi razziali e della Shoah è trattato in un'ampia sezione dove si è scelto di narrare la vicenda dei Procaccia, un'intera famiglia fuggita da Napoli a Lucca e da lì deportata e sterminata ad Auschwitz.
La rinascita nel dopoguerra è infne documentata attraverso diverse testimonianze di vita e di incontri importanti, come la storica visita alla Sinagoga del Cardinale Ursi, primo uomo di Chiesa a mettere piede nel 1966 in un luogo di culto ebraico.
All'inaugurazione interverranno, Imma Ascione, Direttrice dell'Archivio di Stato, Simonetta Buttò, Direttrice della Biblioteca Nazionale, Elda Morlicchio, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli l'Orientale, il Consigliere dell'Unione della Comunità Ebraiche Italiane Sandro Temin, il Presidente della Comunità Ebraica di Napoli, Pier Luigi Campagnano e Giancarlo Lacerenza, del Centro di studi ebraici dell'Università l'Orientale, curatore della mostra.
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