Monelli e Ribelli - Rassegna cinematografica
Dal 11 Settembre 2020 al 20 Settembre 2020
Napoli
Luogo: Museo e Real Bosco di Capodimonte
Indirizzo: via Miano 2
Orari: ore 21
Curatori: Maria Tamajo Contarini in collaborazione con Anna Masecchia
Enti promotori:
- Regione Campania
Sito ufficiale: http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/
L’adolescenza è l’epoca in cui si conquista a morsi l’esperienza
Jack London
Nuovo appuntamento con la rassegna cinematografica all'aperto al Museo e Real Bosco di Capodimonte, a cura di Maria Tamajo Contarini in collaborazione con Anna Masecchia, organizzata in collaborazione con la società Restart e realizzata grazie ai fondi europei del progetto “Capodimonte popolare e colto”, finanziamento POC-Programma Operativo Complementare 2014- 2020 della Regione Campania, in continuità con le precedenti rassegne cinematografiche: Pittori di cinema (23-28 luglio 2019), La settima arte. Cinema e pittura (novembre 2017-gennaio 2018) e Napoli nel cinema (19-25 luglio 2018 e poi ogni ultimo giovedì del mese in Auditorium fino al 28 marzo 2019).
Sei pellicole dedicate al tema dell'infanzia e dell'adolescenza, che verranno proiettate nel secondo Cortile del Museo e Real Bosco di Capodimonte nei due weekend di settembre: venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 e poi, successivamente, venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 settembre. Ingresso gratuito, ma obbligo di prenotazione per il protocollo anti-Covid sulla piattaforma http://restarteventi.eventbrite.it per garantire una fruizione in sicurezza. Info al numero 349 21 47 804 e mail restarteventi@gmail.com.
Cinema e mostre in programmazione
Il tema dell'infanzia e dell'adolescenza al centro della rassegna cinematografica di quest'anno si pone in stretta relazione con quello delle due mostre in programmazione a Capodimonte nei prossimi mesi: Vincenzo Gemito, dalla scultura al disegno (10 settembre - 15 novembre 2020) e Capodimonte ringrazia la Sanità (17 dicembre 2020 – 18 maggio 2021) con opere di Paolo La Motta, in cui gli adolescenti sono protagonisti della rappresentazione.
Giovinezza tormentata, pensierosa e con il peso della povertà, ma anche giovinezza come ribellione manifestata nei diversi modi, sono i temi che affrontano la poetica di Gemito, quanto quella di La Motta. Raffigurazioni intime e isolate, indagate con spessore introspettivo. In stretta relazione con la ricerca figurativa anche quella cinematografica ha messo a fuoco più volte la figura del ragazzetto come personaggio principale.
I ragazzi saranno i modelli preferiti di Vincenzo Gemito nell’intero percorso della sua lunga attività. Lo scultore e acuto disegnatore, illustra i volti dei ragazzi napoletani, molti di questi veri e propri scugnizzi, ripresi dal vero nei momenti della loro poetica quotidianità. Fin dagli anni della gioventù, Gemito ritrae adolescenti raffigurati, specialmente negli esordi, in una ricerca che si confronta con quella dell’amico Antonio Mancini, famoso per aver portato a Parigi, in occasione dell’Esposizione del 1878, a cui partecipano entrambi, il modello Luigi Gianchetti, detto Luigiello, a dimostrazione della sua ricerca verista e antiaccademica.
L’esperienza di Paolo La Motta nasce dal rapporto con il quartiere della Sanità, pulsante nella sua eterogeneità. E’qui che La Motta lavora coinvolgendo i ragazzi del quartiere. Tra questi Genny Cesarano, ucciso per errore a 17 anni da giovani camorristi, poco più grandi di lui, la notte del 5 settembre 2015 davanti alla Basilica di Santa Maria della Sanità. La mostra, secondo le affermazioni dello stesso artista, è un omaggio alla Sanità attraverso il volto dei suoi bambini. Il progetto parte dall’acquisizione da parte del museo di Capodimonte del polittico che l’artista ha eseguito nel 2007. Lungo il percorso dell’esposizione sarà possibile cogliere la genesi dell’opera, dalla prima idea per la scultura realizzata per piazza Sanità con figura del ragazzo a mezzobusto, ma anche di avvicinare i singoli ritratti di altri ragazzi del quartiere, volti che esprimono storie diverse che si intrecciano tra loro creando nuovi racconti.
Calendario dei film
Venerdì 11 settembre, ore 21.00
Michel Ocelot, Dililì a Parigi 2018 Durata: 1 h e 35 m
Il fermento della Parigi Belle Epoque accoglie la battagliera Dililì, piccola kanak che giunge avventurosamente in Francia. Il suo sguardo ci farà cogliere le luci e le ombre di un’epoca di cambiamento sociale e politico, in cui le donne, come sempre accade, hanno svolto un ruolo fondamentale, tutto da riscoprire. Premio César come miglior film d'animazione del 2018.
Tim Burton, Vincent 1982 Durata: 6 minuti
Vincent è un bambino di 7 anni affascinato da Edgar Allan Poe, di cui legge avidamente i racconti immedesimandosi nei suoi personaggi. Corto di Tim Burton prodotto dalla Walt Disney, che segnò un nuovo corso della casa di produzione
Sabato 12 settembre, ore 21.00
Wolfgang Reitherman, Il libro della giungla Walt Disney Production, 1967 durata: 1 h e 29 m
Le avventure dell’orfano Mowgli abbandonato in una cesta nella giungla indiana. La cesta è scoperta dalla pantera nera Bagheera che porta il neonato ad una coppia di lupi alle prese con una cucciolata. Cresciuto dovrà contrastare l’odio per gli umani della tigre del Bengala, espressione del male.
Domenica 13 settembre, ore 21.00
Tim Burton, Big Fish. Le storie di una vita incredibile 2003 durata: 2 h 5 m
Per tutta la vita Will è convinto che la storia della sua nascita raccontata dal padre sia una bugia. Non riesce a credere infatti di essere nato il giorno in cui suo padre avrebbe raccolto un grande pesce gatto utilizzando come esca la fede nuziale. Dopo anni di rottura Will torna nei luoghi della sua infanzia e il racconto riprende interrotto dall’infarto del padre. Al funerale saranno presenti tutti i protagonisti del racconto immaginario.
Venerdì 18 settembre, ore 21.00
Roman Polanski, Oliver Twist 2005 Durata: 2 h e 5m
Tratto dal romanzo di Charles Dickens. Il piccolo orfano vive di stenti nella Londra della seconda rivoluzione industriale. Cresciuto nella lotta alla sopravvivenza di un orfanotrofio gremito di ragazzini malnutriti, cade nella rete di delinquenza del perfido Fagin, avaro capo della banda di piccoli delinquenti a cui il giovane Oliver si affeziona, malgrado tutto.
Sabato 19 settembre, ore 21.00
Martin Scorsese, Hugo Cabret 2011 Durata: 2 h e 9 m
Hugo è un orfano che vive nella stazione di Parigi. Il padre è morto a seguito di un incendio divampato in un cinema dove lavorava. Affidato allo zio, vive di sotterfugi e in compagnia di un automa trovato dal padre nel museo dove lavorava. Nella stazione incontra la coetanea Isabelle, adottata dal proprietario del chiosco di giocattoli “George Mèliés” e con lei inizia una sorprendente avventura.
Domenica 20 settembre, ore 21.00
Wes Anderson, Grand Budapest Hotel 2014 Durata: 1 h e 40 m
I misteri di un grande albergo in una immaginaria Europa dell’Est, a cui assistono il garzone Zero e la giovane pasticciera Agatha, che si innamorano. Storie parallele che si incrociano con quella di Gustave su registri cronologici differenti, ma uniti da un filo conduttore svelato nel finale.
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