Quadrilegio 2020 - Amanti
Dal 25 Settembre 2020 al 27 Settembre 2020
Parma
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
Costo del biglietto: Obbligo di mascherina e di prenotazione
Telefono per informazioni: +39 0521 235152
E-Mail info: quadrilegio2020@gmail.com
"Amanti" è, infatti, il titolo di questa ripartenza di settembre che segna un nuovo inizio di consueti racconti artistici, un titolo preso a prestito dal ciclo di opere di Giovanni Melegari, che saranno per la prima volta visibili al pubblico nello Spazio BLL di Giulio Belletti in piazzale Borri, in omaggio al grande artista parmigiano recentemente scomparso.
E dal concetto di contaminazioni fra tempo e tempi, fra spazi storici e linguaggi moderni, che da sempre è la cifra stilistica di Quadrilegio, nasce una nuova collaborazione tra due tra le più innovative manifestazioni culturali della città: QuadrilegioLab e Verdi Off, ovvero una produzione musicale creata ad arte dal nuovo laboratorio creativo della rassegna di tracce visive per il ricco calendario di eventi che da ormai cinque anni accompagna il Festival Verdi con iniziative, incontri e spettacoli di una città in festa per celebrare il suo Maestro e la sua musica.
Nel Cortile di Spazio Manfredi di Borgo Riccio da Parma 19, domenica 27 settembre 2020, ore 19.00 e ore 21.00 Quadrilegio presenta ‘VERDI POPERA’. Due generi musicali diversi si fondono creando una nuova musicalità in brani tratti dalle opere verdiane e pop contemporanei che si contamineranno vicendevolmente in un’inedita interpretazione. Soprano Daniela Zilioli. Cantanti Filippo Labadini, Cristina Fontanelli. Pianoforte Antonio Piccirilli. Prenotazione obbligatoria: quadrilegiolab@gmail.com (25 posti a sedere per ogni concerto). In caso di maltempo il concerto avrà luogo alla Chiesa Valdese (Borgo Giacomo Tommasini).
Venerdì 25 settembre dalle 18.30 tutti gli spazi di Quadrilegio apriranno le porte in contemporanea per ospitare i racconti artistici di questa ripartenza inserita nel programma ufficiale di Parma Capitale della Cultura 2020+21.
Nello Spazio Manfredi, Catherine Leo prosegue la sua opera dopo il grande successo di pubblico ottenuto con l’inaugurazione di gennaio 2020 con una nuova performance dal titolo evocativo ‘Disgregazione’. L’artista sarà presente nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 per dialogare con il pubblico. E il percorso tutto al femminile di Simona Manfredi sarà arricchito dal lavoro di Anna Vettori, storica artista parmigiana, che con il suo ciclo ‘Dentro le cose’ omaggia la memoria privata che diventa ricordo collettivo, oggetti costruiti da mani antiche che diventano arte su tele rubate anch’esse allo scorrere del tempo. Vecchie lenzuola o tovaglie ricamate da donne del passato si fanno presente e trasformano in opera d’arte oggetti di arredo della storia privata dell’artista, schegge di memoria che diventano, così, testimonianza eterna in un’indelebile icona. Attimi di intimità elevati a storia condivisa. Anna Vettori sarà a disposizione del pubblico nelle 3 giornate di esposizione.
Alla Galleria Alphacentauri sarà ospite Francesco Merletti, bresciano, classe ‘66. Le due opere scultoree di Francesco Merletti nascono da una riflessione sull’amore ironica e forse dissacratoria. “Ogni cosa ha due lati, ogni rosa le sue spine - spiega l’artista - In ogni situazione ci sono aspetti positivi e negativi. Si ama la rosa nonostante le spine? Oppure si ama la rosa per la sua bellezza e contemporaneamente la si odia per le sue spine? E se l’amore fosse uno stato “innaturale” per l’uomo? se incontrassimo la nostra antitesi che ci si contrappone, come integrarla senza compromettere la nostra natura? sarebbe necessaria una sintesi dell’amore? Per poterla umanizzare occorre contemplare aspetti opposti che convivano uno accanto all’altro. La ambivalenza e la incoerenza sono dolorose... ma questa “sofferenza” la si cerca in continuazione per tutta la vita”. L’artista sarà presente venerdì 25 per dialogare con il pubblico.
Maura Ferrari Interior designer nel suo spazio di Palazzo Pallavicino presenta la mostra di Ludmila Kazinkina dal titolo “Tuman”. “Con il titolo “Tuman” – in italiano “nebbia” – Ludmila Kazinkina ha voluto attingere alla propria interiorità, ai ricordi della sua infanzia trascorsa a Kaluga, in Russia - scrive Chiara Serri - La nebbia è informe, ottundente, è nucleo indistinto. È metafora dell’inconscio, del ricordo intangibile che accarezza momentaneamente il presente, ma anche di una memoria vivida che acquisisce tangibilità e concretezza quando viene rischiarata dalla luce della coscienza. Il percorso espositivo comprenderà una selezione di opere ad olio su tela di grande formato, alcuni piccoli lavori ad olio su carta ed una grande installazione che occuperà l’androne di Palazzo Pallavicino”. Ludmila Kazinkina sarà presente venerdì 25 e sabato 26 nello spazio di Maura Ferrari.
‘Amanti’ è il titolo della mostra-omaggio a Giovanni Melegari in programma allo Spazio BLL di Giulio Belletti in piazzale Borri. Colore e materia sono i tratti distintivi della pittura di Giovanni Melegari che in questo ciclo raggiunge l’essenza del segno attraverso il colore per amplificare e completare la purezza e la profondità di un’emozione rubata che diventa eterna.
Giovanna Scapinelli nel suo studio atelier coniuga perfettamente diversi linguaggi artistici del panorama cultura parmigiano proponendo opere di Gaetano Barbone, Claudio Barbareschi, Giuseppe Bigliardi, Brunivo Buttarelli, Mariangela Canforini, Narì Caselli e Carmen Coruzzi (gli artisti saranno presenti nello spazio nel corso dei tre giorni) affiancate al suo personale percorso di ricerca espressiva che trascende il corpo fino ad una ieratica trasformazione dell’essere in cui traspare, attraverso lo sguardo, una estasi di presenza divina. Materia pesante che nelle sue mani vola, quella del secondo artista proposto, Claudio Barbareschi, imprenditore e scultore, che usa ferro e marmo per scolpire aforismi e li rende leggeri come pensieri positivi, usa il colore come nota di vita, come traccia e presenza umana in mezzo a forme fantastiche e surreali che tendono sempre alla verticalità. Un mondo ipotetico e ironico quello di Barabaschi che descrive sempre le sue opere con una didascalia personale per non dimenticare mai la presenza della mano umana nella citazione di un pensiero che poi così astratto non è. Claudio Barabaschi sarà presente sabato 26 nello spazio di Giovanna Scapinelli.
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