Renoir. La vie en peinture

Pierre-Auguste Renoir, Picking Flowers

Renoir. La vie en peinture, Scuderie del Castello Visconteo, Pavia

 

Dal 15 Settembre 2012 al 16 Dicembre 2012

Pavia

Luogo: Scuderie del Castello Visconteo

Indirizzo: viale XI febbraio 35

Orari: da lunedì a venerdì 10-13/ 15-19; giovedì 10-13/ 15-21; sabato, domenica e festivi 10-13/ 14-19

Curatori: Philippe Cros

Enti promotori:

  • Ambasciata di Francia in Italia
  • Institut français di Milano

Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8.50, scuole € 5

Telefono per informazioni: +39 02 45496874/ 0382 538932

E-Mail info: info@scuderiepavia.com

Sito ufficiale: http://www.scuderiepavia.com


Dal 15 settembre al 16 dicembre 2012 le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospiteranno
un'importante retrospettiva dedicata ad uno dei massimi esponenti dell'Impressionismo: Pierre-Auguste
Renoir.
La mostra “Renoir. La vie en peinture”, promossa dal Comune di Pavia in partnership istituzionale con la
Provincia di Pavia, è prodotta e organizzata da Alef – cultural project management e patrocinata
dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall'Institut français di Milano.
L'esposizione, a cura di Philippe Cros, - attraverso una selezione di dipinti, pastelli e disegni - ripercorrerà
la carriera del grande Maestro francese mettendo in evidenza il ruolo dell’artista nella storia dell’arte
moderna. Il pubblico avrà la possibilità di ammirare importanti lavori, alcuni dei quali esposti per la prima
volta in Italia, provenienti da prestigiose realtà museali internazionali tra cui la National Gallery of Art di
Washington, il Columbus Museum of Art (Ohio), il Centre Pompidou di Parigi e il Palais des Beaux
Arts di Lille.
Durante il suo percorso artistico, durato circa sessant'anni, Renoir realizzò un numero sorprendente di
quadri: oltre cinquemila, ovvero l'equivalente delle opere di Manet, Cézanne e Degas messe insieme.
Conosciuto dal grande pubblico come uno dei fondatori dell'Impressionismo, in realtà Renoir non può essere
considerato un artista totalmente devoto ad un'unica corrente e ad un unico stile ma piuttosto alla
rappresentazione e celebrazione della bellezza, elemento costante in tutta la sua produzione artistica.
Egli stesso dichiarò infatti:
Per me un quadro deve essere una cosa piacevole, allegra e bella, sì bella!
Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita che non è il caso di crearne anche
delle altre.
L'umanità e il calore dei personaggi, i colori vibranti che conferiscono ai suoi paesaggi e alle nature morte
una tattilità e sensorialità senza pari, comunicano sentimenti di vitalità e pienezza e connotano il percorso
del maestro, al di là delle differenti declinazioni di stile, come quello del pittore della “joie de vivre”.
Nel corso del suo periodo impressionista, che va dal 1870 al 1882, Renoir riuscì a contraddistinguersi
all'interno della corrente per il ruolo centrale attribuito alla figura umana. Se per gli altri artisti impressionisti il
protagonista indiscusso era il paesaggio in cui l'individuo giocava un ruolo decisamente marginale, per
Renoir l'aspetto umano diventa invece l'elemento principale dell'opera.
Renoir celebrò sempre la bellezza femminile, riferendosi ai maestri rococò e ponendosi come ideale
continuatore della tradizione francese dell'Età dei Lumi.
Così nei ritratti come Jeune femme au chapeau noir, il volto della ragazza, dipinto con estrema delicatezza,
pur sembrando all'apparenza quello di una bambola di porcellana, diviene estremamente umano per la
rilassatezza dell'atteggiamento e la carica dello sguardo, quasi come se il momento fosse vissuto come un
amichevole tête-à-tête piuttosto che una seduta di posa.
Durante la realizzazione dei ritratti Renoir cercava infatti di instaurare un rapporto di complicità con le sue
modelle in modo da far emergere la loro natura più intima come in Madame Henriot en costume che raffigura
una delle modelle preferite dall'artista. Attraverso uno straordinario gioco di colori riflessi, Renoir riesce a far
emergere dalla tela tutta l'innocenza e la fragilità di una donna agli esordi della sua carriera teatrale.
Anche in Portrait de Claude Monet, omaggio al collega e amico, Renoir riesce a rendere viva la tela
attraverso una serie di piccoli tocchi di colore giustapposti che donano un aspetto vibrante al volto del
pittore.
Tutta l'intensità della vita emerge poi dai suggestivi paesaggi, alcuni tipicamente impressionisti, come
Picking Flowers, in cui è rappresentata una coppia in una bella giornata d'estate: il campo di fiori è reso
attraverso un luccichio di tocchi di colori che riescono persino a rendere l'atmosfera quasi polverosa dell'afa
estiva.
Les collettes (1908) è dedicato invece alla campagna intorno alla bellissima tenuta - una casa colonica del
XIX secolo immersa in un bosco centenario e in un aranceto - a Cagne-sur-Mer che il pittore acquistò nel
1907. La separazione sistematica dei toni di colore fa intuire che ci troviamo davanti ad un'opera dell'ultimo
periodo artistico di Renoir, dopo l'abbandono della tecnica cromatica impressionista. La presenza costante
della figura umana, due donne intente a raccogliere fiori o frutta, conferma di nuovo la centralità del ruolo
dell'individuo, quasi come se la natura senza l'individuo perdesse di significato.
L'affascinante paesaggio circostante la tenuta di Collettes fu motivo di ispirazione per molte delle sue opere
mature, come dimostra anche Paysage de Cagne: la luce violenta del cielo della Provenza inonda un
paesaggio perfettamente definito da differenti sfumature di colore.
La mostra presenta inoltre una serie di nature morte, genere di pittura che la corrente impressionista rivaluta
con un nuovo concetto di sperimentazione di forme e colori. In Natura morta con mele (1905) e Roses,
dipinto da Renoir nel 1915 in occasione della morte della moglie - “un mazzo di rose per dimenticare il
dolore” - gli oggetti rappresentati sono tutt'altro che immobili o silenziosi ma sembrano quasi animati, dotati
di una vita propria.
Per tutta la durata dell'esposizione, originali e creative attività didattiche e laboratoriali permetteranno ai più
piccoli di entrare in contatto con uno dei più coinvolgenti movimenti della storia dell'arte.
Anche gli adulti, attraverso uno speciale programma di visite guidate, potranno indagare l'evoluzione e la
varietà della produzione artistica di Renoir.
La mostra “Renoir. La vie en peinture” testimonia, ancora una volta, l'impegno del programma di
valorizzazione delle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia che dal 2008 Alef- cultural project management
ha ideato e portato avanti in collaborazione con il Comune di Pavia e la Provincia di Pavia.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI