Daniele Spanò. Pneuma. La forma dell'invisibile

 

Dal 10 Luglio 2015 al 25 Luglio 2015

Spoleto | Perugia

Luogo: Ex Chiesa SS Giovanni e Paolo

Indirizzo: via Filittéria

Orari: venerdì, sabato e domenica 10 - 13 / 15:30 - 18

Curatori: Isabella Indolfi

Enti promotori:

  • Palazzo Collicola Arti Visive
  • Festival dei Due Mondi

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 347 9679950

E-Mail info: indolfi.press@gmail.com

Sito ufficiale: http://http://www.palazzocollicola.it


Pneuma è un’installazione multimediale ad opera di Daniele Spanò, realizzata nella stupenda cornice dell’ex Chiesa SS Giovanni e Paolo nel cuore della Spoleto medievale. Pneuma è un dialogo tra suono e vento dove, senza soluzione di continuità, l’una genera l’altro e viceversa. In greco antico Pneuma voleva dire anima, principio originario vitale, impalpabile e invisibile, dunque immateriale ma anche materiale, come dimostra il gonfiarsi di una tenda al soffio del vento. È il respiro del luogo e della storia che in esso scorre; è il sacro che prende forma plastica sotto le pieghe voluttuose dei tendaggi; il confronto tra l’incertezza e l’imprevedibilità, con il bisogno, tutto umano, del controllo e della prevedibilità. Qui nell’ex chiesa SS Giovanni e Paolo, che custodisce importanti affreschi dal XII al XVI secolo, l’intervento artistico contemporaneo attiva nuove visioni e genera un’opera che conserva uno spirito antico, che deborda, come tanta pittura, oltre la cornice e lo spazio fisico (Silvia Marsano), fino a diventare scultura viva. Strumenti a fiato e drappi danno corpo all’invisibile; l’attenta calibrazione tra l’onda sonora e il soffio del vento - messa in atto grazie a un programma multimediale appositamente sviluppato - permette l’orchestrazione delle musiche originali di Pino Pecorelli. Pneuma è lo sviluppo di un percorso progettuale che inizia con Atto primo nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo a Roma, dove suono e movimento erano accompagnate dalla dimensione del video. A Spoleto, un ulteriore processo di sintesi per andare oltre la fisicità dell’immagine e creare non tanto un oggetto, quanto un ambiente, così vicino a quello naturale, da catapultarci nella ex chiesa come in una barca pronta a partire.
Si ringrazia Fondazione Romaeuropa, Seminaria Sogninterra, Gianluca Marziani, Marianna Fazzi, Silvia Marsano, Claudia Quintieri.

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