Giuseppe De Gregorio
![Giuseppe De Gregorio, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto Giuseppe De Gregorio, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto](http://www.arte.it/foto/600x450/9e/13682-a.jpg)
Giuseppe De Gregorio, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto
Dal 15 Dicembre 2012 al 27 Gennaio 2013
Spoleto | Perugia
Luogo: Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente
Indirizzo: piazza Collicola 1
Orari: 10-13/ 14.30-17; chiuso martedì. Dal 7 al 27 gennaio aperto da giovedì a domenica
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0743 46434
E-Mail info: info@palazzocollicola.it
Sito ufficiale: http://www.palazzocollicola.it
La felice condizione dell’arte a Spoleto agli albori degli anni Cinquanta e dei decenni successivi rivivrà in un grande evento espositivo incentrato sulla mostra antologica di Giuseppe De Gregorio nell’anniversario dei primi cinque anni dalla sua scomparsa, preceduta da una selezione di opere storiche degli altri artisti del Gruppo di Spoleto e da una ampia sezione dedicata alle opere di linguaggio informale che vinsero premi in varie edizioni del Premio Spoleto (1953-1964).
Questa composita mostra: Giuseppe De Gregorio opere 1935-2004. Il Gruppo di Spoleto. Ultimo naturalismo e informale al Premio Spoleto, voluta dalla Fondazione CARISPO di Spoleto in collaborazione con il Comune di Spoleto e che si avvale del Patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, e dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, curata da Massimo Duranti, sarà allestita a Palazzo Collicola dal 15 dicembre 2012 al 27 gennaio 2013.
A corredo sarà pubblicato un catalogo di Silvana Editoriale con prefazione di Enrico Crispolti, testi del curatore, di Gianluca Marziani, direttore di Palazzo Collicola, Andrea Baffoni, Antonella Pesola e testimonianze di Lamberto Gentili, Bruno Sargentini, Umberto Senin, Bruno Toscano, ampi ed inediti apparti biobibliografici tratti anche dall’archivio dell’artista notificato come di interesse storico dalla Soprintendenza archivista dell’Umbria, da poco riordinato.
Saranno un centinaio le opere in mostra di De Gregorio datate fra il 1935 - quando era un adolescente che disegnava ritratti che datava con i numeri romani, quelli dell’era fascista - e il 2004, provenienti da musei e collezioni private di tutta Italia. La lunga ricerca condotta negli ultimi anni da Duranti e dalla sua equipe di giovani storici dell’arte e curatori (Andrea Baffoni, Giovanna Brenci, Francesca Duranti, Antonella Pesola e Samanta Retini), gli stessi che stanno curando il Catalogo generale dell’artista in uscita entro l’anno, ha messo in luce aspetti inediti dell’esperienza di De Gregorio, in particolare saranno numerose le opere inedite ( poco meno della metà) sia della stagione pre-informale, sia delle successive, compresi i ritrovati, rarissimi dipinti esposti alla Biennale di Venezia e alle Quadriennali di Roma.
Il taglio critico prevede un’ innovativa presentazione dell’artista spoletino. Superato il criterio cronologico fin qui adottato anche nelle monografie esistenti, la mostra verrà articolata in sezioni tematiche, declinazioni di poetica fra aspetti della natura, del sacro e del profano, più che di linguaggi, che spesso attraversano temporalmente la sua produzione.
Degli altri componenti del Gruppo di Spoleto (Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Bruno Raspi, Bruno Toscano) saranno esposte due opere ciascuno eseguite nei primi anni di attività. La coeva esperienza informale in Italia è documentata in mostra da una ventina di opere della raccolta del Comune di Spoleto, firmate da significativi artisti come Bendini, Mandelli, Moreni, Morlotti, Pisani, Soffiantino, Vacchi e lo stesso Leoncillo che furono premiate nelle edizioni del Premio Spoleto dalla prima edizione del 1953 fino a quelle dei primi anni Sessanta, molte delle quali non sono state più esposte.
Questa composita mostra: Giuseppe De Gregorio opere 1935-2004. Il Gruppo di Spoleto. Ultimo naturalismo e informale al Premio Spoleto, voluta dalla Fondazione CARISPO di Spoleto in collaborazione con il Comune di Spoleto e che si avvale del Patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, e dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, curata da Massimo Duranti, sarà allestita a Palazzo Collicola dal 15 dicembre 2012 al 27 gennaio 2013.
A corredo sarà pubblicato un catalogo di Silvana Editoriale con prefazione di Enrico Crispolti, testi del curatore, di Gianluca Marziani, direttore di Palazzo Collicola, Andrea Baffoni, Antonella Pesola e testimonianze di Lamberto Gentili, Bruno Sargentini, Umberto Senin, Bruno Toscano, ampi ed inediti apparti biobibliografici tratti anche dall’archivio dell’artista notificato come di interesse storico dalla Soprintendenza archivista dell’Umbria, da poco riordinato.
Saranno un centinaio le opere in mostra di De Gregorio datate fra il 1935 - quando era un adolescente che disegnava ritratti che datava con i numeri romani, quelli dell’era fascista - e il 2004, provenienti da musei e collezioni private di tutta Italia. La lunga ricerca condotta negli ultimi anni da Duranti e dalla sua equipe di giovani storici dell’arte e curatori (Andrea Baffoni, Giovanna Brenci, Francesca Duranti, Antonella Pesola e Samanta Retini), gli stessi che stanno curando il Catalogo generale dell’artista in uscita entro l’anno, ha messo in luce aspetti inediti dell’esperienza di De Gregorio, in particolare saranno numerose le opere inedite ( poco meno della metà) sia della stagione pre-informale, sia delle successive, compresi i ritrovati, rarissimi dipinti esposti alla Biennale di Venezia e alle Quadriennali di Roma.
Il taglio critico prevede un’ innovativa presentazione dell’artista spoletino. Superato il criterio cronologico fin qui adottato anche nelle monografie esistenti, la mostra verrà articolata in sezioni tematiche, declinazioni di poetica fra aspetti della natura, del sacro e del profano, più che di linguaggi, che spesso attraversano temporalmente la sua produzione.
Degli altri componenti del Gruppo di Spoleto (Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Bruno Raspi, Bruno Toscano) saranno esposte due opere ciascuno eseguite nei primi anni di attività. La coeva esperienza informale in Italia è documentata in mostra da una ventina di opere della raccolta del Comune di Spoleto, firmate da significativi artisti come Bendini, Mandelli, Moreni, Morlotti, Pisani, Soffiantino, Vacchi e lo stesso Leoncillo che furono premiate nelle edizioni del Premio Spoleto dalla prima edizione del 1953 fino a quelle dei primi anni Sessanta, molte delle quali non sono state più esposte.
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