Ivan Theimer. Il sentimento del tempo
Dal 28 Marzo 2015 al 26 Luglio 2015
Foligno | Perugia
Luogo: CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea
Indirizzo: via del Campanile 13
Orari: venerdì 16-19; sabato e domenica 10.30-12.30 / 16-19
Curatori: Italo Tomassoni
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3, gratuito per ragazzi fino a 14 anni, scolaresche e disabili
Telefono per informazioni: +39 0742 353230
E-Mail info: info@centroitalianoartecontemporanea.com
Sito ufficiale: http://www.centroitalianoartecontemporanea.com
La mostra, allestita presso la sede del Ciac (Centro Italiano Arte Contemporanea) di Foligno, è una grande antologica del Maestro Ivan Theimer, visitabile dal 28 marzo al 26 luglio 2015.
Comprende l’esposizione di 6 stele in bronzo di grandi dimensioni nonché 15 giganteschi obelischi in bronzo realizzati dall’artista dagli anni ’70 al 2015. È esposto inoltre il basamento del monumento ai diritti dell’uomo collocato a Parigi in Champ de Mars e 35 sculture e bozzetti sempre in bronzo di dimensioni minori e una grande testa di medusa contenuta in uno scudo rotondo di terracotta del diametro di 130 cm.
Fanno parte della mostra anche grandi dipinti ad olio che documentano la produzione pittorica del maestro dal 1974 al 2014 nonché acquerelli di piccole dimensioni relativi ai taccuini realizzati dall’artista nel corso dei suoi lunghi viaggi in Cina, India, Bhutan, Giordania, Uzbekistan, Nepal e Mongolia.
La mostra, a cura di Italo Tomassoni, è accompagnata da un catalogo recante un’introduzione critica di Italo Tomassoni, un lungo saggio sul tema dell’obelisco del celebre critico e accademico di Francia Jean Clair e un testo critico di Bruno Corà.
Foligno ha avuto l’opportunità di poter commissionare all’artista, attraverso la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, due grandi monumenti oggi entrati nel metabolismo culturale della città: il monumento in ricordo del dolore umano rappresentato da una grande fontana in pietra a forma di clessidra sormontata da due figure angeliche in bronzo con strumenti musicali e circondata da grandi tartarughe sul cui carapace sono impressi le insegne araldiche della storia di Foligno; il monumento a Giuseppe Piermarini raffigurato con un ercole che sostiene un gigantesco obelisco in bronzo alla sommità del quale è scolpita la musa del teatro con alla base, una serie di rilievi riproducenti i disegni del Piermarini e i progetti architettonici del Teatro alla Scala di Milano.
Questo straordinario complesso monumentale verrà, in occasione della mostra, temporaneamente collocato all’interno del Ciac, quale vertice del racconto figurativo che si snoda tutt’intorno ad esso nella mostra con gli obelischi, le sculture e le grandi pitture.
I connotati marcatamente antimoderni della scultura di Ivan Theimer, di cui ogni opera costituisce un unicum irriprodotto e irriproducibile, costituiscono l’elemento di maggiore attrattiva per questo Maestro che, ispirandosi al magistero dell’antico, sembra costruire ognuna delle sue magistrali realizzazioni sulle rovine del tempo.
Ivan Theimer è uno scultore moravo, vivente a Parigi dal 1969 con Studio anche in Italia a Monteggiori (Lucca).
Dal 1963 al 1965 ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Uherské Hradiště. Dopo l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia, nel 1968 è emigrato a Parigi, dove ha studiato all'École nationale supérieure des beaux-artsdal 1968 al 1971. Nel 1973 ha partecipato alla Biennale di Parigi e negli anni 1978 e 1982 ha rappresentato la Francia alla Biennale di Venezia.
L’artista ha fama internazionale per aver partecipato a importanti rassegne d’arte in tutto il mondo (e in Italia) e soprattutto per aver realizzato opere monumentali a Parigi (Campo di Marte Monumento dei diritti dell’uomo e del cittadino; Palazzo dell’Eliseo Obelisco Mistico; Biblioteca Nazionale) a Amburgo (Monumento a Heinrich Heine); a Uherscky Brod Obelisco Via Lucis (Monumento a Comenio), a Follonica, a Grosseto (Allegoria del mare), a Olomouc (Fontana d’Arione), a Bordeaux Place de la Victoire (con un grande monumento al vino realizzato con un obelisco di 40 metri stabilmente collocato nel centro storico della città); a Firenze (Giardino di Boboli La foresta degli obelischi) e a Gotheborg.
Comprende l’esposizione di 6 stele in bronzo di grandi dimensioni nonché 15 giganteschi obelischi in bronzo realizzati dall’artista dagli anni ’70 al 2015. È esposto inoltre il basamento del monumento ai diritti dell’uomo collocato a Parigi in Champ de Mars e 35 sculture e bozzetti sempre in bronzo di dimensioni minori e una grande testa di medusa contenuta in uno scudo rotondo di terracotta del diametro di 130 cm.
Fanno parte della mostra anche grandi dipinti ad olio che documentano la produzione pittorica del maestro dal 1974 al 2014 nonché acquerelli di piccole dimensioni relativi ai taccuini realizzati dall’artista nel corso dei suoi lunghi viaggi in Cina, India, Bhutan, Giordania, Uzbekistan, Nepal e Mongolia.
La mostra, a cura di Italo Tomassoni, è accompagnata da un catalogo recante un’introduzione critica di Italo Tomassoni, un lungo saggio sul tema dell’obelisco del celebre critico e accademico di Francia Jean Clair e un testo critico di Bruno Corà.
Foligno ha avuto l’opportunità di poter commissionare all’artista, attraverso la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, due grandi monumenti oggi entrati nel metabolismo culturale della città: il monumento in ricordo del dolore umano rappresentato da una grande fontana in pietra a forma di clessidra sormontata da due figure angeliche in bronzo con strumenti musicali e circondata da grandi tartarughe sul cui carapace sono impressi le insegne araldiche della storia di Foligno; il monumento a Giuseppe Piermarini raffigurato con un ercole che sostiene un gigantesco obelisco in bronzo alla sommità del quale è scolpita la musa del teatro con alla base, una serie di rilievi riproducenti i disegni del Piermarini e i progetti architettonici del Teatro alla Scala di Milano.
Questo straordinario complesso monumentale verrà, in occasione della mostra, temporaneamente collocato all’interno del Ciac, quale vertice del racconto figurativo che si snoda tutt’intorno ad esso nella mostra con gli obelischi, le sculture e le grandi pitture.
I connotati marcatamente antimoderni della scultura di Ivan Theimer, di cui ogni opera costituisce un unicum irriprodotto e irriproducibile, costituiscono l’elemento di maggiore attrattiva per questo Maestro che, ispirandosi al magistero dell’antico, sembra costruire ognuna delle sue magistrali realizzazioni sulle rovine del tempo.
Ivan Theimer è uno scultore moravo, vivente a Parigi dal 1969 con Studio anche in Italia a Monteggiori (Lucca).
Dal 1963 al 1965 ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Uherské Hradiště. Dopo l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia, nel 1968 è emigrato a Parigi, dove ha studiato all'École nationale supérieure des beaux-artsdal 1968 al 1971. Nel 1973 ha partecipato alla Biennale di Parigi e negli anni 1978 e 1982 ha rappresentato la Francia alla Biennale di Venezia.
L’artista ha fama internazionale per aver partecipato a importanti rassegne d’arte in tutto il mondo (e in Italia) e soprattutto per aver realizzato opere monumentali a Parigi (Campo di Marte Monumento dei diritti dell’uomo e del cittadino; Palazzo dell’Eliseo Obelisco Mistico; Biblioteca Nazionale) a Amburgo (Monumento a Heinrich Heine); a Uherscky Brod Obelisco Via Lucis (Monumento a Comenio), a Follonica, a Grosseto (Allegoria del mare), a Olomouc (Fontana d’Arione), a Bordeaux Place de la Victoire (con un grande monumento al vino realizzato con un obelisco di 40 metri stabilmente collocato nel centro storico della città); a Firenze (Giardino di Boboli La foresta degli obelischi) e a Gotheborg.
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