Lo sconfinato linguaggio delle forme e dei colori nelle tele di Irina Ojovan
Dal 03 Maggio 2015 al 06 Giugno 2015
Modica | Ragusa
Luogo: Galleria Lo Magno
Indirizzo: via Risorgimento 91-93
Orari: martedì-sabato 10- 13 / 16-20
Curatori: Arianna Piermattei
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0932 763165
E-Mail info: gallerialomagno@virgilio.it
Sito ufficiale: http://www.gallerialomagno.it
Dal 3 maggio al 6 giugno la Galleria Lo Magno ospiterà una personale dell'artista moldava Irina Ojovan, a cura di Arianna Piermattei ("Irina Ojovan", vernissage domenica 3 ore 19,00; visite: da martedì al sabato, ore 10.00- 13.00 e 16.00-20.00.) Irina Ojovan (Chisinau, Moldavia 1988) si è formata artisticamente tra la sua terra natale e l'Italia, dove ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Torino e Roma. Diverse le collettive in Russia, Romania, Germania, Francia e Italia cui ha preso parte. La sua prima personale nel nostro Paese è stata allestita a Comiso nel 2010. Attualmente vive e lavora a Monaco di Baviera. Nelle sue opere (circa venti quelle in mostra, tra oli su tela e serigrafie) la Ojovan costruisce spazi di colore, forme perfette, composizioni astratte, in cui si coglie il folklore stilizzato degli ornamenti della tradizione moldava, ma anche l'origine, il passato, la cultura e il contemporaneo dell'arte. «Ad osservare le opere della Ojovan – scrive Arianna Piermattei, critica d'arte, a proposito della mostra - non si può non passare per le reminescenze dell'Espressionismo astratto di Rothko o del movimento del Colorfield. La strada inaugurata dalla rivoluzione dell'astrazione e della liberazione dal legame oggetto-sua riconoscibilità […] si è mossa sulla linfa dilagante di quell'albero di mondrianiana memoria che si trasformava in composizione geometrico-cromatica, passando per il dinamismo potenziale di Malevic e le atmosfere oniriche di Kandisky e Klee». Se le campiture geometriche delle tele della Ojovan rappresentano uno spazio metafisico, «territori silenziosi o appena mossi da presenze geometriche che galleggiano o si manifestano improvvise sullo spazio in quiete, come a voler richiamare alla comunicazione in un'altra dimensione», c'è in esse, scrive la Piermattei, anche «il tentativo di misurare le sconfinate lande dell'anima, c'è il percorso "a passi tardi e lenti" per i sentieri del pensiero».
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 27 marzo 2024 al 16 giugno 2024
Roma | Scuderie del Quirinale
Napoli Ottocento. Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner
-
Dal 23 marzo 2024 al 28 luglio 2024
Torino | Sale Chiablese
GUERCINO. IL MESTIERE DEL PITTORE
-
Dal 24 marzo 2024 al 23 giugno 2024
Venezia | Gallerie dell’Accademia / Casa dei Tre Oci
AFFINITÀ ELETTIVE. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti
-
Dal 23 marzo 2024 al 21 luglio 2024
Ferrara | Palazzo dei Diamanti
Escher
-
Dal 22 marzo 2024 al 21 aprile 2024
Firenze | Palazzo Strozzi
Anselm Kiefer. Angeli caduti
-
Dal 22 marzo 2024 al 14 luglio 2024
Genova | Palazzo Ducale
Sebastião Salgado. Aqua Mater