On Borders | Sui Confini. L’esperienza d’indagine di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea
Dal 07 Dicembre 2024 al 23 Marzo 2025
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Palazzo dei Musei
Indirizzo: Via Lazzaro Spallanzani 1
Curatori: Ilaria Campioli, William Guerrieri, Monica Leoni
Enti promotori:
- Comune di Reggio Emilia
- Musei Civici
- Biblioteca Panizzi
Sito ufficiale: http://www.musei.re.it
Oltre 250 opere, tra fotografie e video, realizzate da 36 fotografi, tra cui artisti italiani e internazionali, che rappresentano la massima espressione artistica della fotografia contemporanea, costituiscono l’ampia esposizione che inaugura sabato 7 dicembre 2024 alle ore 17.00 - aperta fino al 23 marzo 2025 - negli spazi di Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.
Dal titolo: On Borders | Sui Confini L’esperienza d’indagine di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, a cura
di Ilaria Campioli, William Guerrieri e Monica Leoni, la mostra espone le immagini dei protagonisti del rinnovamento nei linguaggi della fotografia, tra cui esponenti autorevoli della cultura documentaria, italiani ed europei.
La mostra rappresenta la prima ed esauriente esposizione in Italia della collezione di “Linea di Confine”, associazione culturale che nacque nel 1990 per volontà del Comune di Rubiera, con i Comuni di Boretto, Carpi (fino al 2018), Correggio, Fiorano Modenese, Luzzara, Scandiano e il Parco Casse d’espansione del fiume Secchia. Le immagini in mostra sono il risultato di otre trenta indagini dal 1990 al 2022, corredata da documenti, interviste, pubblicazioni e fotografie di documentazione dei momenti più significativi dell’attività dell’associazione (in deposito attualmente nella Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia).
Coordinata da un gruppo di lavoro composto da fotografi, urbanisti e storici della fotografia, “Linea di Confine” ha avuto come interlocutori enti pubblici e soggetti privati. Ne è scaturita una delle esperienze territoriale più significative e lunghe nel settore della committenza pubblica che ha testimoniato: dai mutamenti dei paesaggi della via Emilia al racconto della costruzione di una grande infrastruttura come la TAV, fino al confronto con temi culturali e sociali come l’assistenza sanitaria pubblica, il welfare, il lavoro e i nuovi spazi della produzione.
Presenti in mostra sono artisti e fotografi come: Cesare Ballardini, Lewis Baltz, Marina Ballo Charmet, Federico Covre, Olivo Barbieri, John Davies, Tim Davis, Paola De Pietri, Cesare Fabbri, Gilbert Fastenaekens, Vittore Fossati, Marcello Galvani, John Gossage, William Guerrieri, Guido Guidi, Axel Hütte, Allegra Martin, Francesco Neri, Walter Niedermayr, Bas Princen, Sabrina Ragucci, Michael Schmidt, Marco Signorini, Franco Vaccari, Raimond Wouda, solo per citarne alcuni.
Accanto i fotografi che hanno partecipato alle indagini esponenti di rilievo dei cosiddetto gruppo americano “Nuovi Topografi”: Lewis Baltz, Frank Gohlke e Stephen Shore.
Il percorso di mostra, diviso in 7 sezioni, presenta, negli spazi centrali, gli esiti dei primi Laboratori di Fotografia, autentico esempio di produzione culturale sul campo che interroga la nozione di spazio nel paesaggio post-industriale. Prosegue con l’esposizione delle indagini successive Via Emilia. Fotografie luoghi e non luoghi 2 del 2000, oltre ai lavori tematici Work in progress del 2003 e Luoghi della cura del 2005, caratterizzate da un approccio più tematico, dove il “luogo” si lega anche ad aspetti culturali, sociali ed agli esiti della globalizzazione, attraverso nuove modalità di ricerca fotografica. Il tema della modificazione del paesaggio a del lavoro tornano poi nella sezione che presenta il progetto di ricerca Linea veloce Bologna-Milano incentrato sulle relazioni fra paesaggio e opere infrastrutturali costruite lungo il percorso della TAV (realizzato dal 2003 al 2009) e con Seccoumidofuoco del 2013, mentre con Welfare Space Emilia del 2010-2011 si esplorano complesse tematiche sociali. Negli spazi delle vetrine laterali sono invece presentati i materiali dell’archivio che si è costituito nel corso degli anni di attività dell’associazione, importante sistema ricco di informazioni e dati, aperto alla ricerca.
Promossa dal Comune di Reggio Emilia, Musei Civici, Biblioteca Panizzi con l’associazione Linea di Confine per la fotografia Contemporanea e realizzata grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna, con il contributo di Coopservice.
Dal titolo: On Borders | Sui Confini L’esperienza d’indagine di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, a cura
di Ilaria Campioli, William Guerrieri e Monica Leoni, la mostra espone le immagini dei protagonisti del rinnovamento nei linguaggi della fotografia, tra cui esponenti autorevoli della cultura documentaria, italiani ed europei.
La mostra rappresenta la prima ed esauriente esposizione in Italia della collezione di “Linea di Confine”, associazione culturale che nacque nel 1990 per volontà del Comune di Rubiera, con i Comuni di Boretto, Carpi (fino al 2018), Correggio, Fiorano Modenese, Luzzara, Scandiano e il Parco Casse d’espansione del fiume Secchia. Le immagini in mostra sono il risultato di otre trenta indagini dal 1990 al 2022, corredata da documenti, interviste, pubblicazioni e fotografie di documentazione dei momenti più significativi dell’attività dell’associazione (in deposito attualmente nella Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia).
Coordinata da un gruppo di lavoro composto da fotografi, urbanisti e storici della fotografia, “Linea di Confine” ha avuto come interlocutori enti pubblici e soggetti privati. Ne è scaturita una delle esperienze territoriale più significative e lunghe nel settore della committenza pubblica che ha testimoniato: dai mutamenti dei paesaggi della via Emilia al racconto della costruzione di una grande infrastruttura come la TAV, fino al confronto con temi culturali e sociali come l’assistenza sanitaria pubblica, il welfare, il lavoro e i nuovi spazi della produzione.
Presenti in mostra sono artisti e fotografi come: Cesare Ballardini, Lewis Baltz, Marina Ballo Charmet, Federico Covre, Olivo Barbieri, John Davies, Tim Davis, Paola De Pietri, Cesare Fabbri, Gilbert Fastenaekens, Vittore Fossati, Marcello Galvani, John Gossage, William Guerrieri, Guido Guidi, Axel Hütte, Allegra Martin, Francesco Neri, Walter Niedermayr, Bas Princen, Sabrina Ragucci, Michael Schmidt, Marco Signorini, Franco Vaccari, Raimond Wouda, solo per citarne alcuni.
Accanto i fotografi che hanno partecipato alle indagini esponenti di rilievo dei cosiddetto gruppo americano “Nuovi Topografi”: Lewis Baltz, Frank Gohlke e Stephen Shore.
Il percorso di mostra, diviso in 7 sezioni, presenta, negli spazi centrali, gli esiti dei primi Laboratori di Fotografia, autentico esempio di produzione culturale sul campo che interroga la nozione di spazio nel paesaggio post-industriale. Prosegue con l’esposizione delle indagini successive Via Emilia. Fotografie luoghi e non luoghi 2 del 2000, oltre ai lavori tematici Work in progress del 2003 e Luoghi della cura del 2005, caratterizzate da un approccio più tematico, dove il “luogo” si lega anche ad aspetti culturali, sociali ed agli esiti della globalizzazione, attraverso nuove modalità di ricerca fotografica. Il tema della modificazione del paesaggio a del lavoro tornano poi nella sezione che presenta il progetto di ricerca Linea veloce Bologna-Milano incentrato sulle relazioni fra paesaggio e opere infrastrutturali costruite lungo il percorso della TAV (realizzato dal 2003 al 2009) e con Seccoumidofuoco del 2013, mentre con Welfare Space Emilia del 2010-2011 si esplorano complesse tematiche sociali. Negli spazi delle vetrine laterali sono invece presentati i materiali dell’archivio che si è costituito nel corso degli anni di attività dell’associazione, importante sistema ricco di informazioni e dati, aperto alla ricerca.
Promossa dal Comune di Reggio Emilia, Musei Civici, Biblioteca Panizzi con l’associazione Linea di Confine per la fotografia Contemporanea e realizzata grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna, con il contributo di Coopservice.
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