Diego Perrone. Pendio piovoso frusta la lingua
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Diego Perrone, Assurdi lucenti e schiuma, 2022, stampa a getto d’inchiostro su carta fotografica, 70x46 cm. I Ph. Andrea Rossetti
Dal 29 Settembre 2022 al 19 Marzo 2023
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Nizza 138
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12.00 – 19.00 Sabato e domenica: 10.00 – 19.00 Lunedì chiuso Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Enti promotori:
- Roma Culture
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 696271
E-Mail info: info@museomacro.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.it
La personale di Diego Perrone al MACRO è un paesaggio organico, e a tratti vertiginoso, che unisce opere degli ultimi vent’anni di produzione dell’artista italiano con cinque nuovi lavori: due opere/display, una distorsione dello spazio, un video e una serie fotografica. Formalmente sfuggente e a volte ipnotico, il lavoro dell’artista amplifica ed esaspera immagini e gesti per esplorare gli estremi di un istante o della natura dei materiali che sceglie di utilizzare. Emerge così il suo tentativo di creare immagini dalle assenze, lavorando con gli archetipi e con la materia dei sogni. Il titolo della mostra, Pendio piovoso frusta la lingua, offre uno sguardo sul modo in cui Perrone osserva il mondo.
La mostra si articola senza soluzione di continuità in diverse costellazioni di lavori, ognuna delle quali è raccontata da descrizioni scritte dall’artista; alcune — come i disegni a biro rossa o le sculture in vetro — sono esposte per la prima volta su strutture di supporto di nuova concezione, destinate a essere lette come opere a sé stanti. Una di queste, Snorkeller Tube, è stata realizzata grazie al supporto dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Spinto dalla curiosità per i luoghi più nascosti e per le profondità della psiche umana, Perrone è disposto a scavare a fondo, anche per dissotterrare le proprie intenzioni. Il mondo in superficie appare e si percepisce in modo diverso da sottoterra, quanto sott’acqua, attraverso l’intricata rete di un disegno a biro rossa, o all’interno di una stanza distorta. Spingendo i materiali al di là delle loro viscere, culturali e organiche, l’artista costruisce un mondo parallelo che estrae elementi marginali e iconici da quello reale. Sovrappone e traccia linee tra linguaggi e discipline disparate, tra il naturale e l’artificiale per deviare la comprensione del tempo e dello spazio dello spettatore. Con Pendio piovoso frusta la lingua, Diego Perrone continua a esplorare i limiti dello strabismo creativo attraverso un’opera d’arte totale che si insinua perfettamente nei solchi di una visione turbata dagli sviluppi tecnologici degli ultimi trent’anni, e dalle loro ripercussioni, ma che pone domande al di là dei confini temporali.
DIEGO PERRONE (Asti, 1970) è un artista multimediale che vive e lavora tra Milano e Asti. Il lavoro di Perrone con la fotografia, il video e la scultura è caratterizzato da una sperimentazione tecnica e materica e attinge, ampliandola, dalla storia dei movimenti artistici italiani del Novecento, giocando con i simboli della cultura popolare italiana. Sue mostre personali sono state allestite in diverse istituzioni e gallerie, tra cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2005), il Museo d’Arte Moderna di Bologna (2007), la Fondazione Brodbeck di Catania (2010), Museion a Bolzano (2013), la Galleria Massimo De Carlo di Milano e Londra e Casey Kaplan di New York. Perrone ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui quelle al Museo Solomon R. Guggenheim di New York (2007), Palazzo Grassi a Venezia (2008), alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, al Kunstmuseum St. Gallen in Svizzera e al Castello di Rivoli a Torino. Nel 2021 ha ricevuto il Premio ACACIA ospitato dal Museo Del Novecento di Milano e nel 2007 il Premio Fondazione Spinola Banna per L’Arte. Le sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia (2003) e alla Biennale d’Arte Contemporanea di Berlino (2006).
L’opera Snorkeller Tube è vincitrice dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, ed è stata destinata alle collezioni di arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali.
Progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Con il sostegno di
Casey Kaplan, New York
MASSIMODECARLO
Silvia Fiorucci, Società delle Api
Opening 29 settembre, dalle ore 18 alle ore 21
La mostra si articola senza soluzione di continuità in diverse costellazioni di lavori, ognuna delle quali è raccontata da descrizioni scritte dall’artista; alcune — come i disegni a biro rossa o le sculture in vetro — sono esposte per la prima volta su strutture di supporto di nuova concezione, destinate a essere lette come opere a sé stanti. Una di queste, Snorkeller Tube, è stata realizzata grazie al supporto dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Spinto dalla curiosità per i luoghi più nascosti e per le profondità della psiche umana, Perrone è disposto a scavare a fondo, anche per dissotterrare le proprie intenzioni. Il mondo in superficie appare e si percepisce in modo diverso da sottoterra, quanto sott’acqua, attraverso l’intricata rete di un disegno a biro rossa, o all’interno di una stanza distorta. Spingendo i materiali al di là delle loro viscere, culturali e organiche, l’artista costruisce un mondo parallelo che estrae elementi marginali e iconici da quello reale. Sovrappone e traccia linee tra linguaggi e discipline disparate, tra il naturale e l’artificiale per deviare la comprensione del tempo e dello spazio dello spettatore. Con Pendio piovoso frusta la lingua, Diego Perrone continua a esplorare i limiti dello strabismo creativo attraverso un’opera d’arte totale che si insinua perfettamente nei solchi di una visione turbata dagli sviluppi tecnologici degli ultimi trent’anni, e dalle loro ripercussioni, ma che pone domande al di là dei confini temporali.
DIEGO PERRONE (Asti, 1970) è un artista multimediale che vive e lavora tra Milano e Asti. Il lavoro di Perrone con la fotografia, il video e la scultura è caratterizzato da una sperimentazione tecnica e materica e attinge, ampliandola, dalla storia dei movimenti artistici italiani del Novecento, giocando con i simboli della cultura popolare italiana. Sue mostre personali sono state allestite in diverse istituzioni e gallerie, tra cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2005), il Museo d’Arte Moderna di Bologna (2007), la Fondazione Brodbeck di Catania (2010), Museion a Bolzano (2013), la Galleria Massimo De Carlo di Milano e Londra e Casey Kaplan di New York. Perrone ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui quelle al Museo Solomon R. Guggenheim di New York (2007), Palazzo Grassi a Venezia (2008), alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, al Kunstmuseum St. Gallen in Svizzera e al Castello di Rivoli a Torino. Nel 2021 ha ricevuto il Premio ACACIA ospitato dal Museo Del Novecento di Milano e nel 2007 il Premio Fondazione Spinola Banna per L’Arte. Le sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia (2003) e alla Biennale d’Arte Contemporanea di Berlino (2006).
L’opera Snorkeller Tube è vincitrice dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, ed è stata destinata alle collezioni di arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali.
Progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Con il sostegno di
Casey Kaplan, New York
MASSIMODECARLO
Silvia Fiorucci, Società delle Api
Opening 29 settembre, dalle ore 18 alle ore 21
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