Incontri - Legàmi
Dal 26 Maggio 2016 al 29 Maggio 2016
Roma
Luogo: ArtQ13
Indirizzo: via Nicola Coviello 15
Orari: su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 340 961 3486
E-Mail info: info@artq13.com
Sito ufficiale: http://www.artq13.com/
I tre artisti Gea Casolaro (IT, FR), Michael Hirschbichler (GER, AUT, CH) e Via Lewandowsky (GER) si incontrano per la prima volta in occasione di una mostra collettiva nello spazio di artQ13 a Roma. Sin dai primi scambi per discutere sull’organizzazione dell’esposizione, hanno scoperto di essere entrati in connessione tra loro ancor prima di esserne a conoscenza. Già nel 2013 Gea Casolaro, alla Facoltà di Architettura di Addis Abeba, aveva fotografato senza saperne l’autore, una struttura scultorea composta da container realizzati secondo i disegni di Michael Hirschbichler. A Roma, anche se in periodi diversi, Via Lewandowsky e Michael Hirschbichler sono stati entrambi residenti all'Accademia Tedesca di Villa Massimo, e senza mai essersi incontrati prima, hanno realizzato in questa occasione di collaborare ambedue con la Galerie Karin Sachs di Monaco di Baviera.
Questi collegamenti preesistenti fra i tre artisti, sono naturalmente insiti soprattutto nei loro rispettivi lavori: le loro ricerche si muovono attorno a delle tematiche comuni come delle vere e proprie orbite gravitazionali. Le differenti percezioni della realtà, le problematiche culturali e fisiche legate alle frontiere, l’analisi dello spazio architettonico come luogo politico e di controllo sociale, così come molti altri dei temi che uniscono Casolaro, Hirschbichler e Lewandowsky in occasione dell’esposizione da artQ13 si intrecceranno tra loro, per creare attraverso la messa in dialogo delle rispettive opere, un’ulteriore potenziamento di significato dei corpus di lavoro dei tre singoli artisti.
Gea Casolaro (Roma 1965), vive tra Roma e Parigi.
La sua opera ventennale indaga attraverso la fotografia, il video e la scrittura, il nostro rapporto con le immagini, l’attualità, la società, la storia. La sua ricerca mira ad attivare un dialogo permanente tra le esperienze e le persone, per ampliare la nostra capacità di analisi e di conoscenza della realtà, attraverso i punti di vista altrui.
Nel 2009, Gea Casolaro è stata in residenza nove mesi presso la Cité Internazionale des Arts di Parigi per lavorare al suo progetto Still here sul rapporto tra cinema e vita quotidiana nella capitale francese.
Nel 2013 Gea Casolaro è stata in residenza per tre mesi presso l'Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, in Etiopia realizzando un lavoro collettivo con un gruppo di studenti della Alle School of Fine Arts dal titolo Sharing Gazes. Nello stesso anno ha realizzato due missioni fotografiche commissionate: la prima nel Principato di Monaco (il lavoro Forever Monte-Carlo è stato esposto presso The Forbes Galleries a NewYork) e la seconda in Lussemburgo al CNA, Centre Nazionale de l'Audiovisuel, dove ha realizzato un ritratto delle complesse sfaccettature del Paese attraverso una mostra di mail-art-relazionale, intitolata Send Me a Postcard, a site aside, inside, in between, away.
Nel 2015 è stata in residenza per oltre due mesi presso l’Istituto Italiano di Cultura di Lima, in Perù, per un progetto di arte partecipativa presso il Centro de la Imagen.
Michael Hirschbichler (Graz 1983), ha studiato architettura al Politecnico federale di Zurigo e Filosofia presso l'Università Humboldt di Berlino. Le sue mostre personali includono: ‚Around the Island‘, AB Contemporary, Zurich (2016); ‚Jenseits der Küste Utopias‘, House of Architecture, Graz (2015/2016); ‚Toward the Vanishing Points‘, AB Contemporary, Zurich (2015); ‚Fragments from Utopia‘, Artifact Gallery, New York (2015); ‚Theatrum Orbis Terrarum’, Gallery Karin Sachs, Munich (2014); ‚architectures of salvation, architectures of damnation’, MARIA HIL F, ETH Zurich (2013). A selection of his group exhibitions includes: ‚Villa Massimo in Berlin‘, Martin-Gropius-Bau, Berlin (2016); ‚Finale‘, German Academy Villa Massimo, Rome (2015); ‚City of Zurich work and studio grants‘, Helmhaus, Zurich (2015); ‚Premio Combat‘, Museo Civico G. Fattori, Livorno (2015); ‚side effects‘, side effects art space, Basel (2014); ‚Das Modell vom Modell vom Modell vom – ist die Welt‘, artspace –ion+, Zurich (2014); ‚You are here‘, Zollhaus, Lucerne (2013). He was a finalist of the Arte Laguna Prize 2012, the Swiss Art Awards 2012, the Lisbon Triennale Début Awards 2013 and the City of Zurich work and studio grants 2015.
Michael Hirschbichler ha ricevuto il Premio Combat 2015, e il Rome Prize 2015 presso l'Accademia tedesca di Villa Massimo.
Via Lewandowsky (1963) è cresciuto a Dresda, dove ha studiato presso la Hochschule für Bildende Künste dal 1982 al 1987. Poco prima del crollo del Muro di Berlino si trasferisce a Berlino Ovest, dove attualmente vive, e nel 1991, ha ricevuto una borsa di studio dal Berlin Senat per lavorare presso il PS1 di New York.
Il suo lavoro per documenta IX (Kassel 1992) aveva già iniziato a esaminare il tema del ricordo e della memoria, che ha rivisitato dieci anni dopo, nel Roter Teppich (Red Carpet), un tappeto annodato a mano presso il ministero federale della Difesa replicare un'immagine aerea di un bombardata Berlino. Nel 1995 le sue opere spesso critici e provocatori gli valsero il premio d'arte della Leipziger Volkszeitung; nel 2005 gli è stato conferito il premio della critica per Visual Art e nel 2011 per la residenza presso Villa Massimo. Anche se non si considera un artista politicizzato, inutilità e il fallimento informano le sue opere, come ad esempio nella sua attuale mostra personale Hokuspokus (2015/2016, Kunsthalle Kiel, Museo di Arti Visive di Lipsia), che esplora le questioni relative alla fede e credenza.
Inaugurazione: Giovedì 26 Maggio ore 19
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