L’Età dell’Angoscia. Da Commodo a Diocleziano (180-305 d.C.)
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Dal 28 Gennaio 2015 al 04 Ottobre 2015
Roma
Luogo: Musei Capitolini
Indirizzo: piazza del Campidoglio 1
Orari: da martedì a domenica 9-20
Curatori: Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce, Annalisa Lo Monaco
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alla Cultura Creatività Promozione Artistica e Turismo - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: intero € 15, ridotto € 13, ridottissimo € 2; residenti € 13 / € 11. Domenica 1 febbraio e domenica 1 marzo 2015, ingresso gratuito nei musei del sistema per tutti i residenti a Roma
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info.museicapitolini@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museicapitolini.org
In poco meno di centocinquanta anni, l’Impero giunse a cambiare totalmente la propria fisionomia, fino ad arrivare all’instaurazione della Tetrarchia, alla perdita del ruolo di capitale di Roma, ed alla divisione del territorio italico in diocesi equiparate al resto dell’Impero.
Sono gli stessi storici antichi a riflettere sulle profonde trasformazioni del proprio mondo, come ben si legge nelle parole di Cassio Dione che all’inizio del III secolo d.C. riferiva alla fine del regno di Marco Aurelio la fine dell’età d’oro: Dopo la morte di Marco, la storia passò da un Impero d’oro ad uno di ferro arrugginito.
Determinante fu la fine della trasmissione del potere su base esclusivamente dinastica, e l’esorbitante potere che venne parallelamente a essere concentrato nelle mani dell’esercito, capace di imporre gli imperatori e di eliminarli.
È un mondo che muta definitivamente la propria struttura sociale, con lo sfaldamento delle istituzioni e il parallelo emergere di nuove forze sociali.
La mostra racconta la diffusa crisi spirituale e religiosa che in un clima di ansia generalizzata portò a un abbandono delle religioni tradizionali e all'adesione sempre più massiccia al culto di divinità provenienti dall'Oriente: Iside, Cibele, Mithra, Sabazio. Oltre a loro, naturalmente, Cristo. L’ansia derivava da alcuni problemi concreti e materiali: guerre civili, crisi finanziarie ed economiche, carestie, epidemie (come quelle nel corso dei principati di Marco Aurelio e Gallieno) e la perenne pressione dei barbari ai confini.
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