Mauro Camponeschi. Silenzi
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Mauro Camponeschi. Nulla la turba. Così enorme che uno non si stanca a guardarla, 2013. Tecnica mista, cm 40-80
Dal 06 Maggio 2016 al 15 Maggio 2016
Roma
Luogo: Galleria Talentart
Indirizzo: via Ferdinando Martini 7
Orari: martedì - venerdì 17-20; sabato 10-13 / 17-20; domenica 10-13
Sito ufficiale: http://www.maurocamponeschi.com
Rassegna di opere pittoriche dell’artista Mauro Camponeschi dal titolo “Silenzi”. Il tema è il tempo e il silenzio, una ricerca compositiva tra disegni preparatori, schizzi, modelli, analisi dei dettagli e segni in grado di rappresentare un linguaggio unico, armonico ed originale.
Le opere in esposizione sono trentuno, eseguite con varie tecniche dall’olio su tela all’acrilico, alla china nera su carta e all’assemblaggio polimaterico; il percorso si articola intorno all’evocazione del silenzio con descrizioni figurative e astrazioni capaci di introdurre lo spettatore in una atmosfera quasi sospesa, con torri-faro che attraversano il mare e il cielo in cerca di equilibrio e pace.
Le immagini hanno sempre un valore narrativo, in questa successione di emozioni lo spettatore è sollecitato a trovare le proprie storie, a lasciarsi coinvolgere da orizzonti ampi e spazi aperti al fine di cercare il proprio personale approdo. La ricerca cromatica e i diversi materiali utilizzati (dalla carta al legno, dalla iuta a sottili strisce di travertino, da sassi piatti a colori e colle) accompagna la proposta espositiva con delicata trasparenza senza mai essere eccessiva, invasiva, scontata e illusoria. L’osservazione è costantemente aperta ad un gioco di rimandi e di memorie che incoraggiano la curiosità verso percorsi di libertà e di pensiero mai banali e mai casuali.
Il tempo che si percepisce nei leggeri fogli che attraversano le tele e nelle lacerazioni della carta e dei disegni presenti nelle composizioni è un tempo presente, è una consapevolezza, uno stato di fatto che non intende fermare il suo scorrere, tuttalpiù vuole semplicemente contemplare e assecondare il suo procedere, è come se la ricerca della bellezza e la sua affermazione possano in qualche misura esorcizzare il passaggio delle ore e dei giorni. Il silenzio e il tempo fisico si accompagnano al silenzio e al tempo interiore con una naturale leggerezza che amplifica il risultato finale lasciando ad ognuno la possibilità di scegliere il proprio spazio immaginario, la propria meraviglia.
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