Sublimi Anatomie

© Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana | Berlinde De Bruyckere, We Are All Flesh, 2009-2010. Cera, epossidico, ferro e legno, cm. 122 x 65 x 65

 

Dal 22 Ottobre 2019 al 06 Gennaio 2020

Roma

Luogo: Palazzo delle Esposizioni

Indirizzo: via Nazionale 194

Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00. Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30. Lunedì chiuso. L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura

Curatori: Andrea Carlino, Philippe Comar, Anna Luppi, Vincenzo Napolano, Laura Perrone

Costo del biglietto: Intero € 6,00 Ridotto € 4,00 Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 4,00 Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni Biglietto Open € 9,50. Dal 22 ottobre 2019: Intero € 12,50 Ridotto € 10,00 Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 6,00 Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni Biglietto Open € 16,00

Telefono per informazioni: +39 06 39967500

E-Mail info: sublimianatomie@palaexpo.it

Sito ufficiale: http://www.palazzoesposizioni.it



L’Azienda Speciale Palaexpo in occasione della mostra Sublimi Anatomie, incentrata sulla storia secolare dell’osservazione del corpo umano al confine tra arte e scienza, ha finanziato il restauro di tre cere anatomiche di fine Settecento provenienti dalla collezione de “La Specola” di Firenze. Al termine del restauro, le tre statue giacenti dal valore inestimabile saranno esposte al Palazzo delle Esposizioni, per la prima volta a Roma, dal 22 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.
Nello specifico si tratta dei famosi modelli in cera adagiati su preziosi drappi in seta tra cui: una “statua femminile giacente nella quale si espone la distribuzione dei vasi linfatici della pelvi, del fegato, del ventricolo, dei bronchi e delle mammelle”; una “statua giacente veduta posteriormente che dimostra la massima parte delle arterie derivate dall'aorta”; e infine una “statua femminile giacente che dimostra i vasi lattei delle intestina crasse, del ventricolo, del fegato, dell'utero e dei polmoni”.
Le Cere Anatomiche
Come evidenzia Claudia Corti, curatrice della collezione delle cere anatomiche del Sistema Museale di Ateneo di Firenze, il ricorso alla cera per realizzare preparati anatomici era legato principalmente alla difficoltà di conservare parti del corpo umano senza quelle alterazioni di aspetto, forma e volume che i reperti naturali facevano registrare.

Dal 1771 e fino alla fine del 1800 fu attiva a Firenze presso il Museo l’officina di ceroplastica, un laboratorio di eccellenti maestri artigiani guidati da illustri anatomici quali Paolo Mascagni e Felice Fontana, quest’ultimo anche primo direttore del Museo de “La Specola” voluto dal Granduca Pietro Leopoldo.

Sono oltre 1400 le ceroplastiche conservate nel museo, tra cui rari esemplari del noto ceroplasta siciliano Gaetano Giulio Zumbo attivo nella seconda metà del XVII secolo. La collezione non deve essere considerata come uno strumento per l’insegnamentodell’anatomia destinato ai soli medici, bensì – in linea con il resto del museo – come unaenciclopedia materiale destinata ai cittadini (Barbagli et al., “Rivista dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze”, 27 2015, Centro Di, Firenze, pp. 69- 91), tutt’oggi oggetto di studio per ricercatori e artisti provenienti da tutto il mondo.

Il restauro   Il restauro che ha interessato le tre grandi statue giacenti ha convogliato diverse specializzazioni in quanto non si è limitato ai soli modelli in cera, magistralmente restaurati da Filippo Tattini. Infatti, considerando che l’impianto museografico è giunto pressoché́ inalterato fino ai nostri giorni con teche, supporti e tessuti originali, la conservazione di tutti gli elementi di corredo ha assunto particolare importanza, al pari dei modelli in cera. Il restauro, sostenuto dall’Azienda Speciale Palaexpo, ha interessato dunque anche ilrisanamento delle preziose teche in legno, così come della parte relativa alle vetrine, grazie alla padronanza in materia di Simone Chiarugi. Infine, di particolare interesse si è rivelata la minuziosità del recupero dei pregiati tessuti originali in seta, a cura di Tela di Penelope (Simona Laurini, Azelia Lombardi, Elisa Zonta), sui quali i modelli in cera sono adagiati e non movimentabili.

Il raffinato restauro ha un valore stimato intorno alle 30mila euro.

Le cere in mostra a Palazzo delle Esposizioni per Sublimi Anatomie   Sublimi Anatomie a cura di Andrea Carlino, Philippe Comar, Anna Luppi, Vincenzo Napolano e Laura Perrone è una mostra sulla rivelazione del sublime nel corpo umano, tra passato e presente e all’incrocio tra pratiche artistiche e imprese scientifiche. Una storia secolare e spettacolare dell’osservazione del corpo che coinvolge in primo luogo i sensi – innanzitutto la vista e il tatto, ma anche strumenti e tecnologie. In occasione della mostra, Palazzo delle Esposizioni accoglierà opere, manufatti e documenti di straordinaria importanza storica che, tra arte e scienza, raccontano l'evoluzionedell’anatomia umana in dialogo serrato con la ricerca artistica contemporanea sulla fisicità irriducibile del corpo umano in un tempo dominato dall’immagine virtuale.   Partendo dalla suggestione del teatro anatomico, la rotonda di Palazzo delle Esposizioni si trasformerà in uno spazio dedicato al dibattito sulla visione e la costruzione dell’immagine del corpo, ma anche in un atelier di disegno dal vero e in una vera e propria scena per la performance. Sostituendo i modelli viventi ai cadaveri, questo dispositivo diventerà, per tutta la durata della mostra, uno strumento destinato a suscitare dinamiche di attivazione dell’occhio, della mano e del corpo.

Le sei sale che dal teatro s’irradiano, restituiranno la storia della visione del corpo nelle arti e nelle scienze con una selezione di oggetti e documenti di grande valore storico- scientifico e storico-artistico come i preziosi manichini anatomici ottocenteschi realizzati in cartapesta da Louis Thomas Jerome Auzoux, le tavole anatomiche stampate in quadricromia da Jacques-Fabien Gautier d’Agoty o le ceroplastiche di Filippo Pacini.

Di straordinaria rilevanza sarà la possibilità, per il pubblico del Palazzo delle Esposizioni, di vedere i tre modelli di cere anatomiche settecentesche appartenenti alla collezione de “La Specola”, per la prima volta dopo l’accurato intervento di restauro, movimentate all’esterno del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Della preziosa collezione de “La Specola” anche una cera tardo seicentesca modellata su un cranio umano di un giovane uomo, anatomia della testa maschile, uno dei capolavori dell’abate siracusano Gaetano Giulio Zumbo, a cui si deve l’inizio dell’utilizzo della cera per la realizzazione di modelli anatomici.

Il percorso incrocerà la storia dell’anatomia con la ricerca artistica contemporanea, esibendo opere di artisti come Berlinde De Bruyckere, Birgit Jürgenssen, Chen Zhen, Dany Danino, Dennis Oppenheim, Diego Perrone, Ed Atkins, Gary Hill, Gastone Novelli, Giuseppe Penone, Heidi Bucher, John Isaacs, Ketty La Rocca, Luca Francesconi, Marc Quinn, Marisa Merz, Michaël Borremans, Pino Pascali, Sissi, Yvonne Rainer.  
SISSI | ANATOMIA PARALLELA
sabato 16 novembre, ore 19.30
Sissi costruisce un’anatomia emotiva dove gli organi cavi, gli intrecci di vene e nervi, l'epidermide, danno luogo ad un linguaggio nuovo, del tutto personale, para-scientifico in quanto composto da neologismi che danno vita a ipotesi meravigliose dove la conoscenza scientifica condivide il posto con la fantasia.
Nella performance Sissi ne racconta i principi illustrando e commentando le tavole che lei stessa disegna. Con l’uso di un linguaggio ardito, eppure perfettamente comprensibile, l’artista propone una nuova idea di corporeità, una rilettura dell’organismo e delle sue funzioni, in relazione alle emozioni che lo attraversano, modificandolo internamente.   In occasione della mostra Palazzo delle Esposizioni presenta MK | PEZZI ANATOMICI - I PRIMI QUATTRO GIORNI DI PROVE

mercoledì 27 novembre, dalle 14.00 alle 18.00
giovedì 28 novembre, dalle 14.00 alle 18.00
venerdì 29 novembre, dalle 14.00 alle 18.00
sabato 30 novembre, dalle 14.00 alle 18.00

Michele di Stefano con la sua compagnia MK affronta la fase di studio e di ricerca del linguaggio coreografico, trasferendo all’interno della mostra i primi quattro giorni di prove per la costruzione di Pezzi anatomici, il nuovo spettacolo che debutterà nel 2020. Un nucleo stabile di danzatori si alternerà per costruire a vista un tempo di indagine anatomica che approda a momenti di pura visione, utilizzando la cultura coreografica come chiave di accesso ad un universo di pensiero ancora più inafferrabile.

Cast variabile con: Philippe Barbut, Biagio Caravano, Francesco Saverio Cavaliere, Marta Ciappina, Andrea Dionisi, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Laura Scarpini, Loredana Tarnovschi, Francesca Ugolini
Organizzazione: Carlotta Garlanda
Distribuzione: Jean François Mathieu
Progetto: Michele Di Stefano
Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre fino a esaurimento posti
In occasione della mostra "Sublimi Anatomie"Virgilio Sieni torna a Roma a Palazzo delle Esposizioni il 7 dicembre alle 21:00 con Portrait barefoot” che è parte di Esercizi un dittico di opere, ideate per la mostra come un ciclo sul corpo umano colto nel tratto in cui si riflette sull'inesauribilità del gesto.
In Portrait barefoot, una danzatrice - Claudia Caldarano - si muove seguendo le tracce fotografiche e pittoriche in riferimento alla danza libera dell'inizio del XX secolo. L'espressione di un tempo si stratifica nella presenza corporea creando un atlante di rimandi e risonanze sulla natura anatomica del corpo quale fonte emozionale del gesto. Il contesto rimanda all'atelier d'artista dove un gruppo di giovani pittori si esercita disegnando e annotando le varie pose partendo da un punto lontano dello spazio e avvicinandosi sempre di più al soggetto. Le loro stesse pose e spostamenti definiscono uno spazio d'ascolto dove annotare le nuove posture percettive e i dettagli emozionali.
Partendo dal gioco delle articolazioni, poste in risonanza con la gravità, la performance sarà anticipata da una Lezione sul Gesto rivolta a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al linguaggio del corpo senza conoscenze specifiche di danza. Una lezione sull’abitare il corpo e lo spazio condiviso. Un percorso di consapevolezza intorno ai gesti primari, pratiche “dolci” sull’ascolto del corpo, sull’importanza e la bellezza del movimento che diviene danza in dialogo con la quotidianità. La lezione si baserà su un vocabolario di azioni quali il camminare, il voltarsi, la qualità del gesto, la gravità e la risonanza.
Le performance saranno accompagnate anche da laboratori per adulti e bambini. Il 7 dicembre si terrà il laboratorio di disegno anatomico della danza a cura di Sara Arfanotti che propone uno scambio di pratiche artistiche orientate ad uno studio approfondito del corpo, del movimento e della sua rappresentazione grafica.
Esercitandosi a trascrivere la dinamica dell’anatomia nel suo movimento danzato e cogliendo gli elementi strutturali e artistici che compongono la coreografia, si approfondirà lo studio della forma espressiva e degli elementi costitutivi della danza contemporanea. Si andrà così costruendo una sorta di atelier della danza dove le sessioni di disegno avverranno parallelamente alle prove e alle azioni coreografiche di Virgilio Sieni, che saranno documentate in diretta tramite disegni, appunti e riflessioni scritte.
Il laboratorio è finalizzato alla realizzazione della performance Portrait Barefoot creata da Virgilio Sieni per i partecipanti. 

Virgilio Sieni

Si forma in discipline artistiche e architettura dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Approfondisce tecniche di danza moderna, classica, release con Traut Streiff Faggioni, Antonietta Daviso, Katie Duck. Nel 1983, dopo quattro anni di studio sul senso dell’improvvisazione nei linguaggi contemporanei della danzatra Amsterdam, Tokyo e New York, fonda la compagnia Parco Butterly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale.
Dal 2003 dirige Cango Cantieri Goldonetta Firenze, il Centro Nazionale di produzione per la danza nato per sviluppare ospitalità, residenze, spettacoli e progetti di trasmissione fondati sulla natura dei territori.
Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a professionisti e cittadini sull’idea di comunità del gesto e sensibilità dei luoghi.
Dal 2013 al 2016 è direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza. Nel 2013 è nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese.
Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando progetti sulla geografia della città e dei territori che coinvolgono intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica.

PROGRAMMA


7 dicembre ore 21:00

30 minuti
Teatro Anatomico – Piano 1- Palazzo delle Esposizioni
LEZIONE SUL GESTO a cura di Virgilio Sieni
rivolta a coloro che desiderano avvicinarsi al linguaggio del corpo senza conoscenze specifiche di danza. Un percorso di consapevolezza intorno ai gesti primari, pratiche “dolci” sull’ascolto del corpo, sull’importanza del movimento che diviene danza in dialogo con la quotidianità.
La lezione sul gesto è aperta a tutti i visitatori delle mostre.

7 dicembre ore 21:30

Teatro Anatomico – Piano 1- Palazzo delle Esposizioni
PORTRAIT BAREFOOT
coreografia Virgilio Sieni, interpretazione Claudia Caldarano
con i partecipanti al laboratorio di disegno anatomico per la danza
Una danzatrice si muove seguendo le tracce fotografiche e pittoriche in riferimento alla danza libera di inizio del XX secolo.

7 dicembre dalle 21:00
In contemporanea alla Lezione sul gesto e alla performance di Portrait Barefoot

LABORATORIO DI DISEGNO ANATOMICO DELLA DANZA a cura di Sara Arfanotti
Come in una sorta di atelier della danza, le sessioni di disegno avverranno parallelamente alle prove e alle azioni coreografiche di Virgilio Sieni con disegni, appunti e riflessioni scritte.  Il laboratorio è finalizzato alla realizzazione della performance Portrait Barefoot creata da Virgilio Sieni per i partecipanti. 

Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre fino a esaurimento posti
Per i laboratori è necessaria la prenotazione.

Giovedì 12 dicembre alle 18:30 a Palazzo delle Esposizioni, Giuseppe Penone presenta “Avvolgere la terra” una conferenza per discutere, a partire dalle sue opere esposte in mostra, di gesto, materia e natura. Introduce Daniela Lancioni, curatrice senior dell’Azienda Speciale Palaexpo.
partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre fino a esaurimento posti

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