Vettor Pisani. Il cibo interpretato

Vittor Pisani, Caro Finocchio

 

Dal 09 Febbraio 2018 al 02 Aprile 2018

Roma

Luogo: Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

Indirizzo: viale Fiorello La Guardia 6

Orari: da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30) Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30)

Curatori: Mimma Pisani

Enti promotori:

  • Roma Capitale
  • Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 060608

Sito ufficiale: http://www.museocarlobilotti.it



Le valenze metaforiche fondamentali assunte dal cibo nelle installazioni, sculture, stampe digitali, collage, disegni di Vettor Pisani Concepita come un frammento del Teatro Totale di Vettor Pisani (R.C. Theatrum), la mostra curata da Mimma Pisani è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.  

Le valenze assunte dal cibo nell’opera di Vettor Pisani sono fondamentali, rispondendo a molteplici sollecitazioni metaforiche, da quelle alchemiche, antropologiche e psicoanalitiche - suggeritegli di volta in volta dagli studi su Duchamp, Levi-Strauss e Bataille - a quelle freudiane e del mito, mescolate alle suggestioni di tipo sacrale ed eucaristico, fornitegli dalla consuetudine del cibo con la storia dell’arte da sempre.  

La scena del theatrum si apre nel Salone del Ninfeo con Il Sentiero delle Sculture – opere attraverso cui nella serata inaugurale, venerdì 9 febbraio alle 18.30, si muove la performance Orazione (2018), interpretata da Gaia Riposati e dal Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma Manuel Paruccini, con Marco Valabrega al violino. Essa approda a un tavolo-altare addobbato da cerimonia, sopra cui si erge come un'apparizione l’immagine della Transverberazione di Santa Teresa d'Avila (1647-1652) di Gian Lorenzo Bernini, riproposta nell’opera Santa Teresa del frigorifero (2004) di Vettor Pisani.

Nelle due stanze laterali il percorso si snoda attraverso quaranta opere circa, d’installazione, scultura, stampa digitale, collage, disegno - in un arco temporale che va dal 1958 al 2011 - disegnando metaforicamente e ironicamente gli accadimenti e i lapsus che incrociano freudianamente i versanti opposti di natura-cultura, attrazione-repulsione, eros e thanatos, sogno e realtà.

A completamento della rosa variegata dei linguaggi, nella video room vengono proiettati a getto continuo i video realizzati da Vettor e Mimma Pisani aventi come soggetto il cibo: Il pranzo di Marta (2005); Il pasto sacro (2007); Femme Fatale (2008) e in particolare Orazione, nella sua doppia versione, quella del 2007 e quella riproposta in occasione di questa mostra (2018).

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