Videografie. La cultura tra le telecamere
Dal 24 Marzo 2021 al 24 Gennaio 2022
Roma
Luogo: Canale YouTube CSIC
Indirizzo: online
Curatori: Remedios Zafra
E-Mail info: info@accademiaspagna.org
Sito ufficiale: http://www.reactivandovideografias.com
L’AECID (Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo), in collaborazione con la RealAcademia de España en Roma, il CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas) e Network of Spanish Cooperation’s Cultural Centres in America Latina, Caraibi e Guinea Equatoriale, presentano “Videografie. La cultura tra le telecamere”, programma di dibattiti e lecture online a cura di Remedios Zafra, saggista e Científica Titular dell’Istituto di Filosofía del CSIC. Il primo appuntamento si terrà mercoledì 24 marzo alle 19.00 sul canale YouTube del CSIC (in lingua spagnola).
Il programma di dibattiti e lecture sulla videoarte arricchisce la mostra virtuale Riattivando Videografie - fruibile gratuitamente sulla piattaforma online http://www.reactivandovideografias.com/ - creando uno spazio di dialogo, incontro e riflessione, che permetta anche di riesaminare alcuni dei modi in cui gli enti culturali si rapportano al lavoro artistico costruito attraverso l’uso delle tecnologie.
Se è vero che gli artisti non hanno più il vantaggio di dominare in esclusiva le più abituali tecniche creative, oggi accessibili a ogni persona connessa con voglia di imparare; è anche vero che da tempo gli artisti non si caratterizzano più necessariamente per il dominio formale di una tecnica, bensì perché hanno scelto modi creativi rispetto a modi di “addomesticamento”.
“Per questo ci è sembrato necessario un momento di riflessione - afferma la coordinatrice Remedios Zafra - al di là della contemplazione e dell’apprezzamento estetico o critico. I vari dibattiti accompagneranno e cercheranno di problematizzare e rendere riflessiva l’esposizione delle opere di “Riattivando Videografie”. La mostra si sviluppa in percorso espositivo virtuale con i lavori audiovisivi di 65 artisti e 2 collettivi provenienti da 17 paesi per un totale di 64 opere video, realizzato grazie alla collaborazione di 18 centri culturali in connessione con la Real Academia di Spagna e 23 curatori, che vedrà una restituzione live con una mostra nel 2022 a Roma.
Il primo incontro di mercoledì 24 marzo dal titolo (VIDEO) ART AND ERA (Post-Internet) è dedicato all’evoluzione della videoarte, dai cambiamenti che si sono verificati nella sfera culturale e artistica, a quelli derivanti dal vivere in una società connessa, eccessivamente visiva, dove sono stati creati nuovi sistemi di valore, supportati in visibilità e condizionati dal mercato.
Questa tavola rotonda vede la partecipazione di Laura Baigorri, docente all’Università di Barcellona e ricercatrice specializzata in Arte e New Media; Jacqueline Lacasa artista visiva e curatrice uruguayana; José Luis de Vicente curatore del festival SONAR (Barcellona) e ricercatore spagnolo; Gabriela Golder artista visiva, curatrice Argentina, direttrice de La Bienal de la Imagen en Movimiento - BIM (Buenos Aires).
L’oggetto di riflessione dell’intero programma non vuole essere esclusivamente il lavoro artistico, ma anche i contesti di produzione e lo scenario di trasformazione culturale che si distacca da un mondo irreversibilmente connesso. Pertanto la cultura osservata non sarà soltanto ciò che si vede attraverso le telecamere, bensì ciò che sta tra, prima e dopo le telecamere.
“Riattivando Videografie” è un’iniziativa che rientra nel Programma VENTANA dell’AECID, “Una finestra sulla cultura spagnola”, con la quale si vuole continuare a stimolare, nonostante le difficoltà imposte dall’attuale pandemia, l’internazionalizzazione di artisti e artiste, creatori e industrie culturali spagnole, incoraggiando la collaborazione artistica e il lavoro in rete, principalmente tramite media digitali.
Participanti alla tavola rotonda:
LAURA BAIGORRI (Barcellona, 1960) Professoressa dell’Universidad de Barcelona e ricercatrice spagnola specializzata in Arte e New Media. Concilia la sua esperienza di docente con la ricerca, la critica, la curatela e la realizzazione di diversi progetti per il contesto web. Autrice della tesi “Videoarte. Primera etapa: 1963-1979. La aparición del vídeo en el contexto social y artístico de los 60/70 y su vinculación a las vanguardias históricas" ha organizzato numerosi seminari e mostre su Arte e New Media. Creatrice di El transmisor, delle risorse di Media Art Arte en Red (1997-2000) e DATA.ART (2001-2008) Mediateca di CaixaForum.
JAQUELINE LACASA (Uruguay, 1970) Artista visiva e curatrice indipendente. Direttrice del Museo Nacional de Artes Visuales de Uruguay, MNAV (2007-2009). Laureata in Psicologia presso l’Universidad ROU. Master Studi Culturali, con specializzazione in Cultura visiva. Universidad ARCIS Cile. Curatrice a livello locale e internazionale, spiccano la Terza Biennale d’Arte di Montevideo, il progetto Borde Sur (presentato in Spagna, Argentina, Brasile e Belgio), Museo Macro a Rosario, Argentina (¿Es posible no amar a Espinoza?).
JOSE LUIS DE VICENTE Curatore e ricercatore culturale. Nel suo lavoro ricerca l’impatto attuale e futuro dell’innovazione sociale e tecnologica attraverso manufatti, oggetti e narrative che esplorano scenari sociali e politici emergenti. I suoi progetti sono fortemente antidisciplinari, e creano contesti per la collaborazione e il dialogo tra artisti, designer, architetti, tecnologi, scienziati, attivisti e comunità. Attualmente è curatore di Sónar +D, il congresso di cultura digitale e tecnologie creative del Sónar Festival di Barcellona. È stato fondatore e co-direttore di Tentacular, un nuovo festival di Tecnologie Critiche e Avventure Digitali al Matadero (Madrid), e membro dello staff di programmazione di Llum BCN, il festival della luce di Barcellona. Ha curato molteplici mostre, dentro e fuori dalla Spagna, come “Big Bang Data” e "Después del fin del Mundo” (entrambe nel CCCB), “Atmospheric Memory” (Manchester International Festival), “Máquinas y Almas” (Museo Reina Sofia Madrid), “Playtime: Game Mithologies” (Maison D’Ailleurs, Svizzera), e altre. È professore all’Instituto de Arquitectura Avanzada de Catalunya (IaaC).
GABRIELA GOLDER (Buenos Aires, Argentina, 1971) Artista visiva, curatrice, professoressa in Argentina e all’estero e co-direttrice della Bienal de la Imagen en Movimiento (BIM). È anche curatrice di El Cine es Otra Cosa, ciclo di cinema e video sperimentale del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires. Ha svolto i suoi studi presso l’Universidad del Cine e un Master in Ipermedia presso l’Université Paris VIII, Parigi, Francia. È professoressa di ruolo nel corso di laurea di Artes Electrónicas e nella Maestría de Tecnología y Estética de las Artes Electrónicas dell’Universidad Nacional de Tres de Febrero e nell'Universidad del Cine. Lavora con video, installazioni e interventi site specific. Le sue opere fondamentalmente propongono questioni relative alla memoria, l’identità e il mondo del lavoro. www.gabrielagolder.com
Coordina:
Remedios Zafra (Zuheros, Córdoba, España, 1973) Saggista e Científica Titular presso l’Istituto di Filosofia del CSIC. È stata professoressa di Arte, Cultura Digitale e Studi di Genere all’Universidad di Siviglia e professoressa tutor di Antropologia Sociale all’UNED. Orienta il suo lavoro di ricerca allo studio critico della cultura contemporanea, il femminismo, l’arte e la creazione e le politiche dell’identità sui social network. È autrice dei libri El Entusiasmo. Precariedad y Trabajo creativo en la era digital (2017), Ojos y capital (2015), (h)adas (2013), Un cuarto propio conectado (2010), [tradotto in italiano, Sempre connessi], e Netianas (2005). Ha ottenuto, tra gli altri, il Premio Anagrama de Ensayo, il Meridiana de Cultura e il Premio Público de las Letras. Attualmente fa parte del Patronato della Real Academia de España en Roma. (www.remedioszafra.net)
Il programma di dibattiti e lecture sulla videoarte arricchisce la mostra virtuale Riattivando Videografie - fruibile gratuitamente sulla piattaforma online http://www.reactivandovideografias.com/ - creando uno spazio di dialogo, incontro e riflessione, che permetta anche di riesaminare alcuni dei modi in cui gli enti culturali si rapportano al lavoro artistico costruito attraverso l’uso delle tecnologie.
Se è vero che gli artisti non hanno più il vantaggio di dominare in esclusiva le più abituali tecniche creative, oggi accessibili a ogni persona connessa con voglia di imparare; è anche vero che da tempo gli artisti non si caratterizzano più necessariamente per il dominio formale di una tecnica, bensì perché hanno scelto modi creativi rispetto a modi di “addomesticamento”.
“Per questo ci è sembrato necessario un momento di riflessione - afferma la coordinatrice Remedios Zafra - al di là della contemplazione e dell’apprezzamento estetico o critico. I vari dibattiti accompagneranno e cercheranno di problematizzare e rendere riflessiva l’esposizione delle opere di “Riattivando Videografie”. La mostra si sviluppa in percorso espositivo virtuale con i lavori audiovisivi di 65 artisti e 2 collettivi provenienti da 17 paesi per un totale di 64 opere video, realizzato grazie alla collaborazione di 18 centri culturali in connessione con la Real Academia di Spagna e 23 curatori, che vedrà una restituzione live con una mostra nel 2022 a Roma.
Il primo incontro di mercoledì 24 marzo dal titolo (VIDEO) ART AND ERA (Post-Internet) è dedicato all’evoluzione della videoarte, dai cambiamenti che si sono verificati nella sfera culturale e artistica, a quelli derivanti dal vivere in una società connessa, eccessivamente visiva, dove sono stati creati nuovi sistemi di valore, supportati in visibilità e condizionati dal mercato.
Questa tavola rotonda vede la partecipazione di Laura Baigorri, docente all’Università di Barcellona e ricercatrice specializzata in Arte e New Media; Jacqueline Lacasa artista visiva e curatrice uruguayana; José Luis de Vicente curatore del festival SONAR (Barcellona) e ricercatore spagnolo; Gabriela Golder artista visiva, curatrice Argentina, direttrice de La Bienal de la Imagen en Movimiento - BIM (Buenos Aires).
L’oggetto di riflessione dell’intero programma non vuole essere esclusivamente il lavoro artistico, ma anche i contesti di produzione e lo scenario di trasformazione culturale che si distacca da un mondo irreversibilmente connesso. Pertanto la cultura osservata non sarà soltanto ciò che si vede attraverso le telecamere, bensì ciò che sta tra, prima e dopo le telecamere.
“Riattivando Videografie” è un’iniziativa che rientra nel Programma VENTANA dell’AECID, “Una finestra sulla cultura spagnola”, con la quale si vuole continuare a stimolare, nonostante le difficoltà imposte dall’attuale pandemia, l’internazionalizzazione di artisti e artiste, creatori e industrie culturali spagnole, incoraggiando la collaborazione artistica e il lavoro in rete, principalmente tramite media digitali.
Participanti alla tavola rotonda:
LAURA BAIGORRI (Barcellona, 1960) Professoressa dell’Universidad de Barcelona e ricercatrice spagnola specializzata in Arte e New Media. Concilia la sua esperienza di docente con la ricerca, la critica, la curatela e la realizzazione di diversi progetti per il contesto web. Autrice della tesi “Videoarte. Primera etapa: 1963-1979. La aparición del vídeo en el contexto social y artístico de los 60/70 y su vinculación a las vanguardias históricas" ha organizzato numerosi seminari e mostre su Arte e New Media. Creatrice di El transmisor, delle risorse di Media Art Arte en Red (1997-2000) e DATA.ART (2001-2008) Mediateca di CaixaForum.
JAQUELINE LACASA (Uruguay, 1970) Artista visiva e curatrice indipendente. Direttrice del Museo Nacional de Artes Visuales de Uruguay, MNAV (2007-2009). Laureata in Psicologia presso l’Universidad ROU. Master Studi Culturali, con specializzazione in Cultura visiva. Universidad ARCIS Cile. Curatrice a livello locale e internazionale, spiccano la Terza Biennale d’Arte di Montevideo, il progetto Borde Sur (presentato in Spagna, Argentina, Brasile e Belgio), Museo Macro a Rosario, Argentina (¿Es posible no amar a Espinoza?).
JOSE LUIS DE VICENTE Curatore e ricercatore culturale. Nel suo lavoro ricerca l’impatto attuale e futuro dell’innovazione sociale e tecnologica attraverso manufatti, oggetti e narrative che esplorano scenari sociali e politici emergenti. I suoi progetti sono fortemente antidisciplinari, e creano contesti per la collaborazione e il dialogo tra artisti, designer, architetti, tecnologi, scienziati, attivisti e comunità. Attualmente è curatore di Sónar +D, il congresso di cultura digitale e tecnologie creative del Sónar Festival di Barcellona. È stato fondatore e co-direttore di Tentacular, un nuovo festival di Tecnologie Critiche e Avventure Digitali al Matadero (Madrid), e membro dello staff di programmazione di Llum BCN, il festival della luce di Barcellona. Ha curato molteplici mostre, dentro e fuori dalla Spagna, come “Big Bang Data” e "Después del fin del Mundo” (entrambe nel CCCB), “Atmospheric Memory” (Manchester International Festival), “Máquinas y Almas” (Museo Reina Sofia Madrid), “Playtime: Game Mithologies” (Maison D’Ailleurs, Svizzera), e altre. È professore all’Instituto de Arquitectura Avanzada de Catalunya (IaaC).
GABRIELA GOLDER (Buenos Aires, Argentina, 1971) Artista visiva, curatrice, professoressa in Argentina e all’estero e co-direttrice della Bienal de la Imagen en Movimiento (BIM). È anche curatrice di El Cine es Otra Cosa, ciclo di cinema e video sperimentale del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires. Ha svolto i suoi studi presso l’Universidad del Cine e un Master in Ipermedia presso l’Université Paris VIII, Parigi, Francia. È professoressa di ruolo nel corso di laurea di Artes Electrónicas e nella Maestría de Tecnología y Estética de las Artes Electrónicas dell’Universidad Nacional de Tres de Febrero e nell'Universidad del Cine. Lavora con video, installazioni e interventi site specific. Le sue opere fondamentalmente propongono questioni relative alla memoria, l’identità e il mondo del lavoro. www.gabrielagolder.com
Coordina:
Remedios Zafra (Zuheros, Córdoba, España, 1973) Saggista e Científica Titular presso l’Istituto di Filosofia del CSIC. È stata professoressa di Arte, Cultura Digitale e Studi di Genere all’Universidad di Siviglia e professoressa tutor di Antropologia Sociale all’UNED. Orienta il suo lavoro di ricerca allo studio critico della cultura contemporanea, il femminismo, l’arte e la creazione e le politiche dell’identità sui social network. È autrice dei libri El Entusiasmo. Precariedad y Trabajo creativo en la era digital (2017), Ojos y capital (2015), (h)adas (2013), Un cuarto propio conectado (2010), [tradotto in italiano, Sempre connessi], e Netianas (2005). Ha ottenuto, tra gli altri, il Premio Anagrama de Ensayo, il Meridiana de Cultura e il Premio Público de las Letras. Attualmente fa parte del Patronato della Real Academia de España en Roma. (www.remedioszafra.net)
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