Zanini e Garbari. Nel segno del Novecento

Gigiotti Zanini, Paesaggio con carretto, (1919), Mart, Deposito Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

 

Dal 10 Giugno 2017 al 08 Ottobre 2017

Rovereto | Trento

Luogo: Casa d'Arte Futurista Depero

Indirizzo: via dei Portici 38

Orari: Martedì - Domenica 10 - 18

Curatori: Nicoletta Boschiero

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 4. Gratuito: ragazzi fino a 14 anni, Mart Membership e scolaresche Amici dei Musei convenzionati, ICOM, AMACI, CIMAM, Museum Pass Trento Rovereto Città di Culture, disabili (con accompagnatore per chi lo necessita), guide turistiche (in attività professionale), capigruppo e insegnanti accompagnatori di scolaresche, giornalisti (con tessera professionale), forze dell’ordine, professionisti settore Beni e Attività Culturali (Ministero e Soprintendenze)

Telefono per informazioni: +39 0464 431813

E-Mail info: info@mart.trento.it

Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it/casadepero



Accomunati dalle medesime origini e dalla partecipazione ad alcuni importanti luoghi del dibattito culturale, Gigiotti Zanini (1893 - 1962) e Tullio Garbari (1892 - 1931) si distinguono per l’originale contributo apportato alle vicende dell’arte italiana del primo Novecento. 
Presenti insieme per la prima volta alla mostra di Palazzo Galasso a Trento, nel 1913, entrambi hanno stabilito forti legami con il gruppo fiorentino di La Voce e successivamente, a Milano, con alcuni tra gli artisti più rappresentativi del “ritorno alle origini” negli anni della ricostruzione postbellica, dopo il primo conflitto mondiale. 

In un percorso a due voci, la mostra offre un ampio sguardo sull’opera di Gigiotti Zanini, di cui propone un gruppo di lavori approdati al Mart anche grazie al fondamentale contributo di Giorgio Zanini e della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, realizzati tra il 1914 e il 1958: da Ballerina, che attesta giovanili prove di adesione alla poetica futurista, alle opere dell’immediato dopoguerra, che testimoniano l’adozione di un linguaggio primitivista, giungendo ai più maturi dipinti novecenteschi e ai paesaggi degli anni Cinquanta. 
Arricchisce la selezione una scelta di materiali provenienti dall’Archivio del ’900 e un nucleo di xilografie raramente esposte, prossime per stile e temi all’esperienza di Tullio Garbari. Di quest’ultimo la mostra espone opere su carta, eseguite ad acquerello, guazzo e tempera tra il 1914 e il 1924, in cui ricorrono soggetti cari all’artista: scene campestri e di vita domestica, immerse in una caratteristica dimensione atemporale, e ritratti femminili, da cui emerge tutta la forza di un linguaggio sintetico e colto, basato sulla lezione dei maestri del passato.

Opening venerdì 9 giugno h 18 

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