Toni Fontanella. Le immutate esistenze
Dal 10 Novembre 2013 al 24 Novembre 2013
Treviso
Luogo: Fondazione Benetton Studi Ricerche
Indirizzo: via Cornarotta 7-9
Orari: da martedì a venerdì 15-20; sabato e domenica 10-20
Curatori: Gaetano Salerno,
Enti promotori:
- Regione Veneto
- Città di Treviso
- Città di Venezia
Telefono per informazioni: +39 0422 5121
E-Mail info: info@tonifontanella.it
Sito ufficiale: http://www.fbsr.it
Presentato ufficialmente sabato 21 settembre 2013 presso gli spazi espositivi dell’Associazione Culturale BelloFresco con il patrocinio del Comune di Piombino Dese e anticipato dalle personali “… come tutto di fuori si protende” presso la Galleria Spazio Bianco di Venezia Mestre con il patrocinio della Municipalità di Mestre-Carpenedo e “… gli assidui e lenti flussi” presso lo Spazio Espositivo Imagoars di Venezia con il patrocinio della Municipalità di Venezia-Murano-Burano, arriva a Treviso, ospitato dagli Spazi Bomben della Fondazione Benetton Studi Ricerche il quarto e conclusivo capitolo dell’articolato progetto culturale, omaggio all’opera del pittore veneziano Toni Fontanella, con presentazione critica sabato 09 novembre 2013 a cura del critico d’arte Gaetano Salerno.
L’artista, nato a Venezia nel 1915 e da tempo residente a Mestre, è infatti protagonista, in attesa dell’importante mostra antologica che ne celebrerà il centenario della nascita e il lungo viaggio compiuto con rigore e passione tra tele e colori a ritrarre luoghi e ricordi di una laguna veneta poetica e fuori dal tempo, di una progetto espositivo itinerante suddiviso in quattro sequenziali capitoli, occasione per conoscere e studiare la complessità di un lavoro che ha attraversato il secondo Novecento restando sempre fedele alla visione pittorica e alla pittura emozionale.
L’organizzazione e la realizzazione del progetto, dal titolo Le Immutate Esistenze, curato da Gaetano Salerno, ha coinvolto varie realtà culturali locali (Segnoperenne, Associazione Culturale BelloFresco, Galleria Spazio Bianco, Associazione Culturale Imagoars, Fondazione Benetton Studi Ricerche), avvalendosi inoltre di importanti patrocini di istituzioni del territorio quali Regione Veneto, Comune di Venezia, Comune di Treviso, Comune di Piombino Dese, Municipalità di Venezia–Murano–Burano, Municipalità di Mestre-Carpenedo.
Proseguendo il percorso espositivo già avviato dai tre precedenti appuntamenti, anche la tappa trevigiana, nel suggestivo allestimento degli spazi espositivi dello storico Palazzo Bomben, presenterà al pubblico una selezione ragionata di oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni, ponendo al centro della ricerca il felice rapporto tra l’artista e la sua terra, l’adesione piena ad un genere pittorico quale il paesaggio sentimentale, prossimo per tematiche e suggestioni ai grandi pittori della Scuola di Burano (l’artista prende infatti parte a numerose edizioni del Premio Burano tra il 1971 e il 2004) e alla realtà pittorica veneta, con le cui grammatiche ha ritratto le lagune, i paesaggi marini, le barene, le cavane (affiancando a questa produzione una più intimista e introspettiva espressa da numerose composizioni) e con le quali è divenuto, nell’arco di mezzo secolo di attività, uno dei più fedeli interpreti di una grande tradizione figurativa che affonda le sue radici nella veduta settecentesca, rinvigorita però dalle suggestioni romantiche ed espressioniste proprie dei linguaggi moderni e contemporanei.
La successione degli appuntamenti cronologici e tematici con la vasta produzione dell’artista, riletta in chiave critica grazie anche alle molte opere prestate per l’occasione da collezionisti privati (molte provengono invece dall’Archivio Fontanella), pone infatti l’attenzione su temi e soggetti reiterati nel tempo e sempre intesi come archivio storico di un mondo lontano ma atemporale e che ha caratterizzato le numerose serie e i numerosi cicli sviluppati in anni di dedizione assoluta alla pittura; il progetto espositivo costituisce inoltre il pretesto per ritrovare gli amici, gli artisti, i critici ed i collezionisti che negli anni hanno conosciuto e seguito il lavoro dell’artista e ricostruire, attraverso di essi, le esperienze artistiche significative delle quale Toni Fontanella è stato interprete.
Dal paesaggio e dalla veduta, attraverso la rievocazione di emozioni celate negli anfratti del passato, all’attenzione per gli oggetti e per le loro storie che sottoforma di correlativi oggettivi emergono con forza rendendoci protagonisti, attraverso gli occhi del pittore, di storie passate eppure mai dimenticate, tutto nella pittura di Toni Fontanella parla di rapporti vivi con le esperienze vissute, suggerisce il valore del ricordo, della memoria e della rievocazione, vicina a visioni e digressioni poetiche ermetiche (i titoli dei quattro appuntamenti sono infatti mutuati dalla ricerca poetica di Eugenio Montale), facendo propria l’idea che l’unica coscienza dell’uomo e della sua sostanza sia la memoria stessa.
L’appuntamento di Treviso, visitabile fino a domenica 24 novembre 2013 secondo gli orari di apertura dello spazio espositivo, chiude il progetto itinerante dedicato all’artista e anticipa l’importante mostra antologica prevista nel 2015 per festeggiare il centenario della nascita di Toni Fontanella.
L’artista sarà presente in occasione della vernice di sabato 09 novembre 2013, presentato al pubblico dal critico d’arte Gaetano Salerno, curatore dell’evento e dall’Assessora del Comune di Venezia, dott.ssa Tiziana Agostini.
L’artista, nato a Venezia nel 1915 e da tempo residente a Mestre, è infatti protagonista, in attesa dell’importante mostra antologica che ne celebrerà il centenario della nascita e il lungo viaggio compiuto con rigore e passione tra tele e colori a ritrarre luoghi e ricordi di una laguna veneta poetica e fuori dal tempo, di una progetto espositivo itinerante suddiviso in quattro sequenziali capitoli, occasione per conoscere e studiare la complessità di un lavoro che ha attraversato il secondo Novecento restando sempre fedele alla visione pittorica e alla pittura emozionale.
L’organizzazione e la realizzazione del progetto, dal titolo Le Immutate Esistenze, curato da Gaetano Salerno, ha coinvolto varie realtà culturali locali (Segnoperenne, Associazione Culturale BelloFresco, Galleria Spazio Bianco, Associazione Culturale Imagoars, Fondazione Benetton Studi Ricerche), avvalendosi inoltre di importanti patrocini di istituzioni del territorio quali Regione Veneto, Comune di Venezia, Comune di Treviso, Comune di Piombino Dese, Municipalità di Venezia–Murano–Burano, Municipalità di Mestre-Carpenedo.
Proseguendo il percorso espositivo già avviato dai tre precedenti appuntamenti, anche la tappa trevigiana, nel suggestivo allestimento degli spazi espositivi dello storico Palazzo Bomben, presenterà al pubblico una selezione ragionata di oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni, ponendo al centro della ricerca il felice rapporto tra l’artista e la sua terra, l’adesione piena ad un genere pittorico quale il paesaggio sentimentale, prossimo per tematiche e suggestioni ai grandi pittori della Scuola di Burano (l’artista prende infatti parte a numerose edizioni del Premio Burano tra il 1971 e il 2004) e alla realtà pittorica veneta, con le cui grammatiche ha ritratto le lagune, i paesaggi marini, le barene, le cavane (affiancando a questa produzione una più intimista e introspettiva espressa da numerose composizioni) e con le quali è divenuto, nell’arco di mezzo secolo di attività, uno dei più fedeli interpreti di una grande tradizione figurativa che affonda le sue radici nella veduta settecentesca, rinvigorita però dalle suggestioni romantiche ed espressioniste proprie dei linguaggi moderni e contemporanei.
La successione degli appuntamenti cronologici e tematici con la vasta produzione dell’artista, riletta in chiave critica grazie anche alle molte opere prestate per l’occasione da collezionisti privati (molte provengono invece dall’Archivio Fontanella), pone infatti l’attenzione su temi e soggetti reiterati nel tempo e sempre intesi come archivio storico di un mondo lontano ma atemporale e che ha caratterizzato le numerose serie e i numerosi cicli sviluppati in anni di dedizione assoluta alla pittura; il progetto espositivo costituisce inoltre il pretesto per ritrovare gli amici, gli artisti, i critici ed i collezionisti che negli anni hanno conosciuto e seguito il lavoro dell’artista e ricostruire, attraverso di essi, le esperienze artistiche significative delle quale Toni Fontanella è stato interprete.
Dal paesaggio e dalla veduta, attraverso la rievocazione di emozioni celate negli anfratti del passato, all’attenzione per gli oggetti e per le loro storie che sottoforma di correlativi oggettivi emergono con forza rendendoci protagonisti, attraverso gli occhi del pittore, di storie passate eppure mai dimenticate, tutto nella pittura di Toni Fontanella parla di rapporti vivi con le esperienze vissute, suggerisce il valore del ricordo, della memoria e della rievocazione, vicina a visioni e digressioni poetiche ermetiche (i titoli dei quattro appuntamenti sono infatti mutuati dalla ricerca poetica di Eugenio Montale), facendo propria l’idea che l’unica coscienza dell’uomo e della sua sostanza sia la memoria stessa.
L’appuntamento di Treviso, visitabile fino a domenica 24 novembre 2013 secondo gli orari di apertura dello spazio espositivo, chiude il progetto itinerante dedicato all’artista e anticipa l’importante mostra antologica prevista nel 2015 per festeggiare il centenario della nascita di Toni Fontanella.
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