Venere nelle terre di Antonio Canova
Dal 26 Settembre 2015 al 28 Marzo 2016
Asolo | Treviso
Luogo: Asolo, Museo Civico / Possagno, Museo e Gipsoteca Antonio Canova / Crespano del Grappa, Palazzo di San Marco
Indirizzo: via Regina Cornaro 74
Orari: Asolo: giovedì e venerdì 9.30/18; 9.30/19.00 sabato e domenica Possagno: 9.30/18 da martedì a domenica
Costo del biglietto: Asolo: intero 8 €, ridotto 6 €. Possagno: intero 10 €, ridotto 6 €, famiglia 22 € Cumulativo Asolo + Possagno 14 €
Telefono per informazioni: +39 0423 544323 / +39 0423 952313
E-Mail info: posta@museocanova.it
Sito ufficiale: http://www.museocanova.it
“Per l’occasione, evidenzia Franca Coin, che di Fondazione Canova è la Presidente, abbiamo voluto che tutte le sedi "canoviane" di questa magnifica terra della pedemontana veneta si “vestissero a festa”, unendosi a creare un itinerario d’arte che non potrà che affascinare i visitatori. Sia per le opere che vi sono proposte, sia per i luoghi che ospitano le tre ideali sezioni di questo percorso d’arte: Asolo, Crespano e Possagno.
Tre piccole città-gioiello dalla magica bellezza, inserite in un ambiente, le dolci Colline dell’Asolano e le propaggini del massiccio del Monte Grappa, di un fascino ed una bellezza struggenti”.
Asolo, la carducciana “città dai cento orizzonti” è terra di almeno tre donne straordinarie: Caterina Cornaro, la regina di Cipro che qui tenne una delle più raffinate Corti rinascimentali, Eleonora Duse, la “Divina” amata da D’Annunzio, e Freya Stark, esploratrice e scrittrice inglese che qui tornava dopo ogni viaggio.
Nella prestigiosa Sala della Ragione che fu culla del Museo civico cittadino grazie alle prime donazioni canoviane, si potranno ammirare una importante selezione di opere di Canova che evidenziano la presenza di Venere, e della Bellezza più in generale, nelle differenti espressioni artistiche dalla scultura, alla pittura, all'incisione; accanto ad esse, preziosi ed inediti documenti sottolineeranno il legame tra l'Artista e la Città.
Sul versante collinare opposto, Crespano del Grappa, offre l’elegante centro storico che raccoglie, nel maestoso duomo del Massari, il gesso canoviano della Pietà. Lungo l'erta montana crespanese, sorge il Santuario della Madonna del Covolo, prima opera di architettura di Canova. Infine, merita una visita il grandioso Ossario di Cima Grappa, testimonianza di ciò che comportò la “Grande Guerra” dopo Caporetto.
In mezzo, a questo percorso canoviano veneto sta Possagno, patria del Canova e custode del suo corpo mortale, nel Tempio da lui voluto come chiesa parrocchiale. Il suo atelier, la sua Casa, le sue creazioni sono custodite nella Casa Museo e Gipsoteca, dove appunto viene accolta la Venere di Leeds.
Il celebre marmo rende ancora più intensa la suggestione che una passeggiata tra le creazioni di Canova custodite in Gipsoteca provoca tra i visitatori. Un effetto sempre potentissimo, afrodisiaco per molti, persino eccessivo per alcuni, con casi di svenimento e capogiri.
È in questo contesto unico al mondo per paesaggio, architettura, arte, gusto e piacere del vivere, che torna la bella Venere.
Questo stupendo esemplare arriva dalla Gran Bretagna, dal Museo di Leeds di cui è l’effige. È una rappresentazione di una Venere “pudica”, maliziosamente sorpresa dall’osservare all’uscita da una fonte, che nasconde (o forse solo sottolinea) le sue grazie dietro ad un velo. La Venere di Canova è una giovane donna, vera, sensuale, vibrante, non un freddo mito ma una bellezza naturale, che – per dirla con Ugo Foscolo – “lusinga il paradiso in questa valle di lacrime”.
Chi la osserva, uomo o donna che sia, non può che ammirare la sua pelle di seta, il piccolo seno impertinente, la morbidezza delle forme. Diventa uno sforzo non lasciarsi andare ad una furtiva carezza, impulso che lo stesso Foscolo non seppe trattenere, traendone una grande gioia. Qui il mito si fa carne e diventa occasione di sogni e di desideri.
Intorno al favoloso marmo di Leeds, il Museo Gipsoteca ha creato questa mostra-percorso, proponendo le molte testimonianze che Antonio Canova ha lasciato intorno al tema di Venere e, più in generale, del nudo femminile.
“Il tema della bellezza è connaturato al Canova", afferma Guderzo, direttore del Museo. Mai nulla di volgare nei suoi corpi, si tratti di giovani donne o di giovani corpi maschili, ritratti con eguale passione. Canova amava la bellezza e la trasponeva nelle forme perfette, ma vere, dei suoi nudi”.
Usciti dalla Gipsoteca, accompagnati dal ricordo palpitante della Venere, è bellissimo perdersi tra prati e boschi, ammirare le architetture di ville, castelli e vecchi casali, che punteggiano le colline, farsi tentare da una ristorazione che qui utilizza principalmente prodotti locali nei colmelli medievali che arricchiscono il ricamo urbanistico di questa terra veneta. Quasi si vive all’insegna del piacere di fare propri il buon vivere e il bel vivere. Nella terra che da sempre è “gioiosa et amorsa” e che anche oggi si conferma meravigliosamente tale.
Questa proposta è anche un omaggio a mons. Giovanni Battista Sartori Canova, fratello dell’Artista, che ha dato vita alla Fondazione Canova di Possagno e di Crespano e che ha donato alla città di Asolo opere d’arte e sculture in marmo del maestro.
Orari:
Asolo: giovedì e venerdì 9.30/18; 9.30/19.00 sabato e domenica
Possagno: 9.30/18 da martedì a domenica.
Inaugurazione
sabato 26 settembre 2015, a Possagno ore 15.30
Asolo ore 17.30
Crespano ore 19.30
Bus navetta gratuito (prenotazione: 0423544323)
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