Ernesto Morales. Beyond light
Dal 22 Maggio 2021 al 12 Giugno 2021
Varese
Luogo: PUNTO SULL’ARTE
Indirizzo: Viale Sant’Antonio 59/61
Orari: Martedì - Sabato 10-13 | 15-19
Telefono per informazioni: 0332 320990
E-Mail info: info@puntosullarte.it
Sito ufficiale: http://www.puntosullarte.it
Artista internazionale con all’attivo mostre in tutto il mondo, ERNESTO MORALES inaugura la sua prima mostra personale da PUNTO SULL’ARTE a Varese (nella sede storica di Viale Sant’Antonio) SABATO 22 MAGGIO 2021 dalle 15 alle 19.
L’Artista argentino presenta – per la prima volta insieme – tutte e tre le sue principali serie pittoriche: quella dedicata alle nuvole, “Clouds”, della quale fanno parte numerosissime tele, studi e schizzi; “Places” dove i protagonisti sono scorci urbani dai profili ora riconoscibili, ora impalpabili; infine, le foreste, “Forests”, tele nelle quali i corpi degli alberi compongono una natura metafisica e onirica, nella quale addentrarsi passo passo col pensiero.
Ognuno dei temi che Morales tratta è scandito come una narrazione, tela dopo tela, con lo scopo di invitare lo spettatore a soffermarsi sulla metamorfosi, sull’evoluzione della realtà, sullo scorrere del tempo. Una sorta di costante meditazione sulla forma che lo apparenta agli artisti più contemplativi: Claude Monet nella sua indagine intorno alla Cattedrale di Rouen o Giorgio Morandi nelle sue infinite variazioni sul tema della natura morta.
Le nuvole che si stagliano sul fondo scuro mostrandoci la loro natura inafferrabile eppure così concreta, le foreste fitte e impenetrabili che rivelano segrete luci in lontananza, le città vibranti di nebbie che invitano a percorrerne le infinite prospettive sono luoghi della mente e della memoria che ci spingono verso un oltre, fuori e dentro di noi. Nella reiterazione dell’immagine che ci seduce nei piccoli scarti delle differenze, Morales rivela di essere un pittore profondamente concettuale sotto la superficie di una figurazione raffinata e ricercata. Un concettualismo che coinvolge anche i materiali. L’artista, infatti, crea con le proprie mani i colori che utilizza, ricavandoli da minerali e piante che raccoglie nel corso dei suoi viaggi; usa solo materiali naturali, dunque, convinto che se la pittura vuole parlare della natura debba farlo usando come materia prima la natura stessa.
Un CATALOGO BILINGUE, con la riproduzione delle opere esposte e il testo di Alessandra Redaelli, sarà realizzato da PUNTO SULL’ARTE. L’artista sarà presente in Galleria in occasione del vernissage Sabato 22 Maggio.
Per una visita più completa i visitatori sono inoltre invitati a portare un paio di auricolari e lo smartphone in modo da poter accedere al materiale audiovisivo creato per la mostra tramite QR code.
ERNESTO MORALES (Montevideo, Uruguay, 1974)
L’artista italo-argentino Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia la sua carriera a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino. Durante il periodo formativo a Buenos Aires, nel 1999 ha ottenuto il titolo di Professore di Belle Arti e nel 2005 ha conseguito un Dottorato in Arti Visive presso l’Università di Belle Arti della città. Dal 1999 al 2006 ha insegnato Pittura e Storia dell’Arte presso l’Università di Buenos Aires e ha rivestito l'incarico di Direttore dell’Accademia di Belle Arti. La sua carriera artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie d’arte in molti Paesi, tra i quali Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Cina, Singapore, Malesia, Tailandia, Argentina, Brasile, Messico e Uruguay. Ha partecipato a numerose fiere internazionali e tra il 2009 e il 2015 ha rappresentato istituzionalmente i Governi di Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali realizzate in vari musei. Dal 2013 realizza periodicamente mostre negli Stati Uniti e nel Sudest Asiatico. Nel 2014 tiene un ciclo di importanti esposizioni a Singapore, a Bangkok e a Kuala Lumpur, e nel 2015 una grande esposizione personale a New York nelle sale del Consolato Generale della Repubblica Argentina. Nel 2019 realizza la mostra Heat in occasione della 58ª Biennale di Venezia. Nello stesso anno, in seguito alla mostra Mindscapes tenutasi presso il Consolato argentino di New York, il catalogo della sua serie Clouds è entrato far parte della collezione del MET - Metropolitan Museum di New York. Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti volumi monografici dedicati al suo lavoro tra i quali: “Memoria dell’impermanenza” (Cuneo - New York, 2019), “Il Tempo della Distanza” (Genova, 2010), “The invisible bridges” (Singapore, 2014), “Traces of memory” (New York, 2015), “Il giorno come la notte” (Torino, 2015), “Distance” (Milano, 2016), “Aurum” (Milano, 2017), “Mari migranti” (Rapallo, 2012). La ricerca artistica di Ernesto Morales si contraddistingue per un forte impegno teso ad indagare tematiche legate all'impermanenza, alla memoria e alla distanza attraverso l'elaborazione pittorica sia di elementi tratti dalla natura colti nella loro dimensione simbolica, che di onirici paesaggi urbani avvolti dal silenzio di atmosfere metafisiche. Vive e lavora a Torino.
L’Artista argentino presenta – per la prima volta insieme – tutte e tre le sue principali serie pittoriche: quella dedicata alle nuvole, “Clouds”, della quale fanno parte numerosissime tele, studi e schizzi; “Places” dove i protagonisti sono scorci urbani dai profili ora riconoscibili, ora impalpabili; infine, le foreste, “Forests”, tele nelle quali i corpi degli alberi compongono una natura metafisica e onirica, nella quale addentrarsi passo passo col pensiero.
Ognuno dei temi che Morales tratta è scandito come una narrazione, tela dopo tela, con lo scopo di invitare lo spettatore a soffermarsi sulla metamorfosi, sull’evoluzione della realtà, sullo scorrere del tempo. Una sorta di costante meditazione sulla forma che lo apparenta agli artisti più contemplativi: Claude Monet nella sua indagine intorno alla Cattedrale di Rouen o Giorgio Morandi nelle sue infinite variazioni sul tema della natura morta.
Le nuvole che si stagliano sul fondo scuro mostrandoci la loro natura inafferrabile eppure così concreta, le foreste fitte e impenetrabili che rivelano segrete luci in lontananza, le città vibranti di nebbie che invitano a percorrerne le infinite prospettive sono luoghi della mente e della memoria che ci spingono verso un oltre, fuori e dentro di noi. Nella reiterazione dell’immagine che ci seduce nei piccoli scarti delle differenze, Morales rivela di essere un pittore profondamente concettuale sotto la superficie di una figurazione raffinata e ricercata. Un concettualismo che coinvolge anche i materiali. L’artista, infatti, crea con le proprie mani i colori che utilizza, ricavandoli da minerali e piante che raccoglie nel corso dei suoi viaggi; usa solo materiali naturali, dunque, convinto che se la pittura vuole parlare della natura debba farlo usando come materia prima la natura stessa.
Un CATALOGO BILINGUE, con la riproduzione delle opere esposte e il testo di Alessandra Redaelli, sarà realizzato da PUNTO SULL’ARTE. L’artista sarà presente in Galleria in occasione del vernissage Sabato 22 Maggio.
Per una visita più completa i visitatori sono inoltre invitati a portare un paio di auricolari e lo smartphone in modo da poter accedere al materiale audiovisivo creato per la mostra tramite QR code.
ERNESTO MORALES (Montevideo, Uruguay, 1974)
L’artista italo-argentino Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia la sua carriera a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino. Durante il periodo formativo a Buenos Aires, nel 1999 ha ottenuto il titolo di Professore di Belle Arti e nel 2005 ha conseguito un Dottorato in Arti Visive presso l’Università di Belle Arti della città. Dal 1999 al 2006 ha insegnato Pittura e Storia dell’Arte presso l’Università di Buenos Aires e ha rivestito l'incarico di Direttore dell’Accademia di Belle Arti. La sua carriera artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie d’arte in molti Paesi, tra i quali Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Cina, Singapore, Malesia, Tailandia, Argentina, Brasile, Messico e Uruguay. Ha partecipato a numerose fiere internazionali e tra il 2009 e il 2015 ha rappresentato istituzionalmente i Governi di Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali realizzate in vari musei. Dal 2013 realizza periodicamente mostre negli Stati Uniti e nel Sudest Asiatico. Nel 2014 tiene un ciclo di importanti esposizioni a Singapore, a Bangkok e a Kuala Lumpur, e nel 2015 una grande esposizione personale a New York nelle sale del Consolato Generale della Repubblica Argentina. Nel 2019 realizza la mostra Heat in occasione della 58ª Biennale di Venezia. Nello stesso anno, in seguito alla mostra Mindscapes tenutasi presso il Consolato argentino di New York, il catalogo della sua serie Clouds è entrato far parte della collezione del MET - Metropolitan Museum di New York. Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti volumi monografici dedicati al suo lavoro tra i quali: “Memoria dell’impermanenza” (Cuneo - New York, 2019), “Il Tempo della Distanza” (Genova, 2010), “The invisible bridges” (Singapore, 2014), “Traces of memory” (New York, 2015), “Il giorno come la notte” (Torino, 2015), “Distance” (Milano, 2016), “Aurum” (Milano, 2017), “Mari migranti” (Rapallo, 2012). La ricerca artistica di Ernesto Morales si contraddistingue per un forte impegno teso ad indagare tematiche legate all'impermanenza, alla memoria e alla distanza attraverso l'elaborazione pittorica sia di elementi tratti dalla natura colti nella loro dimensione simbolica, che di onirici paesaggi urbani avvolti dal silenzio di atmosfere metafisiche. Vive e lavora a Torino.
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