Sudden Time. Chiara Dynys e Sean Shanahan
Dal 19 Maggio 2021 al 05 Settembre 2021
Varese
Luogo: Villa e Collezione Panza
Indirizzo: Piazza Litta 1
Orari: Tutti i giorni - esclusi i lunedì non festivi - dalle ore 10.00 alle 18.00 (chiusura biglietteria alle 17.15). Solo su prenotazione
Curatori: Anna Bernardini e Giorgio Verzotti
Costo del biglietto: Intero: € 15,00; Iscritti FAI: gratuito; Studente (19 - 25 anni): € 10,00; Ridotto (bambini 6 - 18 anni): € 7,00; Speciale famiglia (2 adulti + 2 bambini): € 35,00; Gratuito fino ai 5 anni
Telefono per informazioni: +39 0332 283960
E-Mail info: faibiumo@fondoambiente.it
Sito ufficiale: http://www.villapanza.it
La mostra presenta i lavori, alcuni dei quali appositamente concepiti per questi spazi, esito della ricerca dei due artisti, che erano ben noti e apprezzati dal collezionista Giuseppe Panza, e infatti già presenti con alcune opere nella sua storica collezione. La selezione delle opere e il loro allestimento mostrano l’evidente affinità con la stessa ricerca del collezionista, che si riflette nella collezione permanente di Villa Panza, con cui esse dialogano, oltre che con l’architettura e il paesaggio, rivelando da nuovi e diversi punti di vista gli stessi temi, cari a Giuseppe Panza, della luce, del colore e della loro dinamica nell’esperienza della percezione individuale.
Il titolo della mostra prende ispirazione da una sinfonia scritta nel 1993 dal compositore inglese George Benjamin cui fanno eco i versi del poeta Wallace Stevens “Era come un tempo improvviso in un mondo senza tempo”. Il tempo improvviso, nell’interpretazione dei due artisti, è l’illuminazione, la rivelazione che accompagna l’intuizione loro, come di ogni artista.
La mostra riunisce otto grandi installazioni di Chiara Dynys e Sean Shanahan, realizzate tra il 2018 e il 2021 ed esposte qui per la prima volta, in particolare negli spazi dei rustici della Villa al piano terra - la scuderia grande, la scuderia piccola e le due rimesse per le carrozze - e nel parco; al primo piano saranno inoltre allestiti tre lavori storici di Sean Shanahan, provenienti dalla Collezione Panza e generosamente messi a disposizione dalla famiglia Panza.
Per i rustici della Villa Chiara Dynys propone tre grandi lavori site specific. All’interno della scuderia piccola, Camini delle Fate (2020 - 2021), è un’opera composta da 34 vetri di Murano, di colori e proporzioni differenti, con il centro in foglia d'oro, inseriti come finestre colorate dentro una grande parete nera. Qui l’artista cita le abitazioni di eremiti e anacoreti risalenti all’XI secolo scavate nella roccia della Cappadocia. All’interno della prima rimessa delle carrozze, Giuseppe’s Door (2020-2021) è una fusione in vetro opalescente. Sulle tre pareti della seconda rimessa viene invece proiettata Melancholia (2020-2021), definita dall’immagine di un cerchio luminoso che cambia lentamente colore e a cui si sovrappone un cerchio opaco nero, come se assistessimo ad un’eclisse lunare. L’occhio dell’osservatore coglie così il potere trasfigurante del rapporto dinamico fra luce e buio, che sembra smaterializzare i volumi e interagire con la percezione degli spazi.
Una scultura sarà poi allestita nel parco della Villa che, come anche accade per gli ambienti interni, stimola la sensibilità degli artisti attivando un fecondo dialogo tra arte e natura. Chiara Dynys propone Giuseppe’s Door (2020-2021), elaborazione monumentale (310 x 260 x 70 cm) della scultura già presente all’interno dedicata al Conte Panza, realizzata in corten e vetro di Murano fotosensibile. Lo speciale materiale cangiante si “carica” di luce e la rilascia nel buio come una “fluorescenza fantasmatica”, dice l’artista.
Nei suoi lavori Chiara Dynys predilige l’utilizzo dei più svariati materiali tra cui il vetro, il metacrilato, la ceramica e i tessuti, che sono modulati attraverso la luce e il colore: secondo Giuseppe Panza di Biumo (2003) “Chiara Dynys è un artista della luce. Ha scelto di lavorare con l'impalpabile sostanza che è pura energia, ma che non è solo energia, diventa qualcosa che ci scalda, ci fa vedere il mondo” e le sue opere, da quelle di piccole dimensioni a quelle monumentali, “trasportano il visitatore in una dimensione immateriale fatta di pura sostanza.”
uattroQuQqqqQuattro installazioni monocromatiche di Sean Shanahan si relazionano invece con gli spazi della scuderia grande. Uno di questi, Taddeo(2018-2021), si offre ad una visione frontale, occupando la parete di fondo dell’ambiente. Qui una forma gialla esagonale sembra galleggiare sulla parete, che l’artista sceglie di dipingere in colore arancione, e sollevarsi come attratta dalla luce naturale che sgorga dalla lunetta presente sulla sommità del muro. Alle pareti laterali, altri tre interventi pittorici S.T (2021), Nunc (2021), Transit (2021), si compongono di moduli di diverso colore (tutte le superfici sono in solido MDF) dai bordi rastremati in modo da costellare di fenditure le superfici così assemblate, anche qui con un intento dinamizzante.
Al piano nobile della villa Sean Shanahan espone tre opere parte della collezione storica di Giuseppe Panza di Biumo raccolti dal collezionista tra il 2004 e il 2007: Untitled (Yellow), 2004; Untitled (Hommage to Frederic Thursz), 2004; Untitled (Paul), 2007 tutti in olio su MDF
Sean Shanahan elabora i suoi monochrome painting-objects partendo da una riflessione sul colore e sceglie il monocromo come principale forma espressiva radicale nella sua essenzialità. L’artista stesso sostiene di essere giunto a questi risultati partendo da un «amore per la stasi», per la natura morta e la sua tradizione, che rappresenta ciò che più si avvicina al suo ideale di pittura. Il monocromo porta con sé una sensazione di rinascita «in uno spazio appena svuotato, lo spazio della purezza e della libertà estetica». Giuseppe Panza nel 2006 scrive della sua ricerca “il colore di Sean è luce riflessa, è una proprietà della superficie, ma nei quadri di questo artista diventa sostanza. Potremmo incominciare un discorso filosofico, seguendo le idee di Spinoza. É sostanza non solo la materia, ma tutto ciò che è conoscibile. In questo modo i quadri di Sean sono sostanza.”
Catalogo Magonza Editore. La mostra si svolge con il Patrocinio del Comune di Varese e della Camera di Commercio di Varese. Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.
Chiara Dynys nasce a Mantova, si forma negli anni Ottanta e vive e lavora a Milano. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui: Civiche Raccolte d’Arte, Milano; Mart, Rovereto; Vaf - Stiftung, Frankfurt am Main; UBS Art Collection, Milano e Wolfsburg; Kunstasammlung, Weimar; Zkm, Karlsruhe; Collezione Panza, Varese; LAC, Lugano e Fondazione Musei Civici di Venezia. Nel 2018 Cortesi Gallery Lugano presenta la mostra di Chiara Dynys “Broken Views”. Come intuibile dal titolo dell'esposizione, l’artista – attraverso tre cicli di opere formalmente molto diversi tra loro, ma semanticamente legati, “Liseberg”, “Look at You” e i libri di metacrilato “Tutto” - si sofferma su di un tema a lei molto caro, quello della difficoltà di “guardare” e al contempo della necessità di farlo, come metafora dell’interpretazione del mondo.
Le sue opere sono state esposte nei principali musei e istituzioni culturali pubbliche e private, italiane ed internazionali, tra cui: Galerie de France 2, Parigi 1993, galleria Monica De Cardenas, Milano 1993; Galerie Samuel Lallouz, Montrèal 1997; Museum Bochmun, Bochmun 2003; Kunstmuseum, Bonn 2004; Rotonda di Via Besana, Milano 2007; Palazzo Reale, Milano 2008; Villa Panza, Varese 2009: ZKM - Museum fur Neue Kunst, Karlsruhe 2009; Archivio Centrale dello Stato, Roma 2010; GNAM - Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2013; Museo Poldi Pezzoli, Milano 2013; Museo Correr, Venezia 2019; Mattatoio, Roma 2019; Luca Tommasi Arte Contemporanea, Milano 2019; Building Box, Milano 2020; Fondazione Berengo, Murano 2020; Casamadre Arte Contemporanea, Napoli 2020.
Sean Shanahan nasce a Dublino nel 1960, nel 1982 ottiene un doppio diploma in Pittura e Storia dell’Arte al Croydon College of Art and Design e nel 1986 vince una borsa di studio alla Fundación Olivar de Castillejo di Madrid. Dal 1990 vive e lavora in Italia. Shanahan ha esposto ampiamente in tutta Europa e ha tenuto numerose mostre personali tra le quali: Dublin City Gallery The Hugh Lane di Dublino e Sleer Gallery di Edimburgo. La sua produzione è presente, tra le altre, in collezioni quali: Dublin City Gallery di Dublino, Irish Museum of Modern Art di Dublino, Galleria San Fedele di Milano e Panza Collection di Mendrisio.
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