Laboratorium-Venezia_“Le Forme preferite della mente”
Dal 08 Novembre 2017 al 31 Dicembre 2017
Venezia
Luogo: Laboratorium-Venezia
Indirizzo: Santa Croce - Calle de Mezo 1592
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 333 8621953
E-Mail info: laboratorium.venezia@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.laboratorium-venezia.com
Venezia, ottobre 2017 - Il prossimo 8 novembre inizia "Laboratorium-Venezia", nel Sestiere di Santa Croce - Calle de Mezo 1592 - con accesso da Campo San Giacomo dell’Orio, nel cuore della venezianità.
Laboratorium-Venezia, gemmazione degli studi realizzati nel profondo Veneto, innesta le ricerche e i progetti passati nell’agire dei prossimi anni ed elegge il luogo della venezianità quale luogo fisico dell'accadere della magica raffinatezza. Come in un cantiere pensato per edificare nuove idee e nuovi prodotti nel campo dell’arte e dei mestieri, gli invitati lavoreranno assieme nel solco delle forme preferite dalla mente.
Laboratorium-Venezia narra in forma di Apologo l’opera degli artisti e dei mastri artigiani, il sapere manuale, che sarà filmato e documentato nello svolgere del loro fare. Dar voce agli artisti e ai maestri artigiani in Venezia il giorno ottavo, assume simbolicamente il duplice significato della rinascita. Il Giano bifronte guarda contemporaneamente al passato e al futuro e definisce un asse di continuità nella via della finezza che attraversa i popoli, come le Vie dell’Ambra e della Seta.
8 novembre, h 18.00: prima presentazione del Laboratorium-Venezia_“Le Forme preferite della mente”
L’avvenimento è promosso da Marino Zancanella e Davide Gabriele in collaborazione con Alberto Cottignoli, Diego Valerio Crestani, Marie Malherbe, Marino Lodoli, Piero Meogrossi, Fabio Roncato, Gianni Trevisan, Wolfgang Zingerle. Frammenti delle loro opere saranno esposti per illustrare le individualità
Le nuove opere prodotte dall’unione delle capacità di ciascuno, saranno promosse da Laboratorium-Venezia anche in altri luoghi del profondo Veneto: Villa Farsetti (Santa Maria di Sala, VE), Torre dell’Orologio (Noale, VE), Chiesetta nella Piazza di Badoere (TV) - già sedi della Biennale Architettura nel 1985 - Casa Zancanella (Santa Maria di Sala, VE) e Villa Orlowo (Orlowo Inowroclaw, Polonia).
Simposi e lavori si terranno nelle fabbriche e botteghe degli artigiani che parteciperanno al laboratorio. La produzione manuale e artistica sarà affiancata da attività di ricerca, interviste video e pubblicazioni critiche sui temi del Laboratorium e delle attività che in esso verranno svolte.
Per approfondire:
LO SPAZIO
“L’antichità e la modernità sono due universi paralleli: la visita classica a rovine archeologiche comporta solitamente anche fatica, rievocando vestigie del passato, di un’epoca d’oro forse mai esistita e nella quale tendiamo a rifugiarci, fuggendo al presente. Venezia, al contrario, è una città antica che continua a vivere nonostante tutto. Il simbolismo nasce dalla storia, dalla ricerca di un riposo della mente e di significati e di momenti di vita che sono diventati rari. San Giacomo dell’Orio è uno dei campi più misteriosi di Venezia perché ha mantenuto la sua funzione di salotto del vivere: la sua forma lunata si rivolge verso l’abside della Chiesa, a cui mi sono spesso ispirato per le mie architetture costruite e disegnate. Il laboratorio, situato in Calle de Mezo e centrato sull’abside della Chiesa, si trova in un punto in cui gli elementi della calle, del campo e del bacino d’acqua coesistono in maniera armonica. Questo rapporto tipico di Venezia, bacino - porta d’acqua - calle lunga e campo, costituisce uno dei ruoli più tipici della città, ovvero i percorsi pedonali, acquei ma anche quelli dello stare assieme, dell’abitare e del gioco dei bambini (…).”
Arch. Marino Zancanella - intervista completa su: https://www.youtube.com/channel/UCJrl0BV8FOftLpJBlkcHGhg
IL TEMA DELLA MOSTRA
Secondo le diverse capacità espressive ed esperienze, il Laboratorium-Venezia ospiterà durante l’evento inaugurale e nel periodo successivo una mostra che illustra un’indagine critica del tema Le forme preferite della mente attraverso le opere esposte. "La Centuriazione informa le capacità cognitive umane e con esse le proprietà ascrivibili alla coscienza, vale a dire riconducibili al risultato di un lungo processo evolutivo riguardante gli aspetti morfologici e funzionali della mente; quest’ultima intesa come sistema che forma abitudini: comportamenti inconsapevoli risultato delle esperienze passate, senza però che tali esperienze assumano la consapevolezza di modelli strutturati. Nel tempo si distillano così le forme preferite che tendono a riconfermare l’ordine. (...) La composizione che realizza il Palladio è di una geniale semplicità: egli mantiene la struttura del palazzo veneziano tripartito ma aggiunge ai lati due barchesse, giustapposte al nucleo centrale, lungo la linea parallela al decumano. Le barchesse, costruzioni mutuate dalla complessa storia navale che parte dai Greci e arriva a Venezia, prendono origine dalle fabbriche dell’Arsenale veneziano: grandi spazi a pianta libera adibiti alle costruzioni navali. Generalmente le barchesse hanno infatti il tetto a forma di carena di nave, perché i veneziani, figli dei bizantini, preferivano costruire la struttura del tetto come una carena di nave rovesciata, strutturalmente autonoma, che potesse quindi ben adattarsi ai cedimenti tipici dei terreni lagunari. Le barchesse disseminate nel territorio centuriato, assomigliano a frammenti di un acquedotto romano inseriti nella natura, intesa come seconda natura e si configurano ben ordinate come le coltivazioni. (...)"
da Le forme preferite della mente di Marino Zancanella e Sara Mattivi
Per maggiori informazioni:
Laboratorium-Venezia
Santa Croce - Calle de Mezo 1592, Venezia
laboratorium.venezia@gmail.com
+39 333 8621953
Youtube / Facebook / Instagram @laboratorium.venezia
www.laboratorium-venezia.com
Laboratorium-Venezia, gemmazione degli studi realizzati nel profondo Veneto, innesta le ricerche e i progetti passati nell’agire dei prossimi anni ed elegge il luogo della venezianità quale luogo fisico dell'accadere della magica raffinatezza. Come in un cantiere pensato per edificare nuove idee e nuovi prodotti nel campo dell’arte e dei mestieri, gli invitati lavoreranno assieme nel solco delle forme preferite dalla mente.
Laboratorium-Venezia narra in forma di Apologo l’opera degli artisti e dei mastri artigiani, il sapere manuale, che sarà filmato e documentato nello svolgere del loro fare. Dar voce agli artisti e ai maestri artigiani in Venezia il giorno ottavo, assume simbolicamente il duplice significato della rinascita. Il Giano bifronte guarda contemporaneamente al passato e al futuro e definisce un asse di continuità nella via della finezza che attraversa i popoli, come le Vie dell’Ambra e della Seta.
8 novembre, h 18.00: prima presentazione del Laboratorium-Venezia_“Le Forme preferite della mente”
L’avvenimento è promosso da Marino Zancanella e Davide Gabriele in collaborazione con Alberto Cottignoli, Diego Valerio Crestani, Marie Malherbe, Marino Lodoli, Piero Meogrossi, Fabio Roncato, Gianni Trevisan, Wolfgang Zingerle. Frammenti delle loro opere saranno esposti per illustrare le individualità
Le nuove opere prodotte dall’unione delle capacità di ciascuno, saranno promosse da Laboratorium-Venezia anche in altri luoghi del profondo Veneto: Villa Farsetti (Santa Maria di Sala, VE), Torre dell’Orologio (Noale, VE), Chiesetta nella Piazza di Badoere (TV) - già sedi della Biennale Architettura nel 1985 - Casa Zancanella (Santa Maria di Sala, VE) e Villa Orlowo (Orlowo Inowroclaw, Polonia).
Simposi e lavori si terranno nelle fabbriche e botteghe degli artigiani che parteciperanno al laboratorio. La produzione manuale e artistica sarà affiancata da attività di ricerca, interviste video e pubblicazioni critiche sui temi del Laboratorium e delle attività che in esso verranno svolte.
Per approfondire:
LO SPAZIO
“L’antichità e la modernità sono due universi paralleli: la visita classica a rovine archeologiche comporta solitamente anche fatica, rievocando vestigie del passato, di un’epoca d’oro forse mai esistita e nella quale tendiamo a rifugiarci, fuggendo al presente. Venezia, al contrario, è una città antica che continua a vivere nonostante tutto. Il simbolismo nasce dalla storia, dalla ricerca di un riposo della mente e di significati e di momenti di vita che sono diventati rari. San Giacomo dell’Orio è uno dei campi più misteriosi di Venezia perché ha mantenuto la sua funzione di salotto del vivere: la sua forma lunata si rivolge verso l’abside della Chiesa, a cui mi sono spesso ispirato per le mie architetture costruite e disegnate. Il laboratorio, situato in Calle de Mezo e centrato sull’abside della Chiesa, si trova in un punto in cui gli elementi della calle, del campo e del bacino d’acqua coesistono in maniera armonica. Questo rapporto tipico di Venezia, bacino - porta d’acqua - calle lunga e campo, costituisce uno dei ruoli più tipici della città, ovvero i percorsi pedonali, acquei ma anche quelli dello stare assieme, dell’abitare e del gioco dei bambini (…).”
Arch. Marino Zancanella - intervista completa su: https://www.youtube.com/channel/UCJrl0BV8FOftLpJBlkcHGhg
IL TEMA DELLA MOSTRA
Secondo le diverse capacità espressive ed esperienze, il Laboratorium-Venezia ospiterà durante l’evento inaugurale e nel periodo successivo una mostra che illustra un’indagine critica del tema Le forme preferite della mente attraverso le opere esposte. "La Centuriazione informa le capacità cognitive umane e con esse le proprietà ascrivibili alla coscienza, vale a dire riconducibili al risultato di un lungo processo evolutivo riguardante gli aspetti morfologici e funzionali della mente; quest’ultima intesa come sistema che forma abitudini: comportamenti inconsapevoli risultato delle esperienze passate, senza però che tali esperienze assumano la consapevolezza di modelli strutturati. Nel tempo si distillano così le forme preferite che tendono a riconfermare l’ordine. (...) La composizione che realizza il Palladio è di una geniale semplicità: egli mantiene la struttura del palazzo veneziano tripartito ma aggiunge ai lati due barchesse, giustapposte al nucleo centrale, lungo la linea parallela al decumano. Le barchesse, costruzioni mutuate dalla complessa storia navale che parte dai Greci e arriva a Venezia, prendono origine dalle fabbriche dell’Arsenale veneziano: grandi spazi a pianta libera adibiti alle costruzioni navali. Generalmente le barchesse hanno infatti il tetto a forma di carena di nave, perché i veneziani, figli dei bizantini, preferivano costruire la struttura del tetto come una carena di nave rovesciata, strutturalmente autonoma, che potesse quindi ben adattarsi ai cedimenti tipici dei terreni lagunari. Le barchesse disseminate nel territorio centuriato, assomigliano a frammenti di un acquedotto romano inseriti nella natura, intesa come seconda natura e si configurano ben ordinate come le coltivazioni. (...)"
da Le forme preferite della mente di Marino Zancanella e Sara Mattivi
Per maggiori informazioni:
Laboratorium-Venezia
Santa Croce - Calle de Mezo 1592, Venezia
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+39 333 8621953
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