Venezia e la scienza, due secoli di sostenibilità

Giovanni Barozzi, Progetto per un sistema di governo della navigazione aerea, tav. I, particolare, 1847. Archivio Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Dal 7 October 2023 al 12 November 2023
Venezia
Luogo: Palazzo Loredan
Indirizzo: Campo S. Stefano 2946
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 17
Curatori: Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti
Enti promotori:
- Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti
- Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF)
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: ida.santisi@istitutoveneto.it
Sito ufficiale: http://www.istitutoveneto.it
L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti (IVSLA) e la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) presentano l’esposizione VENEZIA E LA SCIENZA. Due secoli di sostenibilità.
La mostra, in programma dal 7 ottobre al 12 novembre 2023, è parte della Biennale della Sostenibilità 2023 - “L’era del MOSE” e ospita oltre 80 documenti, tra incisioni, disegni, fotografie, mappe, modelli, strumenti di misura e progetti che escono dagli archivi per guidare il visitatore alla scoperta delle trasformazioni, frutto del progresso scientifico e tecnologico, avvenute a Venezia tra l’Ottocento e il Novecento.
«Sorgenti di prosperità»: è questa l'immagine scelta da Eugenio di Beauharnais, principe e viceré d'Italia, per indicare le speranze riposte dalla classe dirigente napoleonica sulle «utili scoperte», le «invenzioni», i «perfezionamenti» nel campo dell'agricoltura, delle «arti meccaniche» e dei nuovi «rami d'industria». Sorgenti di prosperità, dunque, dalle quali si sarebbero attesi benefici per la «nostra buona città di Venezia» per la quale si aprivano le porte di un XIX secolo carico di promesse, di speranze, di novità e di trasformazioni. A vigilare sulla bontà delle scoperte e a perfezionare le scienze veniva chiamato, riunito in un Istituto nazionale di scienze, lettere ed arti, un gruppo selezionato di scienziati e letterati, non più giovanissimi, qualcuno dei quali con un passato da protagonista nella stagione democratica seguita alla caduta della Serenissima. Le invenzioni e le scoperte che questi uomini di scienza, e i loro successori, si troveranno a dover esaminare, approvando e respingendo, a volte a torto, a volte a ragione, saranno il risultato di un processo di innovazione scientifico e tecnologico che, nato altrove, porterà anche Venezia a misurarsi con quella 'modernizzazione' che ha caratterizzato la storia delle grandi città europee, segnate da una profonda trasformazione urbana tra '800 e '900 dovuta al prepotente irrompere del progresso che ha rivoluzionato il modo di concepire e vivere l'Urbs. Dalla mobilità ai servizi, dal sistema assistenziale a quello di istruzione, dall'igiene all'economia, ogni settore della Civitas veneziana ha subito un cambiamento che ha costretto a ripensare, allargando le dimensioni e gli orizzonti, il concetto di città e di vita sociale. Se questo ha comportato una rivisitazione urbanistica che ha progressivamente modificato gli antichi tessuti urbani portando alla nascita delle grandi metropoli europee che conosciamo oggi come Londra, Parigi, Berlino, Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, anche per Venezia si è trattato di una travolgente trasformazione, benché in una modalità originale dovuta alla sua configurazione ambientale. Con la mostra Venezia e la scienza, due secoli di sostenibilità l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, erede di quell'istituzione nata all'alba del XIX secolo, e la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) intendono offrire un racconto di come, durante due secoli di storia, il progresso scientifico e tecnologico abbia cercato di porsi a servizio della città, perché non rimanesse esclusa dal processo di modernizzazione, senza perdere al tempo stesso le sue caratteristiche e le sue peculiarità. Comitato scientifico della mostra e del catalogo
Andrea Rinaldo, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Renato Brunetta, Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità
/ Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF)
Donatella Calabi, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Sandro G. Franchini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giandomenico Romanelli, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
A corredo della mostra, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti propone la proiezione di tre documentari:
- mercoledì 18 ottobre, ore 17.30, Itinerari di archeologia industriale
introducono la proiezione Roberto Ellero e Carlo Montanaro
- mercoledì 8 novembre, ore 17.30, Quattro passi per Venezia di Francesco De Feo
e Venezia città moderna di Ermanno Olmi
introducono le proiezioni Carlo Montanaro e Davide Terrin
Le proiezioni si terranno nella sede di Palazzo Franchetti, Campo S. Stefano 2847.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione scrivendo all'indirizzo accrediti@istitutoveneto.it
La mostra, in programma dal 7 ottobre al 12 novembre 2023, è parte della Biennale della Sostenibilità 2023 - “L’era del MOSE” e ospita oltre 80 documenti, tra incisioni, disegni, fotografie, mappe, modelli, strumenti di misura e progetti che escono dagli archivi per guidare il visitatore alla scoperta delle trasformazioni, frutto del progresso scientifico e tecnologico, avvenute a Venezia tra l’Ottocento e il Novecento.
«Sorgenti di prosperità»: è questa l'immagine scelta da Eugenio di Beauharnais, principe e viceré d'Italia, per indicare le speranze riposte dalla classe dirigente napoleonica sulle «utili scoperte», le «invenzioni», i «perfezionamenti» nel campo dell'agricoltura, delle «arti meccaniche» e dei nuovi «rami d'industria». Sorgenti di prosperità, dunque, dalle quali si sarebbero attesi benefici per la «nostra buona città di Venezia» per la quale si aprivano le porte di un XIX secolo carico di promesse, di speranze, di novità e di trasformazioni. A vigilare sulla bontà delle scoperte e a perfezionare le scienze veniva chiamato, riunito in un Istituto nazionale di scienze, lettere ed arti, un gruppo selezionato di scienziati e letterati, non più giovanissimi, qualcuno dei quali con un passato da protagonista nella stagione democratica seguita alla caduta della Serenissima. Le invenzioni e le scoperte che questi uomini di scienza, e i loro successori, si troveranno a dover esaminare, approvando e respingendo, a volte a torto, a volte a ragione, saranno il risultato di un processo di innovazione scientifico e tecnologico che, nato altrove, porterà anche Venezia a misurarsi con quella 'modernizzazione' che ha caratterizzato la storia delle grandi città europee, segnate da una profonda trasformazione urbana tra '800 e '900 dovuta al prepotente irrompere del progresso che ha rivoluzionato il modo di concepire e vivere l'Urbs. Dalla mobilità ai servizi, dal sistema assistenziale a quello di istruzione, dall'igiene all'economia, ogni settore della Civitas veneziana ha subito un cambiamento che ha costretto a ripensare, allargando le dimensioni e gli orizzonti, il concetto di città e di vita sociale. Se questo ha comportato una rivisitazione urbanistica che ha progressivamente modificato gli antichi tessuti urbani portando alla nascita delle grandi metropoli europee che conosciamo oggi come Londra, Parigi, Berlino, Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, anche per Venezia si è trattato di una travolgente trasformazione, benché in una modalità originale dovuta alla sua configurazione ambientale. Con la mostra Venezia e la scienza, due secoli di sostenibilità l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, erede di quell'istituzione nata all'alba del XIX secolo, e la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF) intendono offrire un racconto di come, durante due secoli di storia, il progresso scientifico e tecnologico abbia cercato di porsi a servizio della città, perché non rimanesse esclusa dal processo di modernizzazione, senza perdere al tempo stesso le sue caratteristiche e le sue peculiarità. Comitato scientifico della mostra e del catalogo
Andrea Rinaldo, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Renato Brunetta, Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità
/ Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF)
Donatella Calabi, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Sandro G. Franchini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giandomenico Romanelli, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
A corredo della mostra, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti propone la proiezione di tre documentari:
- mercoledì 18 ottobre, ore 17.30, Itinerari di archeologia industriale
introducono la proiezione Roberto Ellero e Carlo Montanaro
- mercoledì 8 novembre, ore 17.30, Quattro passi per Venezia di Francesco De Feo
e Venezia città moderna di Ermanno Olmi
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Le proiezioni si terranno nella sede di Palazzo Franchetti, Campo S. Stefano 2847.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione scrivendo all'indirizzo accrediti@istitutoveneto.it
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