Brescia | Museo di Santa Giulia | Prorogata fino al 1° marzo 2020
L'arte senza confini di un giovane donna di oggi incontra la bellezza di un museo ricco di storia.
Avremo anche giorni migliori – Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche è il titolo della prima personale italiana dell’artista e giornalista curda Zehra Doğan (Diyarbakir, Turchia, 1989), curata da Elettra Stamboulis, che il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, diretta da Stefano Karadjov, presentano al Museo di Santa Giulia.
Una mostra intensa e coraggiosa, che nell'ambito del Festival della Pace, organizzato dal Comune di Brescia e dalla Provincia di Brescia,
svela la poetica un'artista la cui arte è un penetrante distillato di vita personale e vicende di spinosa attualità, espresso tramite
una profonda complessità linguistica ed una vasta gamma di supporti e tecniche attinti dalla casualità delle contingenze, dando vita ad opere inconsuete, fragilissime e delicate, ma di forte espressività.
L'appuntamento con Zehra, che attualmente ha scelto di trascorrere il proprio esilio nella città di Londra, è fissato per sabato 23 novembre alle 16 nei suggestivi ambienti del Museo di Santa Giulia con una performance dedicata all'attivista curda Hevrin Khalaf, giustiziata in Siria un mese fa dalle milizie filo-turche.
Leggi anche:
• Avremo anche giorni migliori – Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche
• Dal carcere al museo: debutta in Italia l’opera di Zehra Doğan
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FOTO
Zehra Doğan – Poesia per un futuro possibile
Zehra Doğan, Palestina, 8 giugno 2019, Londra, Miscele naturali su tela, 92 x 97 cm | Foto: Jef Rabillon
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