San Giovanni Battista

Trastevere, Gianicolo, Testaccio

San Giovanni Battista
La tela è ricordata per la prima volta negli inventari Corsini nel 1784 come un "S. Giovanni Battista. Stile di Caravaggio". Per questo è ipotizzabile che il dipinto fosse entrato in collezione in conseguenza del matrimonio di Bartolomeo Corsini con donna Felice Barberini (1758). ###
E' certamente una versione tra le meno note realizzate da Caravaggio di questo stesso soggetto e per questo in passato si è spesso dubitato dell'autenticità del dipinto. Tuttavia sia per le affinità compositive riscontrabili con il San Giovanni Battista conservato nel Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City (anch'esso di Caravaggio), che per diversi particolari tipici del produzione del maestro lombardo, come il tronco dell'albero appena visibile sullo sfondo spesso presente nelle opere degli ultimi anni romani (vedi il  San Francesco del Museo Civico di Cremona), è stata confermata l'attribuzione ulteriormente rafforzata dalle indagini radiografiche.