Altro palazzo attribuito a Palladio su Corso Palladio. Se fosse corretta questa idea il celebre architetto l'avrebbe progettato intorno al 1540, e poi la realizzazione finale, tra 1561 e 1566, fu frutto dell'unione di due edifici voluta dal proprietario Vincenzo Pojana. Risale infatti al 22 gennaio 1561 la richiesta di quest'ultimo al Maggior Consiglio di Vicenza di poter effettuare questi lavori.
Come in diverse altre strutture palladiane, il palazzo ha un pianterreno che in facciata si presenta bugnato (evidente l'unione dei due corpi di fabbrica nella diversa sistemazione dei conci rustici a sinistra e a destra dell'arco centrale), al di sopra del quale è il piano nobile che alterna finestre delimitate da balaustre sormontate da timpani triangoli e semicircolari in alternanza.
A separare gli spazi delle finestre intervengono delle lesene corinzie che delimitano anche il piano superiore, al livello dei sottotetti, che sul prospetto è ravvisabile per una serie di aperture quadrate.