La piazza della città

L'arteria palladiana di Vicenza
 
L'arteria palladiana di Vicenza
G. B. Maganza (attribuito a), Andrea Palladio nel 1576, olio su tavola, Vicenza, Villa Valmarana ai Nani.

Pochi metri più avanti sulla destra contra’ Cavour conduce in piazza dei Signori, un tempo sede del foro romano e poi delle magistrature pubbliche cittadine.
Al centro sorge il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto come Basilica Palladiana in virtù dell’intervento attuato dal Palladio sulla struttura quattrocentesca preesistente.
Quando gli viene affidato il progetto, il Palladio è un semplice architetto, ha 38 anni e non è ancora molto conosciuto ma la sua idea per la Basilica, una struttura a colonne e loggiati in stile classico in armonia perfetta con la struttura preesistente, ha grande successo e segna una svolta definitiva nella sua carriera.
Il cantiere sarà concluso 17 anni dopo la sua morte.
La piazza, una delle più belle d’Italia, è il centro cittadino.
Da sempre è luogo d’incontro e di commerci: nel Medioevo ospitava le botteghe dei gioiellieri sotto gli edifici di proprietà del Comune, mentre di fronte erano le botteghe dei “merzari” (merciai), sistemati sotto tende. Alla fine del Quattrocento e nel Cinquecento, le due ali del Monte di Pietà, istituito dal Comune dopo la cacciata degli ebrei, accolsero le botteghe dei "merzari".
Oggi ogni giovedì la piazza è animata da un variopinto mercato.
Risale invece al 1571 l’incarico di rifare completamente la residenza ufficiale del capitanio veneziano, di fronte alla Basilica. La Loggia del Capitaniato, detta anche Loggia Bernarda dal nome di uno dei magistrati veneziani che la utilizzava, è opera di un Palladio ormai affermato. Anche in questo caso il cantiere non fu concluso e delle campate previste ne furono realizzate soltanto tre.

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