Pinacoteca Tosio Martinengo
Brescia, Piazza Moretto 1
- Indirizzo: Piazza Moretto 1
- E-Mail: info@bresciamusei.com
- Telefono: +39 030 2400640
- Apertura: La Pinacoteca Tosio Martinengo è temporaneamente chiusa per lavori di ristrutturazione e allestimento del nuovo percorso museale.
DESCRIZIONE:
La Pinacoteca Civica è stata istituita nel 1908. La collezione attuale contempla una vasta raccolta di opere che coprono un ampio arco temporale dal XIII e al XVIII secolo con veri e propri capolavori, tra cui opere di Raffaello Sanzio e Lorenzo Lotto. Notevole è il nucleo di opere di Vincenzo Foppa, caposcuola della pittura lombarda del Quattrocento, e dei maestri del rinascimento bresciano come Savoldo, Romanino, Moretto. La sezione dei ritratti del Cinquecento presenta tele di Tintoretto e di Sofonisba Anguissola. La sezione dedicata ai secoli XVII e XVIII include opere di Palma il giovane e Andrea Celesti oltre a una cospicua raccolta di capolavori dei cosiddetti "pittori della realtà" bresciani come Antonio Cifrondi e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto. Molto importante la collezione di opere grafiche che fu iniziata nel Settecento dal cardinale Angelo Maria Querini e che nel corso dell'Ottocento e del Novecento si è arricchita a più riprese. Il fondo contempla oggi oltre trentamila esemplari, che documentano lo sviluppo dell'incisione nelle sue varie tecniche (xilografia, bulino, acquaforte, chiaroscuro, litografia) dal Quattrocento all'età contemporanea con opere di Albrecht Dürer, Parmigianino, Annibale e Ludovico Carracci, Rembrandt, Canaletto, Tiepolo, Piranesi, Goya e Morandi.
La Pinacoteca Civica è stata istituita nel 1908. La collezione attuale contempla una vasta raccolta di opere che coprono un ampio arco temporale dal XIII e al XVIII secolo con veri e propri capolavori, tra cui opere di Raffaello Sanzio e Lorenzo Lotto. Notevole è il nucleo di opere di Vincenzo Foppa, caposcuola della pittura lombarda del Quattrocento, e dei maestri del rinascimento bresciano come Savoldo, Romanino, Moretto. La sezione dei ritratti del Cinquecento presenta tele di Tintoretto e di Sofonisba Anguissola. La sezione dedicata ai secoli XVII e XVIII include opere di Palma il giovane e Andrea Celesti oltre a una cospicua raccolta di capolavori dei cosiddetti "pittori della realtà" bresciani come Antonio Cifrondi e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto. Molto importante la collezione di opere grafiche che fu iniziata nel Settecento dal cardinale Angelo Maria Querini e che nel corso dell'Ottocento e del Novecento si è arricchita a più riprese. Il fondo contempla oggi oltre trentamila esemplari, che documentano lo sviluppo dell'incisione nelle sue varie tecniche (xilografia, bulino, acquaforte, chiaroscuro, litografia) dal Quattrocento all'età contemporanea con opere di Albrecht Dürer, Parmigianino, Annibale e Ludovico Carracci, Rembrandt, Canaletto, Tiepolo, Piranesi, Goya e Morandi.
COMMENTI
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