La Valle d'Aosta svela una nuova realtà museale
Castello Gamba, Châtillon, Valle d'Aosta
01/10/2012
Aosta - Sabato 27 ottobre apre al pubblico Il Castello Gamba in Valle d'Aosta, uno dei tre monumenti architettonici presenti nel territorio del Comune di Châtillon che, grazie ad un complesso lavoro di restauro durato tre anni e curato dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, "si contestualizza - spiega l'Assessore Laurent Viérin - nell’ambito di un sistema più ampio, costituito dai castelli, dalle dimore storiche e dagli altri siti monumentali presenti sul territorio valdostano".
Il Castello, costruito tra il 1901 e il 1903 dal barone Carlo Maurizio Gamba, ospita la collezione di arte moderna e contemporanea regionale con oltre 1.500 opere.
13 sale, distribuite sui due piani dell’edificio, ospitano una selezione, curata da Rosanna Maggio Serra, di 150 opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche, che vanno dall’Ottocento ad oggi.
Dei grandi maestri del ‘900 sculture di Martini, Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro; dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Guttuso, sino ad esponenti della ricerca contemporanea come Schifano, Baruchello, Rama, Mainolfi.
Non mancano opere dei vari movimenti che hanno animato la scena artistica italiana negli ultimi 25 anni, tra cui l’Astrattismo geometrico, la Transavanguardia, la Poesia Visiva, l’Anacronismo e la Pop Art.
Particolare rilievo è data all'attività dei giovani artisti valdostani su committenza regionale.
Il Castello, costruito tra il 1901 e il 1903 dal barone Carlo Maurizio Gamba, ospita la collezione di arte moderna e contemporanea regionale con oltre 1.500 opere.
13 sale, distribuite sui due piani dell’edificio, ospitano una selezione, curata da Rosanna Maggio Serra, di 150 opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche, che vanno dall’Ottocento ad oggi.
Dei grandi maestri del ‘900 sculture di Martini, Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro; dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Guttuso, sino ad esponenti della ricerca contemporanea come Schifano, Baruchello, Rama, Mainolfi.
Non mancano opere dei vari movimenti che hanno animato la scena artistica italiana negli ultimi 25 anni, tra cui l’Astrattismo geometrico, la Transavanguardia, la Poesia Visiva, l’Anacronismo e la Pop Art.
Particolare rilievo è data all'attività dei giovani artisti valdostani su committenza regionale.
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