Dal 4 febbraio nel nuovo allestimento progettato da Navarro Baldeweg
La Vittoria Alata si svela al pubblico: tante sorprese per salutare l'abbraccio con Brescia
La Vittoria Alata | Foto: © Fotostudio Rapuzzi | Courtesy Brescia Musei
Samantha De Martin
02/02/2021
Brescia - Ancora qualche giorno e la Vittoria, con il suo incedere solenne, tornerà ad avvolgere il suo pubblico nell’abbraccio più atteso, con le sue vaporose ali piumate fresche di restauro, e quello sguardo che sembra voler promettere alla città, tra le più colpite dalla pandemia, che, sì, questa volta davvero, tutto finirà bene.
A partire dal 4 febbraio, dopo un’attesa durata due anni, resa ancora più lunga dalla chiusura imposta dall'emergenza sanitaria, la Vittoria Alata si svela al pubblico.
La Vittoria Alata dopo il restauro, nel Capitolium con il nuovo allestimento di Juan Navarro Baldeweg | Foto: © Alessandra Chemollo | Courtesy Archivio fotografico Musei di Brescia
Era stato annunciato e salutato come uno degli appuntamenti più attesi e importanti per la città, e adesso il ritorno di quella che rappresenta una delle più straordinarie statue di epoca romana, nel Capitolium di Brescia, bellissima e trionfante nell’inedito allestimento museale all’avanguardia progettato dall’architetto portoghese Juan Navarro Baldeweg, diventa una festa, con tante novità che accompagnano il ritorno dei visitatori.
Per festeggiare il rientro del bronzo che stregò anche Carducci, D’Annunzio e Napoleone III, alto poco più di due metri, il chitone leggero, l’acconciatura raffinata, una fascia illuminata da agemine in argento, dopo due anni di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, l’ingresso al Capitolium fino al 26 febbraio sarà gratuito.
Solo nelle giornate di giovedì 4 e venerdì 5 febbraio, il pubblico potrà invece usufruire di una visita guidata gratuita che svelerà tutti i segreti, le storie e le vicende del capolavoro bronzeo.
Vittoria alata, 250 a.C. circa, Bronzo, Altezza 195 cm, Brescia Museo di Santa Giulia, Brescia | Courtesy Brescia Musei
Perché di segreti ne custodisce tanti, Vittoria, dalle origini - che uno studio ipotizza legate alle raffinate officine bronzistiche non lontane dalla città - alla funzione che svolse, quale probabile dono per Brescia a seguito di una vittoria militare.
Mentre tra le certezze svelate dall’intervento di restauro vi è la conferma che la statua, realizzata in un unico momento, modellata e fusa intorno alla metà del I secolo d.C, fu concepita sin dall’inizio come Vittoria Alata.
Per salutare il suo ritorno e celebrare il suo rincontro con il pubblico, la mattina di giovedì 4 febbraio, le autorità bresciane daranno il benvenuto, nell’aula del Capitolium, ai primi ospiti, che accolti in due slot di ingressi straordinari, alle 9 e alle 9.30, avranno il privilegio di ammirare la Vittoria Alata come mai prima d'ora. Per i primi 30 prenotati ci sarà anche anche uno speciale souvenir, a ricordo della giornata.
Dal museo alla carta, occhi puntati anche alle edicole della città, dove, sempre dal 4 febbraio, in allegato con il Giornale di Brescia sarà possibile acquistare la nuova guida al Parco archeologico, realizzata dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Skira.
E mentre il monumentale bronzo della Vittoria svetterà nel Capitolium, illuminando l’intera area archeologica di Brixia - Parco Archeologico di Brescia Romana, nelle sale del Museo di Santa Giulia la mostra dedicata all’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg, progettista della sua nuova, scenografica “dimora”, tornerà a essere fruibile dal pubblico fino al 21 aprile.
La Leonessa d’Italia, Brescia fedele, è pronta ad accogliere la sua icona. Il grande giorno è arrivato e il lungo abbraccio con questo capolavoro - destinato forse alla fusione quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero, e salvato in un’intercapedine nei pressi del Capitolium da un pagano zelante - sarà bellissimo.
Vittoria Alata, allestimento | Foto: © Alessandra Chemollo | Courtesy Archivio fotografico Brescia Musei
Leggi anche:
• La Vittoria Alata di Brescia: storia del capolavoro che stregò D'Annunzio e Napoleone
• Sulle ali della Vittoria: a Brescia il 2020 è nel segno dell'archeologia
• La Vittoria Alata torna a Brescia. La città riparte dalla luce di Juan Navarro Baldeweg
• A Brescia è il giorno della Vittoria
A partire dal 4 febbraio, dopo un’attesa durata due anni, resa ancora più lunga dalla chiusura imposta dall'emergenza sanitaria, la Vittoria Alata si svela al pubblico.
La Vittoria Alata dopo il restauro, nel Capitolium con il nuovo allestimento di Juan Navarro Baldeweg | Foto: © Alessandra Chemollo | Courtesy Archivio fotografico Musei di Brescia
Era stato annunciato e salutato come uno degli appuntamenti più attesi e importanti per la città, e adesso il ritorno di quella che rappresenta una delle più straordinarie statue di epoca romana, nel Capitolium di Brescia, bellissima e trionfante nell’inedito allestimento museale all’avanguardia progettato dall’architetto portoghese Juan Navarro Baldeweg, diventa una festa, con tante novità che accompagnano il ritorno dei visitatori.
Per festeggiare il rientro del bronzo che stregò anche Carducci, D’Annunzio e Napoleone III, alto poco più di due metri, il chitone leggero, l’acconciatura raffinata, una fascia illuminata da agemine in argento, dopo due anni di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, l’ingresso al Capitolium fino al 26 febbraio sarà gratuito.
Solo nelle giornate di giovedì 4 e venerdì 5 febbraio, il pubblico potrà invece usufruire di una visita guidata gratuita che svelerà tutti i segreti, le storie e le vicende del capolavoro bronzeo.
Vittoria alata, 250 a.C. circa, Bronzo, Altezza 195 cm, Brescia Museo di Santa Giulia, Brescia | Courtesy Brescia Musei
Perché di segreti ne custodisce tanti, Vittoria, dalle origini - che uno studio ipotizza legate alle raffinate officine bronzistiche non lontane dalla città - alla funzione che svolse, quale probabile dono per Brescia a seguito di una vittoria militare.
Mentre tra le certezze svelate dall’intervento di restauro vi è la conferma che la statua, realizzata in un unico momento, modellata e fusa intorno alla metà del I secolo d.C, fu concepita sin dall’inizio come Vittoria Alata.
Per salutare il suo ritorno e celebrare il suo rincontro con il pubblico, la mattina di giovedì 4 febbraio, le autorità bresciane daranno il benvenuto, nell’aula del Capitolium, ai primi ospiti, che accolti in due slot di ingressi straordinari, alle 9 e alle 9.30, avranno il privilegio di ammirare la Vittoria Alata come mai prima d'ora. Per i primi 30 prenotati ci sarà anche anche uno speciale souvenir, a ricordo della giornata.
Dal museo alla carta, occhi puntati anche alle edicole della città, dove, sempre dal 4 febbraio, in allegato con il Giornale di Brescia sarà possibile acquistare la nuova guida al Parco archeologico, realizzata dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Skira.
E mentre il monumentale bronzo della Vittoria svetterà nel Capitolium, illuminando l’intera area archeologica di Brixia - Parco Archeologico di Brescia Romana, nelle sale del Museo di Santa Giulia la mostra dedicata all’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg, progettista della sua nuova, scenografica “dimora”, tornerà a essere fruibile dal pubblico fino al 21 aprile.
La Leonessa d’Italia, Brescia fedele, è pronta ad accogliere la sua icona. Il grande giorno è arrivato e il lungo abbraccio con questo capolavoro - destinato forse alla fusione quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero, e salvato in un’intercapedine nei pressi del Capitolium da un pagano zelante - sarà bellissimo.
Vittoria Alata, allestimento | Foto: © Alessandra Chemollo | Courtesy Archivio fotografico Brescia Musei
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