A Firenze un'acquisizione importante
Agli Uffizi i disegni "perduti" di Soldani Benzi, l'ultimo artista dei Medici
Alcuni disegni di Soldani Benzi acquisiti dagli Uffizi. Courtesy of Gallerie degli Uffizi
Samantha De Martin
22/08/2018
Firenze - Ad oggi costituiscono l’unica testimonianza dell’attività di Massimiliano Soldani Benzi, figura di spicco del tardo-barocco fiorentino, autore di molte opere destinate agli ultimi esponenti della dinastia medicea.
Ed è anche per questo che i 43 disegni acquisiti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi rivestono grande importanza, ricostruendo il processo creativo dell’artista, le cui opere - tra le quali spiccano anche le copie in bronzo in grandezza naturale delle sculture antiche della Tribuna degli Uffizi, eseguite per John Churchill - furono ricercate a lungo in tutta Europa.
Con il suo stile personale, frutto del connubio tra la tradizione manieristica fiorentina della fusione in bronzo e le più avanzate tendenze della scultura barocca romana, Soldani Benzi, nel corso della sua lunga carriera, si dedicò a un’ampia varietà di soggetti e oggetti, destinati in gran parte agli ultimi esponenti della dinastia medicea.
La versatilità dello scultore di Montevarchi - che si cimentò in ambiti artistici diversi, dalla statuaria a tutto tondo alla realizzazione di medaglie e all’oreficeria - è ben documentata dal gruppo di disegni acquisito dalle Gallerie degli Uffizi, parte di un più vasto nucleo di sessanta carte. Alcuni dei fogli riportano studi per opere ancora esistenti e realizzate dallo scultore per il granduca Cosimo III de’ Medici e suo figlio, il Gran Principe Ferdinando, tra il 1680 e il 1692.
Dai progetti per i sontuosi arredi alle cornici destinate alle porte - probabilmente per una decorazione a trompe-l’oeil da eseguire ad affresco, dove paffuti fanciulli-giocolieri sono raffigurati nell’atto di lanciare in aria le palle dell’arme medicea - le carte svelano particolari affascinanti sull’attività dell’artista. Alcune di queste consistono in disegni preparatori di opere conservate a Palazzo Pitti, come le quattro urne in pietra di paragone considerate tra i più spettacolari oggetti di arredo destinati alla reggia fiorentina.
“Massimiliano Soldani Benzi - commenta Riccardo Gennaioli, funzionario storico dell’arte all’Opificio delle Pietre Dure - fu con Giovan Battista Foggini il creatore dello stile di corte degli ultimi Medici, occupandosi della ideazione di sontuosi arredi, suppellettili e preziosi oggetti di oreficeria. Tuttavia rispetto al Foggini, del quale si conservano numerosi studi preparatori, l’attività grafica del Soldani per questo specifico campo era rimasta fino a oggi avvolta nell’ombra. I disegni acquisiti dalle Gallerie degli Uffizi colmano questa lacuna, fornendo un apporto notevole allo studio delle arti decorative nella Firenze tardo-barocca”.
E il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, anticipa: “Nella mostra che stiamo progettando per l’anno prossimo, dedicata alla scultura in bronzo sotto gli ultimi Medici, una sezione sarà dedicata proprio al confronto tra i disegni preparatori e le opere finite”.
Leggi anche:
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Ed è anche per questo che i 43 disegni acquisiti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi rivestono grande importanza, ricostruendo il processo creativo dell’artista, le cui opere - tra le quali spiccano anche le copie in bronzo in grandezza naturale delle sculture antiche della Tribuna degli Uffizi, eseguite per John Churchill - furono ricercate a lungo in tutta Europa.
Con il suo stile personale, frutto del connubio tra la tradizione manieristica fiorentina della fusione in bronzo e le più avanzate tendenze della scultura barocca romana, Soldani Benzi, nel corso della sua lunga carriera, si dedicò a un’ampia varietà di soggetti e oggetti, destinati in gran parte agli ultimi esponenti della dinastia medicea.
La versatilità dello scultore di Montevarchi - che si cimentò in ambiti artistici diversi, dalla statuaria a tutto tondo alla realizzazione di medaglie e all’oreficeria - è ben documentata dal gruppo di disegni acquisito dalle Gallerie degli Uffizi, parte di un più vasto nucleo di sessanta carte. Alcuni dei fogli riportano studi per opere ancora esistenti e realizzate dallo scultore per il granduca Cosimo III de’ Medici e suo figlio, il Gran Principe Ferdinando, tra il 1680 e il 1692.
Dai progetti per i sontuosi arredi alle cornici destinate alle porte - probabilmente per una decorazione a trompe-l’oeil da eseguire ad affresco, dove paffuti fanciulli-giocolieri sono raffigurati nell’atto di lanciare in aria le palle dell’arme medicea - le carte svelano particolari affascinanti sull’attività dell’artista. Alcune di queste consistono in disegni preparatori di opere conservate a Palazzo Pitti, come le quattro urne in pietra di paragone considerate tra i più spettacolari oggetti di arredo destinati alla reggia fiorentina.
“Massimiliano Soldani Benzi - commenta Riccardo Gennaioli, funzionario storico dell’arte all’Opificio delle Pietre Dure - fu con Giovan Battista Foggini il creatore dello stile di corte degli ultimi Medici, occupandosi della ideazione di sontuosi arredi, suppellettili e preziosi oggetti di oreficeria. Tuttavia rispetto al Foggini, del quale si conservano numerosi studi preparatori, l’attività grafica del Soldani per questo specifico campo era rimasta fino a oggi avvolta nell’ombra. I disegni acquisiti dalle Gallerie degli Uffizi colmano questa lacuna, fornendo un apporto notevole allo studio delle arti decorative nella Firenze tardo-barocca”.
E il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, anticipa: “Nella mostra che stiamo progettando per l’anno prossimo, dedicata alla scultura in bronzo sotto gli ultimi Medici, una sezione sarà dedicata proprio al confronto tra i disegni preparatori e le opere finite”.
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