Il silenzio della Francia ostacola le procedure di prestito
Firenze vuole la Gioconda, ma il Louvre...
Gioconda, Leonardo da Vinci
L.S.
28/10/2013
Firenze - “Se nelle prossime settimane non verrà fissato l'appuntamento a Parigi attiverò eclatanti azioni non violente. Non escludo nemmeno l'incatenamento davanti al ministero di Parigi''. Nelle parole di Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei beni culturali, risuona l’irritazione per il silenzio con cui la Francia ha accolto le formali richieste avanzate per il prestito temporaneo all’Italia della Gioconda di Leonardo da Vinci.
E’ infatti passato un mese dall’invio della lettera in cui si faceva domanda per organizzare un incontro con il direttore generale del patrimonio dei beni culturali francese, riunione suggerita dal ministro Aurelie Filippetti per verificare le condizioni dell’eventuale rientro della Monna Lisa a Firenze per un’esposizione di 30 giorni studiata dallo stesso Vinceti nel centenario del furto del dipinto.
Mentre si attendono con trepidazione segnali positivi dalle autorità d’oltralpe, la provincia di Firenze ha elaborato il piano di sicurezza richiesto per la presenza del capolavoro in città e ha individuato come sede dell’esibizione Palazzo Medici Riccardi.
E’ infatti passato un mese dall’invio della lettera in cui si faceva domanda per organizzare un incontro con il direttore generale del patrimonio dei beni culturali francese, riunione suggerita dal ministro Aurelie Filippetti per verificare le condizioni dell’eventuale rientro della Monna Lisa a Firenze per un’esposizione di 30 giorni studiata dallo stesso Vinceti nel centenario del furto del dipinto.
Mentre si attendono con trepidazione segnali positivi dalle autorità d’oltralpe, la provincia di Firenze ha elaborato il piano di sicurezza richiesto per la presenza del capolavoro in città e ha individuato come sede dell’esibizione Palazzo Medici Riccardi.
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