Successo di pubblico per i musei "minori" fiorentini
Il Duomo di Firenze
04/04/2012
Firenze - Mancano solo due settimane alla chiusura, il 15 aprile, del ciclo espositivo dedicato ai musei ‘minori’ e alle meraviglie del collezionismo fiorentino, e l’iniziativa presenta un bilancio più che eccellente. Oltre 110 mila sono i visitatori delle mostre che dallo scorso ottobre hanno riunito in un coerente percorso espositivo otto dei cosiddetti musei minori fiorentini sotto la griffe comune “Le stanze dei tesori”. Ne da notizia l’organizzazione di Piccoli Grandi Musei, settima edizione del progetto ideato e sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con lo scopo di valorizzare e promuovere il territorio attraverso i tesori artistici e ambientali meno esplorati. Il progetto ha coinvolto i musei creati a cavallo tra Ottocento e Novecento da antiquari internazionali come Stefano Bardini ed Elia Volpi, e da magnati e studiosi anglosassoni come Frederick Stibbert, Charles Loeser, Herbert Percy Horne, gli Acton e tanti altri che acquistarono ville e palazzi per farne autentiche ‘stanze dei tesori’. Con rare eccezioni, donarono poi tutto alla città che li aveva accolti, perché si desse vita ai pubblici musei e alle istituzioni che oggi portano i loro nomi. Benché ricche di capolavori, queste istituzioni sono in genere trascurate dal turismo di massa che preferisce affollare Uffizi e Accademia. Grazie a Piccoli Grandi Musei e alle varie esposizioni temporanee organizzate per l’occasione, l’interesse del pubblico si è invece significativamente risvegliato. Per chi non avesse ancora visitato il museo Stibbert, dov’è stata allestita anche una mostra di ceramiche Ginori e Cantagalli, il museo Bandini di Fiesole, il museo Bardini con il formidabile crocifisso di Bernardo Daddi, i musei Horne con la mostra di disegni Da Raffaello a Constable, c’è ancora tempo fino al 15 aprile.
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