Dal 15 febbraio a Palazzo Reale

A Milano tutto Casorati in 100 opere

Felice Casorati, Raja, 1924-1925, tempera su tavola, 120 x 100 cm. Venezia, collezione privata. Photo Credit Matteo De Fina
 

Francesca Grego

04/12/2024

Milano - Con le sue atmosfere sospese ed enigmatiche, Felice Casorati è uno degli artisti italiani del Novecento che negli ultimi anni hanno affascinato maggiormente il pubblico. Da febbraio avremo occasione di conoscerlo a fondo in una delle mostre più ampie e complete che gli siano mai state dedicate. L’appuntamento è a Palazzo Reale di Milano, dove un progetto realizzato in stretta collaborazione con l’Archivio Casorati riunirà oltre cento opere dell’artista: dipinti, sculture, grafiche, bozzetti per scenografie teatrali selezionate dai curatori Giorgina Bartolini, Fernando Mazzocca e Francesco Poli per raccontare l’intera parabola del maestro. 

“La retrospettiva è stata pensata per trasportare i visitatori all’interno dell’universo poetico di Casorati, invitandoli a immergersi nei suoi ambienti (gli interni e lo studio, teatro concettuale della sua intera poetica), conducendoli tra le figure pensose e malinconiche, emblemi riflessivi di un’umanità partecipe e di una profonda filosofia esistenziale”, raccontano i curatori, tra i maggiori esperti dell’opera di Casorati: “Le sale di Palazzo Reale - proseguono - costituiscono il contesto perfetto per ricostruire la dimensione silenziosa, fatta di pause, contrappunti e vuoti, emanata dalle opere stesse”. 


Felice Casorati, Le sorelle Pontorno, 1937, olio su tela, 162 x 129 cm. UniCredit Art Collection. Photo Credit Sebastiano Pellion di Persano

Oltre la stagione del Realismo Magico - in assoluto la più conosciuta e amata - l’artista novarese svelerà la sua evoluzione creativa in un percorso che documenta l’avvicendarsi di stili e fonti di ispirazione: dal verismo al simbolismo, dal neoclassicismo alla fase espressionista orientata dalle deformazioni picassiane, sino al ritorno al sintetismo e alle stesure à plat, caratteristiche della produzione di fine carriera. 

Un posto speciale sarà riservato al legame di Casorati con la città di Milano, dove l’artista torna dopo 36 anni dall’ultima mostra. Nel corso della sua lunga carriera, il maestro ebbe modo di sottolineare come Milano fosse stata la prima città in Italia a dotarsi di un moderno sistema e mercato dell’arte, riconoscendo alle sue rassegne degli anni Venti lo spazio strategico per un confronto diretto con le ricerche artistiche più innovative. 


Felice Casorati, Tiro al bersaglio (o Tiro a segno), 1919, tempera su tela, 130 x 120 cm. Torino, collezione privata. Photo Credit Pino Dell’Aquila

Prestiti provenienti da collezioni private e musei - la GAM di Torino, dove è conservata la più ricca e significativa raccolta museale di opere di Casorati, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo del Novecento di Milano, il Mart di Rovereto, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia, tra gli altri - popoleranno le 14 sale della mostra, che presenterà alcuni dei principali capolavori dell’artista: il Ciclo delle Grandi Tempere, per esempio, insieme a Raja, Conversazione platonica e Annunciazione, in arrivo da una collezione privata ed esposto per la prima volta dopo molti anni. Da non perdere, infine, sono le scenografie realizzate per opere e balletti, che raccontano l’amore per la musica di Casorati, appassionato pianista oltre che pittore. 


Felice Casorati, Annunciazione, 1927, olio su tavola, 151 x 100 cm. Milano, collezione privata