Cabaret Voltaire
Courtesy of ©Collezione privata |
Opera Dada
04/11/2003
« Dada c'est l'armistice c'est la paix, c'est la concentration qui s'evapore ou le contraire, concentration de nos imbéciles ambition…» ¹ Françis Picabia
Nel 1916 a Zurigo, in un circolo intellettuale chiamato Cabaret Voltaire, fu pronunciata per la prima volta la parola Dada. Essa era solo una parola insensata, trovata probabilmente sfogliando a caso il vocabolario Larousse e non rappresentava, ancora per il momento, un vero e proprio movimento artistico. Il Cabaret Voltaire era, infatti, una società formata da giovani artisti e letterati, il cui scopo era quello di procurare un centro di ritrovo per ricordare, al di là della guerra e delle patrie, quei pochi indipendenti che vivevano di altri ideali.
A differenza dei futuristi, che vedevano la guerra come "sola igiene del mondo", il nuovo "club artistico", considerava il conflitto mondiale come l'estremo dramma della società borghese. Il Cabaret Voltaire, nel quale confluirono intellettuali di diversa provenienza come Tristan Tzara, Hans Arp, Hugo Ball, e Richard Huelsenbeck, era provvisto di un palcoscenico e una sede espositiva in cui si organizzavano mostre, spettacoli ed eventi letterari. Dotati di un forte spirito anticonformista, gli aderenti al circolo erano un gruppo che sicuramente guardava in avanti, sia sul piano della sperimentazione, sia in quello della contaminazione dei linguaggi artistici.
La manifestazione artistica del Cabaret si trasformò ben presto nel movimento dadaista, grazie a quella magia delle personalità e delle idee che evidentemente è necessaria alla formazione di un movimento. Il credo antiartistico ed antipoetico di quei giovani rifugiati in svizzera a causa del conflitto, aveva come scopo finale quello di creare un'arte elementare, in grado di salvare l'uomo dalle atrocità dell'inutile guerra.
La mostra Dada. Cabaret Voltaire, all'Auditorium Parco della Musica in Roma intende riproporre la vitalità del movimento e in particolare far rivivere le serate del Cabaret, occasioni d'incontro di scambio e di scontro fra opinioni diverse. La rassegna vuole ricreare quel clima e, nello stesso tempo, presentare un significativo nucleo di lavori di quegli artisti che ebbero contatti diretti o indiretti con il club artistico zurighese.
Visibile fino al 14 dicembre 2003 l'esposizione, curata da Stefano Cecchetto ed Elena Càrdenas Malagodi, presenta un percorso di lettura molto raccolto ma con capolavori di forte impatto visivo ad opera di Richter, Arp, Farfa, Prampolini, Martini, Picabia, Modigliani, Duchamp e tanti altri.
Dada. Cabaret Voltaire
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro da Coubertin, Roma
Fino al 14 dicembre 2003
Tel. 06 80241436
¹«Dada è l'armistizio, la pace, è l'insieme che svanisce o al contrario è l'insieme
delle nostre ambizioni imbecilli».
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