CREARTEATRO
Opera di Eugenio Guglielminetti
13/04/2005
Fino al 26 giugno 2005 nelle sale di Palazzo Cavour, CREARTEATRO personale dello scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti. La scenografia de “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, il modello per il “Saul” di Vittorio Alfieri, il bozzetto de “L’Avaro” di Molière, i modellini per il “Salomè” di Oscar Wilde e “Il Mandarino Meraviglioso” di Béla Bartók: tutti lavori che ricostruiscono la carriera professionale dell’artista.
Lungo le 13 sale di Palazzo Cavour sarà possibile analizzare le relazioni che intercorrono tra il lavoro dello scenografo e la realizzazione di uno spettacolo. La rassegna, quasi una sorta di visita di visita guidata all’interno di una professione artistica affascinante, approfondisce infatti, tutti gli aspetti legati alla messa in scena di un’opera: dall’invenzione della regia all’approccio dello scenografo con lo spazio scenico, dal condizionamento del testo agli schizzi preparatori, fino alle annotazioni sui bozzetti di scena, i costumi e i modellini.
Tra i numerosi allestimenti scenografici, la mostra presenta quelli realizzati per i testi di Alfieri, Shakespeare, Molière, Schiller, Sofocle, Euripide, Plauto, Terenzio e Calderón de la Barca. Non mancano quelli ideati per le opere liriche e i balletti (Strauss, Rossini, Prokofief e Mancinelli), per le trasposizioni teatrali in televisione e per gli spettacoli di varietà televisivi (come Sim Sala Bin).
Una sezione della mostra è dedicata ai costumi: saranno esposti una trentina di abiti di scena, provenienti dalla collezione di Roberto Devalle del Teatro Regio e della Fondazione Guglielminetti, accompagnati una ricca campionatura di stoffe.
“Il lavoro teatrale vive sul palco e la scenografia è una parte fondamentale dell’insieme. – spiega il maestro Guglielminetti – Se è armonica e in sintonia con l’esecuzione, non si nota, quasi non si vede. Proprio questo è l’obiettivo dello scenografo, che per svolgere bene il suo compito deve scomparire dietro gli attori. Ma questo atto interpretativo non è forse arte?”
CREARTEATRO
Eugenio Guglielminetti, scenografie e costumi d’artista
Fino al 26 giugno 2005
Torino, Palazzo Cavour
Info tel. 011. 883048
Lungo le 13 sale di Palazzo Cavour sarà possibile analizzare le relazioni che intercorrono tra il lavoro dello scenografo e la realizzazione di uno spettacolo. La rassegna, quasi una sorta di visita di visita guidata all’interno di una professione artistica affascinante, approfondisce infatti, tutti gli aspetti legati alla messa in scena di un’opera: dall’invenzione della regia all’approccio dello scenografo con lo spazio scenico, dal condizionamento del testo agli schizzi preparatori, fino alle annotazioni sui bozzetti di scena, i costumi e i modellini.
Tra i numerosi allestimenti scenografici, la mostra presenta quelli realizzati per i testi di Alfieri, Shakespeare, Molière, Schiller, Sofocle, Euripide, Plauto, Terenzio e Calderón de la Barca. Non mancano quelli ideati per le opere liriche e i balletti (Strauss, Rossini, Prokofief e Mancinelli), per le trasposizioni teatrali in televisione e per gli spettacoli di varietà televisivi (come Sim Sala Bin).
Una sezione della mostra è dedicata ai costumi: saranno esposti una trentina di abiti di scena, provenienti dalla collezione di Roberto Devalle del Teatro Regio e della Fondazione Guglielminetti, accompagnati una ricca campionatura di stoffe.
“Il lavoro teatrale vive sul palco e la scenografia è una parte fondamentale dell’insieme. – spiega il maestro Guglielminetti – Se è armonica e in sintonia con l’esecuzione, non si nota, quasi non si vede. Proprio questo è l’obiettivo dello scenografo, che per svolgere bene il suo compito deve scomparire dietro gli attori. Ma questo atto interpretativo non è forse arte?”
CREARTEATRO
Eugenio Guglielminetti, scenografie e costumi d’artista
Fino al 26 giugno 2005
Torino, Palazzo Cavour
Info tel. 011. 883048
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