Gli appuntamenti con il maestro divisionista
Da Milano a Tortona è l’ora Pellizza da Volpedo
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato (dettaglio), 1898 - 1902, olio su tela. Museo del Novecento, Milano
Francesca Grego
12/08/2025
Un viaggio tra sperimentazioni ardite, conquiste tecniche e impegno civile nell’esperienza di uno dei più grandi protagonisti del Divisionismo: si presenta così la mostra in arrivo alla GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano per il prossimo autunno. Dal prossimo 26 settembre al 25 gennaio 2026 Pellizza da Volpedo (1868-1907) riunirà opere celebri e meno conosciute, nonché rari documenti, per una ricognizione ad ampio raggio lungo la parabola umana e artistica del maestro tardo ottocentesco.
L’esposizione chiuderà un anno iniziato nel segno del maestro divisionista con l’arrivo nelle sale cinematografiche italiane del film Pellizza pittore da Volpedo, di Francesco Fei con Fabrizio Bentivoglio, e sarà anticipata presso la Pinacoteca del Divisionismo di Tortona - che, oltre a una notevole collezione dedicata al movimento, conserva il più ampio nucleo di opere dell’artista - da un focus intitolato Il giovane Pellizza. Accademie, maestri e prime esperienze (dal 13 settembre). In questa occasione il museo presenterà al pubblico la sua ultima, preziosa acquisizione: l’olio su tela Il sole, studio per l’omonimo, iconico dipinto conservato presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, un’esperienza ottica condotta alle estreme conseguenze che segnò profondamente le ricerche dell’artista.

Giuseppe Pellizza, Il sole(studio), 1903-1904. Olio su tela. Pinacoteca Divisionismo Tortona
La mostra milanese, invece, offrirà un’immersione completa nella vita e il lavoro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, dai primi esperimenti divisionisti alle composizioni più complesse, dall’osservazione del vero alle tecniche di resa della luce con cui raggiunse esiti di alto valore scientifico. Tra le opere da scoprire lungo il percorso figurano gioielli rappresentativi di ogni fase della carriera del pittore: l’Autoritratto degli Uffizi (1899), per esempio, o Panni al sole (1895), sintesi di osservazioni dal vero e rigorose sperimentazioni sul tema della luce, ma anche Lo specchio della vita (e ciò che l’una fa le altre fanno), una scena campestre densa di riferimenti al Simbolismo e ai Preraffaelliti (1898), o composizioni articolate su temi universali, come il trittico L’amore nella vita, dipinto all’inizio del Novecento.
L’esposizione chiuderà un anno iniziato nel segno del maestro divisionista con l’arrivo nelle sale cinematografiche italiane del film Pellizza pittore da Volpedo, di Francesco Fei con Fabrizio Bentivoglio, e sarà anticipata presso la Pinacoteca del Divisionismo di Tortona - che, oltre a una notevole collezione dedicata al movimento, conserva il più ampio nucleo di opere dell’artista - da un focus intitolato Il giovane Pellizza. Accademie, maestri e prime esperienze (dal 13 settembre). In questa occasione il museo presenterà al pubblico la sua ultima, preziosa acquisizione: l’olio su tela Il sole, studio per l’omonimo, iconico dipinto conservato presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, un’esperienza ottica condotta alle estreme conseguenze che segnò profondamente le ricerche dell’artista.

Giuseppe Pellizza, Il sole(studio), 1903-1904. Olio su tela. Pinacoteca Divisionismo Tortona
La mostra milanese, invece, offrirà un’immersione completa nella vita e il lavoro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, dai primi esperimenti divisionisti alle composizioni più complesse, dall’osservazione del vero alle tecniche di resa della luce con cui raggiunse esiti di alto valore scientifico. Tra le opere da scoprire lungo il percorso figurano gioielli rappresentativi di ogni fase della carriera del pittore: l’Autoritratto degli Uffizi (1899), per esempio, o Panni al sole (1895), sintesi di osservazioni dal vero e rigorose sperimentazioni sul tema della luce, ma anche Lo specchio della vita (e ciò che l’una fa le altre fanno), una scena campestre densa di riferimenti al Simbolismo e ai Preraffaelliti (1898), o composizioni articolate su temi universali, come il trittico L’amore nella vita, dipinto all’inizio del Novecento.
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