Dopo anni di ricerca la conferma: di Tiziano il Giovanni Battista del Prado
![](http://www.arte.it/foto/600x450/90/13058-San_Giovanni_Battista.jpg)
Museo del Prado |
SanGiovanni Battista, Tiziano. olio su tela, 1555, Madrid, Museo Nazionale del Prado
10/11/2012
Non è una copia di autore ignoto, come originariamente si pensava, ma appartiene al grande Tiziano Vecellio l’opera appena restaurata che raffigura San Giovanni Battista, appartenente al Museo del Prado di Madrid ma prestata alla chiesa di Almería, nel sud della Spagna per oltre centoventi anni, dal 1887 fino al 2007. Lo hanno dichiarato i curatori del Prado e la notizia è stata subito riportata dal The Art Newspaper che già a novembre l’aveva anticipata in attesa della conferma.
Questa appena riscoperta, quindi, sarebbe la terza versione della rappresentazione del Battista realizzata da Tiziano ed è databile al 1555 circa. Le altre due, la prima risalente agli anni intorno al 1530 al 1532 e la seconda a quelli tra il 1565 e il 1570, sono conservate rispettivamente nelle Gallerie dell'Accademia a Venezia e presso il monastero di El Escorial, a nord-ovest di Madrid (circa 1.565-1.570).
Terminato il restauro, il dipinto appena attribuito a Tiziano, per celebrare degnamente l’avvenimento, è esposto in mostra fino al 10 febbraio 2013 a Palazzo Jerónimos del Prado accanto alle altre due versioni.
The Art Newspaper ricostruisce anche la storia delle ricerche per l'attribuzione del dipinto, riferendo che Miguel Falomir, capo del dipartimento che si occupa dei dipinti italiani e francesi del Prado, individuò diversi anni fa il dipinto nella chiesa di Nuestra Señora del Carmen a Cantoria, Almeria, mentre era impegnato nella realizzazione di un catalogo ragionato delle opere di Tiziano. L’opera era entrata nella collezione del Prado nel 1872 attraverso il Museo de la Trinidad ed era stato accreditata a "un anonimo artista della scuola di Madrid del 17 ° secolo". Pochi anni dopo fu inviata alla chiesa di Almería dove rimase fino all'arrivo di Falomir. L’altra versione del Battista realizzata da Tiziano e conservata in Spagna, nel monastero di El Escorial, è arrivata invece, nel 1577, come dono dello stesso committente di Tiziano, re Filippo II.
Nicoletta Speltra
Questa appena riscoperta, quindi, sarebbe la terza versione della rappresentazione del Battista realizzata da Tiziano ed è databile al 1555 circa. Le altre due, la prima risalente agli anni intorno al 1530 al 1532 e la seconda a quelli tra il 1565 e il 1570, sono conservate rispettivamente nelle Gallerie dell'Accademia a Venezia e presso il monastero di El Escorial, a nord-ovest di Madrid (circa 1.565-1.570).
Terminato il restauro, il dipinto appena attribuito a Tiziano, per celebrare degnamente l’avvenimento, è esposto in mostra fino al 10 febbraio 2013 a Palazzo Jerónimos del Prado accanto alle altre due versioni.
The Art Newspaper ricostruisce anche la storia delle ricerche per l'attribuzione del dipinto, riferendo che Miguel Falomir, capo del dipartimento che si occupa dei dipinti italiani e francesi del Prado, individuò diversi anni fa il dipinto nella chiesa di Nuestra Señora del Carmen a Cantoria, Almeria, mentre era impegnato nella realizzazione di un catalogo ragionato delle opere di Tiziano. L’opera era entrata nella collezione del Prado nel 1872 attraverso il Museo de la Trinidad ed era stato accreditata a "un anonimo artista della scuola di Madrid del 17 ° secolo". Pochi anni dopo fu inviata alla chiesa di Almería dove rimase fino all'arrivo di Falomir. L’altra versione del Battista realizzata da Tiziano e conservata in Spagna, nel monastero di El Escorial, è arrivata invece, nel 1577, come dono dello stesso committente di Tiziano, re Filippo II.
Nicoletta Speltra
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Alle Terme di Diocleziano, sede del Museo Nazionale Romano
Nel Chiostro di Michelangelo antico e contemporaneo a confronto con l' "ottava testa" di Elisabetta Benassi
-
Milano | Le prossime mostre al Museo delle Culture
L’arte, una terapia per la vita. L’autunno del Mudec tra Dubuffet e Niki de Saint Phalle
-
Trento | Dal 6 luglio al 13 ottobre per i 100 anni del museo
Dürer e il Rinascimento trentino in mostra al Castello del Buonconsiglio
-
Roma | Le rivelazioni degli ultimi scavi
Ostia Antica: nuove scoperte raccontano la vita ai tempi dell’Impero. Aspettando l’apertura dell’Area Sacra
-
I titoli da non perdere a giugno
L’Agenda dell’Arte - In libreria
-
Dal 3 all'8 giugno sul piccolo schermo
La settimana in tv, da Caravaggio e Velázquez ai tesori dell'Ermitage